L'avv. Peyron capolista D. C. per le elezioni amministralive

L'avv. Peyron capolista D. C. per le elezioni amministralive Una riunione dei dirigenti democristiani L'avv. Peyron capolista D. C. per le elezioni amministralive Il prof. Grosso candidato alla presidenza della provincia - Le alleanze nei piccoli comuni - Una proposta per limitare la campagna dei manifesti Il sindaco avv. Peyron sarà capolista dei candidati democristiani nelle prossime elezioni amministrative a Torino. La decisione è stata presa ieri dal comitato provinciale della D. C; dovrà essere approvata dalla commissione per la scelta del candidati e dall'assemblea degli iscritti. Al termine della riunione il segretario 1 Donat Cattln — ned corso di una conferenza stampa — ha detto: c La designazione dell'avv. Peyron a capolista significa che auspichiamo che egli continui a essere il sindaco di Torino. Con la nuova Usta contiamo di potergli offrire nella Giunte collaboratori capaci di realizzare le aspirazioni democratiche e sociali che caratterizzano la d.c. e, in particolare, la d.c. di Torino >. Per le elezioni provinciali i a i n (che si svolgeranno contemporaneamente a quelle amministrative) non c'è capolista perchè i candidati si presentano singolarmente in ognuno dei 30 collegi In cui è divisa la provincia. Il prof. Grosso, attuale presidente dell'Amministrazione provinciale, si ripresenterà candidato e il comitato direttivo della D. C. ha già deciso che <in caso di maggioranza raccomanderà la riconferma del prof. Grosso a presidente della Provincia, in riconoscimento dei meriti acquisiti durante t quattro anni in cui è rimasto in carica >. Altre decisioni prese dai dirigenti torinesi della d.c. riguardano: le modalità di scelta dei candidati, le eventuali alleanze elettorali con altre formazioni politiche e la formulazione del programmi. I candidati per le amministrative saranno designati da un apposito comitato ancora da costituire. Ieri è stata dichiarata la incompatibilità fra la carica di consigliere comunale e provinciale con una unica eccezione per il prof. Grosso c al fine di mantenere la possibilità di coordinamento fra il Comune e la Provincia >. Si è anche raccomandato, senza stabilire l'incompatibilità assoluta, di <fare il possibile affinchè fra i candidati al consiglio comunale non vi siano parlamentari >. In materia di alleanze elettorali Il comitato direttivo della d.c. ha stabilito < che ri partito si caratterizzerà al massimo presentandosi con il proprio contrassegno e proptM programmi senza escludere la collaborazione di indipendenti di provata capacità tecnica >. Nei comuni minori dove si voterà con 11 sistema maggioritario, la d.c. si dichiara disposta « a stabilire le alleanze più, idonee a conseguire la maggioranza ». Fra 1 partiti con cui sarà consentito svolgere trattative si indicano 1 social-democratici, i liberali, i repubblicani e le altre formazioni democratiche. SI escludono in modo assoluto: comunisti, socialisti nennlani, monarchici di Lauro (p.m.r.), monarchici di Covelli (p.n.m.) e missini. Come programma il comitato provinciale della d.c ha deciso di fissare, per ora due caposaldi: autonomia amministrativa (azione intesa a liberare tutte le amministrazioni dagli impedimenti- negativi del centralismo burocratico) e attuazione del plano Vanoni (comuni e Provincie — si afferma — hanno larghe possibilità di influire sulla vita economica In modo da aumentare il reddito individuale e le possibilità di occupazione). In particolare la d.c. si propone di valorizzare Torino come centro propulsore di tutto HI Piemonte. I problemi economici, sociali ed urbanistici derivanti dalla forte immigrazione verso la nostra città, ed 1 centri della provincia — si afferma — « devono essere risolti compiendo un ulteriore sforzo per creare nuove occasioni di lavoro in modo da aumentare la capacità di accogliere persone che non siano di peso», llllllllllllllllilllllllllllllllllllllllllllllllllllltllll» Per evitare, attraverso una sfrenata campagna elettorale, inutili sprechi di danaro a scapito della pulizia dei muri e delle strade cittadine la d.c. ha deciso (anche nel caso che non venga approvato il progetto di legge all'esame del Senato) di rivolgere a tutti 1 partiti della provincia du Torino l'invito a stipulare un accordo autollmitatore. La riunione fra i partiti dovrebbe aver luogo entro la settimana. Se sarà possibile raggiungere un accordo si chiederà al Municipio di collocare, nel punti della città ritenuti più Idonei, appositi tabelloni « con spazi equamente riservati a tutti i partiti». niniiiiiiiiniiiiiiiiiimiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiniiiiiHiiiiiiiMiiiiiiiiiiimiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii

Persone citate: Covelli, Donat Cattln, Peyron, Vanoni

Luoghi citati: Piemonte, Torino