2700 elettori torinesi riacquistano diritto al voto

2700 elettori torinesi riacquistano diritto al voto 2700 elettori torinesi riacquistano diritto al voto Il provvedimento dell'assessore Bachi dopo la sentenza della Corte di Cassazione L'assessore allo Stato Civile ed Elezioni, avv. Emilio Bachi, ha disposto ieri la reiscrizione d'ufficio nelle liste elettorali di 2700 cittadini torinesi, che erano stati cancellati per effetto della circolare del Ministero degli Interni in data 31 gennaio 1955. L'importante provvedimento è stato preso in seguito al giudizio espresso dalla Corte di Cassazione. Il Supremo Collegio ha respinto il ricorso del Procuratore Generale contro la sentenza con cui la Corte d'Appello di Torino aveva stabilito che « dalle liste elettorali non possono essere cancellati i cittadini condannati con la condizionale, per reati commessi prima del 1° luglio 1931, data di entrata in vigore del nuovo codice penale ». La legge elettorale 7 ottobre 1947, all'art'colo 2, precisa l'elenco dei reati per 1 quali è prevista l'escusioné dalle liste: sono una cinquantina che vanno dalla falsa testimonianza alla calunnia, dall'omicidio alla truffa, dal peculato all'usura. La circolare del 1955 richiamava l'attenzione dei sindaci sul dovere di escludere dalle liste 1 cittadini condannati con la condizionale Per uno del reati contemplati dalla legge anche se il periodo di sospensiva (5 anni) fosse scaduto. Si imponeva la verifica del certificati penali di tutti gli aventi diritto al voto. Esaurito l'esame, nella nostra città ri- sultarono esclusi dalle liste oltre E000 cittadini. A tutti veniva notificato 11 provvedimento. Gli interessati avevano facoltà di ricorrere alla commissione mandamentale, presentando i documenti necessari alla riammissione in lista: un decreto del Tribunale da cui risultasse l'an nullamento della sentenza per amnistia o riabilitazione. Soltanto un migliaio di cittadini si erano presentati con i documenti richiesti. Nel novembre ecorso due torinesi ricorrevano alla magistratura contro la decisione della commissione mandamentale che li escludeva dalle liste. La Corte di Appello di Torino accoglieva l'istanza con una sentenza che oggi acquista valore di norma generale attraverso 11 giudicato della Corte di Cassazione. Restano ormai esclusi dalle liste soltanto coloro che, per aver compiuto reati dopo 11 lo luglio 1931, non godono più il beneficio di essere giudicati in base al vecchio codice di procedura penale per il quale anche gli effetti della condanna condizionale cessano quando è decorso il termine di 6 anni della sospensione della pena.

Persone citate: Emilio Bachi

Luoghi citati: Torino