Burgess e Mac Lean concedono un'improvvisa intervista a Mosca

Burgess e Mac Lean concedono un'improvvisa intervista a Mosca Prima apparizione pubblica degli ex-diplomatici Burgess e Mac Lean concedono un'improvvisa intervista a Mosca Essi ammettono di essere sempre stati comunisti, ma negano d'aver fatto dello spionaggio Mac Leon persuase l'amico a fuggire in Russia - Nessuna indicazione sul loro attuale lavoro (Dal nostro corrispondente) Mosca, 11 febbraio. Il mistero che per cinque anni avvolse Ouy Burgess e Donald Mac Lean è finito, almeno in parte, stasera alle S in una saletta al primo piano dell'Hotel National. I due diplomatici inglesi, che nel 19S1 partirono dall'Inghilterra senza lasciare tracce dietro di sè, 8i sono presentati improvvisamente% in quell'albergo con una dichiarazione per la stampa. Mentre lavoravano nei loro uffici, i corrispondenti inglesi Sidney Weiltinit dèlia Reuter e\ Dicli Hugues del Sunday Times furono chiamati al telefona. Un impiegato della Tass li invitò a trovarsi alle 8 nella stanza 101 del National, senza spiegare i motivi della convocazione. Alle S in punto, in una soletta dove di solito i clienti dell'albergo seguono gli spettacoli della televisione, i due giornalisti si trovarono a faccia a faccia a Burgess e Mac Lean, vestiti elegantemente con abiti di taglio inglese color blu scuro. Nella saletta erano presenti anche i rappresentanti della Tass e della Pravda. / due diplomatici avevano in mano alcuni fogli dattiloscritti in inglese e russo contenenti una lunga dichiarazione. Sorridenti e disinvolti, essi avvertirono che non avrebbero rispósto a domande; tutto quanto avevano da dire era nei fogli, che consegnarono ai quattro giornalisti. Alcuni minuti dopo essi lasciarono l'albergo, repentini come erano venuti, senza dare alcuna indicazione sulla loro residenza e sul loro attuale lavoro. Riassumiamo in breve il testo della dichiarazione. « Al fine di evitare che i dubbi e le incertezze sorti a proposito del nostro caso vengano sfruttati da coloro che avversano l'avvicinamento fra gli Occidentali r l'Unione Sovietica — scrivono i due ex-diplomatici — ci teniamo a fare qualche precisa- ione. Venimmo insieme nel-'.IMIIIMIIIIIII1M4lllll(llilllM1lllll!lltllllllllt IIII \ l'U.R.S.S. per contribuire alla causa di una migliore comprensione con l'Unione Sovietica, convìnti che nè il governo inglese nè quello degli Stati Uniti desideravano lavorare seriamente a questo scopo >. Studenti a Cambridge (continua la dichiarazione) eravamo entrambi comunisti. Abbandonammo l'attività politica non perchè rifiutassimo i principi del marxismo, ma perchè ritenemmo che lavorando nel pubblico servizio avremmo potuto combattere, meglio per le nostre idee e per la pace. Il 'Foreign Office, in varie occasioni, e attraverso i suoi portavoce, ha spesse volte affermato di « credere » che noi fossimo agenti dell'Unione Sovietica. Ma il Foreign Office può credere quello che vuole. Noi sappiamo la verità e il Ministero degli Esteri no. Più oltre, la dichiarazione contiene una breve storia delle attività di Burgess e Mac Lean. Donald Mac Lean fu membro regolare del Foreign Office dal 1935 al 1951. Durante questo periodo egli ebbe modo di non condividere la politica del Governo britannico a proposito della guerra civile spagnola, dell'intervento italiano in Abissinia, e di Monaco. Egli non era il solo a trovarsi in discordia, ma un po' alla volta egli si senti sempre più isolato. I colleghi non vedevano che il pericolo comunista. Nel 1951 egli si accorse che il Foreign Office cominciò a controllarlo. Microfoni furono applicati nei suoi telefoni, e un agente lo pedinava. Un collega del Ministero fu incaricato di accostarlo con motivi provocatori. Fu così che egli si accorse di non poter più vivere in Inghilterra e pensò di fuggire nell'Unione Sovietica « per continuare a fare tutto il possibile per un miglioramento dei rapporti fra Est e Ovest*. La difficoltà di lasciare l'In- ghiltcrra mentre era sorveglia¬ tciUpgscnFtpppn-Bvzscba1dtsiUdfdlmepmqmmIIIIlriillMllli:M(!lllMtlìMfllIlfllllll]rilllflI!IIIIll!ll to dagli agenti, fu risolta incontrando Burgess poco dopo il ritorno di questi dagli Stati Uniti, nel 1951. Quanto a Burgess, egli s'impiegò alla B.B.C, dopo finiti gli studi a Cambridge. Successivamente gli furono offerti alcuni posti; egli entrò prima nel Servizio segreto e poi nel Foreign Office. La sua simpatia per la politica sovietica lo portò a nutrire serie preoccupazioni a proposito della linea politica seguita dagli americani nel dopoguerra. Tornato in Inghilterra' da Washington, -Burgess incontrò Mao Lean, che lo persuase a fuggire nella Unione Sovietica. I rischi del viaggio (continua la dichiarar zione) sarebbero stati troppo seri per la signora Mao Lean, che allora aspettava un bambino. La signora e il bimbo arrivarono nell'U.R.S.S. nel 1953. La dichiarazione conclude dicendo che i due diplomatici sono convinti di aver preso una decisione giusta. Burgess e Mac Lean non iiiHHiMiiiiimiiiiiiiiiiiiiimimiiiiiiiiuiiiiiiiiii hanno dato ai giornalisti nessuna informazione riguardo all'attività ch'essi conducono. attualmente nell'Unione Sovietica. L'intervista, che ha sorpreso gli occidentali di Mosca, è durata in tutto cinque minuti. Si tende a credere ch'essa non sia estranea al prossimo viaggio che Kruscev e Bulganin faranno in Inghilterra, in primavera. I colloqui tra i dirigenti sovietici e quelli inglesi potranno svolgersi più agevolmente senza l'ingombro del caso Burgess e Mac Lean. il cui scioglimento, per 'questo motivo, appare particolarmente tempestivo. Alfredo Todisco