Vivace regina dei Belgi è l'ottantenne Elisabetta di Giovanni Giovannini

Vivace regina dei Belgi è l'ottantenne Elisabetta Vivace regina dei Belgi è l'ottantenne Elisabetta .0 era al fianco di Alberto, il «re soldato», lo fu e lo è ancora dopo la morte di Astrid - Irrequieta, energica, appassionata di musica, di medicina, di egittologia, seppe attirare a Laeken grandi nomi: Einstein, Paderewski, Fermi... - L'ultima sua fatica è dar moglie a Baldovino - "Poi, dine, avrò diritto di pensare alle cose mie,, (Dal nostro Inviato speciale) Bruxelles, febbraio. Il Presidente brasiliano, dottor Juscelino Kubitschek. arrivò a Bruxelles una decina di giorni addietro in un momento in cui 11 re dei belgi, Baldovino, era in vacanze in Costa Azzurra. Nel suo giro attraverso i Paesi europei preparato naturalmente nei suoi particolari diverse settimane prima, il dott. Kubitschek si era sempre incontrato oltre che con 1 capi di governo, con i capi di Stato: l'assenza di Sua Maestà avrebbe quindi potuto costituire un elemento di non lieve imbarazzo protocollare. Da chi far ricevere l'ospite illustre? Baldovino è solo sul trono del Belgio, ancora senza una consorte. Dopo tanto rumore sulle loro vicende, il silenzio è a poco a poco disceso attorno all'ex-re Leopoldo ed alla principessa Liliana de Réthy, essi sanno che quanto meno si parla di loro, tanto più è sicuro il futuro della dinastia, ed evitano qualsiasi forma di vita pubblica Leopoldo si dedica ai suoi studi geografici, in ps ."ticolare sulla confluenza del Rio delle Amazzoni con l'Orenoco, e archeologici (tempo addietro I giornali dovettero ancora occuparsi di lui perchè si era perso nella giungla alla ricerca di antiche rovine nell'America Centrale). Il suo svago preferito è quello di camuffarsi con casco ed occhialoni, salire sulla sua Ferrari carrozzata da Farina, e correre a più non posso su qualche autostrada. Liliana de Rétlij non lascia quasi mai 11 castello di Laeken alla periferia di Bruxelles, dove vivono non soltanto i suoi due ragazzi Alessandro p Cristina ma anche 1 figli di Leopoldo e della sua prima moglie, la regina Astrid: 11 re stesso, Baldovino, e il fratello minore Alberto (la terza, Giuseppina Carlotta, è andata sposa In Lussemburgo). Ed è una vita semplice e lieta, in questa famiglia stretta da vincoli d'affetto che han resistito a tutte le scosse degli ultimi anni. Per conto suo, invece, vive il terzo personaggio di rilievo, il principe Carlo, fratello di Leopoldo: ed è forse quello che si vede meno di tutti. Il motivo è semplice e consiste nella grande popolarità di cui godette in tutto il Paese quando nei sei anni del dopoguerra fu reggente: nell'interesse della dinastia e di Baldovino, anch'egli cerca di farsi dimenticare il più possibile. Tra fratelli i rapporti sono freddi: per l'ex-re dev'essere difficile dimenticare che Carlo fu un reggente obbiettivo e imparziale In un periodo in cui 11 Paese si apprestava a decidere se lasciare o togliere il troni, a Leopoldo. Oggi 11 principe Carlo sembra lietissimo di potersi dedicare in santa pace alla musica, all'arte, ed alla vela. Così, Baldovino è solo al Palazzo Reale di Bruxelles (anche se nelle quiete serate di Laeken — dicono i maligni — suo padre continua ad interessarsi di tutte le faccende). Eppure, l'arrivo del Presidente brasiliano durante la sua assenza non ha provocato nessun Imbarazzo protocollare: Kubitschek è stato ricevuto da una dama dai capelli candidi, fragile ormai per la età ma più che mal piena di vita, d'iniziativa, di entusiasmo: la regina dei Belgi. Elisabetta. Dopo tanto chiasso sulle vicende matrimoniali di suo figlio Leopoldo con Astrid e Liliana o sulle promesse spose di suo nipote Baldovino, il nome di Elisabetta, la consorte di Alberto I, suona quasi dimenticato, e solo alla gente di una certa età richiama subito viva alla memoria la tragedia del Belgio invaso nel 1914. Eppure la figura di lei spicca fra quelle degli ultimi sovrani di oggi, è sempre al centro dell'ultimo mezzo secolo di storia belga: regina al fianco di Alberto, ancora unica regina dopo la morte della nuora Astrid, sempre regina fino a quando non si sposerà Baldovino. Regina dei Belgi, non t regina madre»: quest'appellativo, l'ha sempre respinto con tutta la sua eccezionale energia; non si giubila Elisabetta nemmeno ad ottant'anni. E' nata infatti nel 1876, così che la sua giovinezza è legata ad un periodo storico ormai lontano; l'augusta signora lo Ba e si diverte a sorprendere l'Interlocutore parlandogli a lungo, ad esempio, delle tre zie che ricorda bene: quella dal suo stesso nome, Elisabetta d'Austria, uccisa dal pugnale di Luchenl a Ginevra; Maria Sofia, moglie di quel Francesco II di Borbone detronizzato da Garibaldi; Sofia d'Alencon perita in un incendio a Parigi. Il suo grande momento fu nel 1914-18 quando la sua audace attività accanto al marito (fu tra l'altro la prima donna a volare sulle linee nemiche) la rese popolare nel mondo, la fece Idolatrare dai belgi: < La più coraggiosa, virtuosa e saggia delle regine », la definì Benedetto XV. Ma anche In pace, Elisabetta non è stata da meno: dinamica, irrequieta, vivacissima, i suoi interessi vanno dalla musica alla medicina, dalle esplorazioni alla scultura e all'egittologia. E' lei a portare il Belgio all'avanguardia in campo ospedaliero, a far sorgere il Palazzo delle Belle Arti a Bruxelles, a riunire a Laeken il flore dell'intellettualità mondiale da Einstein a Paderewski a Fermi, a lenire col suo prestigio personale l'eterno antagonismo tra fiamminghi e valloni. Gli anni più felici sono quelli attorno al 1930 quando sua figlia Maria José sposa il principe ereditario d'Italia, e dal le nozze di suo figlio Leopoldo con Astrid di Norvegia nasce Baldovino. Una felicità breve che nel 1933 tutto crolla con la morte tragica, incomprensibile di Alberto I: sembra una donna finita, Elisabetta, quando 1 Savoia l'accolgono a Villa Roseberry. Solo la nascita della nlpotina Maria Pia sembra ridarle un po' di forza: si ricomincia a vederla a Pompei e ad Ereolano sulla sua piccola Fiat che ha prediletto e guidato fino a qualche anno addietro. Finche un altro tragico lutto, la morte di Astrid in un incidente automobilistico, la riconduce a Bruxelles, di nuovo unica, sola regina dei Belgi. Quando a ventisei anni di distanza, il Paese si trova davanti all'invasione tedesca, Elisabetta è pronta come allora a ritirarsi e a lottare ma Leopoldo, a differenza del padre, giudica di dover restare anche prigioniero fra i suoi: prigioniera rimane la regina, a Laeken. Alla Liberazione, però, essa comprende immediatamente che giuocando il tutto per tutto per salvare 11 trono al figlio, si rischia di perdere la dinastia, ed agisca conseguentemente. C'è stato un ultimo lungo colloquio fra madre e figlio la notte in cui Leopoldo decide di abdicare. La pace toma a poco a poco. Leopoldo e Liliana si ritirano, Baldovino è re, la monarchia è uscita salva dalla guerra che è costata il trono italiano a Maria Jose. Ma non è una situazione facile soprattutto perchè Baldovino, il quale ha oggi venticinque anni, non nasconde la sua repulsione per le vicende che l'hanno contrapposto al padre nè 11 suo poco gusto per 11 mestiere di re nè la sua inclinazione per la vita privata, lo studio, la meditazione. Non è un male nuovo alla corte di Bruxelles, son sintomi già apparsi mezzo secolo addietro In un altro re. Di gusto per il mestiere di sovrano, Alberto I non ne aveva affatto, ed aveva In più un timore folle di non esserne capace; gli piaceva occuparsi di sociologia, di'ecoHOìtila, di statistica, e non gli garbavano al contrarlo uniformi, parate e sciabole. DI quest'uomo, solo la irrequieta, energica, ambiziosa Elisabetta aveva saputo fare quello che i manuali di storia belga ricordano soltanto come 11 < gran re » o 11 < re soldato ». Prima col marito, adesso col nipote: la vecchia regina — speriamo che non le capiti sotto gli occhi questo articolo che l'aggettivo le piacerebbe poco: due anni addietro si è sottoposta ad un'operazione d'estetica facciale — sta < lavorandosi » Baldovino (la cui popolarità, scarsa all'inizio, sta effettivamente aumentando). Manca un ultimo tocco, una moglie per il re. Tutti parlano e fan nomi di candidate a decine — da Isabella di Francia (la più probabile nonostante le ripetute, anche recentissime smentite) a Maria Cristina d'Aosta, a Beatrice di Savoia — ma in realtà l'unica ad avere le Idee chiare ed a tenere le fila del giuoco è Elisabetta. < E' l'ultima mia fatica — dice alle sue dame — a ottant'anni ho diritto di pensare alle cose mie ». Da un paio di anni, ha lasciato il resto della real famiglia a Laeken e si è trasferita nel vicino e più modesto castello di Stuyvenberg. <E' tutta gente giovane — spiegò allora — non devono aver nonne fra i piedi»: in realtà sembra che sia lei a voler essere Ubera di vivere come le pare, con I suol esercizi ioga al mattino, le finestre sempre aperte In ogni stagione, la sua assoluta mancanza di rispetto per qualsiasi orarlo prestabilito. La sua grande passione resta la musica per la quale non esita a spingersi a Londra, a Parigi o a Varsavia (come fece tempo addietro infischiandosene di coloro che temevano interpretazioni politiche di un suo viaggio oltre cortina, e che ancora oggi la chiamano la c regina rossa »). Adora il violino e suona spesso In compagnia di amici o di autentici musicisti. Un giorno della scorsa estate, le note di un quartetto di Brahms filtravano all'alba da un salone di Stuyvenberg. c La regina suona già a questa ora? », chiese qualcuno a un maggiordomo; e quello Impettito, meravigliato per la stranezza della domanda: < Sua Maestà e 1 suoi amici suonano ancora ». Non aveva smesso dalla sera prima, questa donna che sta per entrare nel suo ottantuneslmo anno. Giovanni Giovannini