L'industriale è stato travolto da un vorticoso giro di cambiali

L'industriale è stato travolto da un vorticoso giro di cambiali ili fallimento è seguita l'arresto di Mario MalHotto L'industriale è stato travolto da un vorticoso giro di cambiali Per ingrandire e attrezzare le sue aziende non esitò a firmare impegni per centinaia di milioni - Imprudenti iniziative e operazioni azzardate - Da ieri senza lavoro 150 operai per il sequestro delle officine Alla dichiarazione di fallimento è seguito l'arresto dell'industriale Mario Mafflotto. Verso le ore 7 di ieri mattina due carabinieri accompagnati da un maresciallo del nucleo della polizia giudiziaria si sono presentati all'abitazione del Mafflotto, in via Roccapl&tta 24. Egli era solo In casa il figlio maggiore Franco di 11 anni si trova in Svizzera per studio; la moglie, e 11 figlio minore Sergio di 8 anni sono assenti da qualche giorno e pare siano in Francia. Sebbene non del tutto imprevista la notifica dell'ordine di cattura ha vivamente emozionato l'industriale.' In un colloquio avuto la sera prima con 11 curatore fallimentare dott. Prat aveva manifestato l'Intenzione di rimanere, nonostante tutto, a capo dell'azienda per tentare un salvataggio In extremis. Ieri mattina stava accingendosi a prendere il consueto posto in ufficio. Poco dopo è toccato ai 150 operai occupati nelle due aziende coinvolte nel dissesto — la * Meccanica Mafflotto» e la <Micro Alfa » — rendersi conto della gravità della situazione. Ufficiali giudiziari si sono presentati all'ingresso degli stabilimenti per procedere al sequestro conservativo di tutte le attività. Agli operai è stato consentito di recarsi negli spogliatoi per ritirare 1 loro effetti personali; poi, alle porte delle offlcrne e degli uffici sono stati apposti 1 sigilli. 11 mandato di cattura è stato spiccato dal Tribunale di Torino con ordinanza firmata dal Presidente dott. Merlo ed è motivato dalla presunzione che l'industriale abbia fraudolentemente sottratto attività al fallimento. Il Mafflotto è nato a Torino il 30 aprile 1914 da Edoardo e Domenica Lasagno. Il padre, pensionato della Manifattura Tabacchi, è deceduto due anni fa; la mamma è mancata qualche anno prima. Una ventina di anni fa, dopo aver lavorato come operaio presso una piccola azienda elettromeccanica, il Mafflotto cominciò la sua carriera di industriale acquistando un tornio. In questi primi difficili passi gli fu di valido aluto il padre, che non enltò a mettergli a disposizione an<rae I modesti risparmi personali. No-1 1938 è già a capo della « Mafflotto Meccanica », un'officina che produce bulloneria speciale. I suol collaboratori lo definiscono tecnico valente'ed appassionato al suo lavoro. DI anno in anno l'azienda si ingrandisce ed aumenta 11 numero dei clienti, tra cui figurano grandi Industrie piemontesi, liguri e lombarde. Nel '52 egli affianca alla vecchia officina una nuova impresa: la « Micro Alta-» per la costruzione di attrezzature e macchine utensili speciali. Anche In questo nuovo ramo di attività profonde tutte le sue energie. Per il solo acquisto di macchinarlo spende oltre 300 milioni. E' questo il suo primo errore. Non avendo tutto II danaro sufficiente (una sola macchina utensile di costruzione tedesca costar circa 25 milioni) è costretto ad emettere le prime cambiali ed a ricorrere alle disponibilità liquide che gli servivano per il normale funzionamento della « Mafflotto Meccanica». Il gravoso impegno pare sia dovuto anche al mancato apporto di 100 milioni da parte di un socio. Nonostante si profilassero queste difficoltà l'industriale poco dopo non esitava ad intervenire con una trentina di milioni per salvare dal dissesto la « G.B.C. », un'azienda produttrice di cuscinetti speciali. A questa operazione sarebbe stato indotto dal fatto di figurare fra 1 maggiori creditori della società per circa 16 milioni. Nell'Intervento fu affiancato da un socio che ora risulta proprietario degli impianti, mentre il Mafflotto ricopre la funzione di amministratore delegato. Con la consueta Intraprendenza egli in qualche mese ha rimodernato completamente il macchinarlo e l'officina dalla metà dello scorso anno ha cominciato a produrre sotto la nuova gestione. Il vortice delle scadenze cambiarle del Mafflotto' si fa di mese in mese sempre più turbinoso. Por far fronte agli impegni ricorre ad espedienti. Comincia il movimento con le cambiali « di comodo». Nel giro si Inserisce anche un acquisto di quadri, fra cui un Tiziano e un dipinto della scuola di Antonello da Messina che Invece sarebbero poi risultati privi di valore. I due dipinti ieri erano ancora nell'ufficio di via Roccapiatta e sono stati sequestrati. All'acquisto dei quadri sarebbe stato indotto per salvare un credito di una decina di milioni, che vantava nei confronti di un genovese. Oltre alla somma di cui era creditore firmò, cioè, altre cambiali fino alla concorrenza del presunto valore del dipinti stabilito in una trentina di milioni. Fochi esempi che servono a dare un'idea della complessità della materia su cu] dovranno indagare 1 periti ed 1 magistrati per accertare le responsabilità. Il tutto è aggravato dalla mancanza di una organica contabilità. La prima riunione dei creditori ebbe luogo all'Unione Industriale il 28 gennaio. In quella sede II prof. Boidi (che si Interessava alle sorti dell'azienda e che successivamente ha declinato l'incarico) proponeva 11 pagamento del 100 per 100, previa postergazione dei crediti. L'accordo non fu possibile perchè vennero avanzate riserve sull'effettiva somma che si sarebbe potuto realizzare dagli Immobili e dagli impianti. Seguirono 1 primi protesti cambiari della società c Oversea Trading Company » di Genova, della Banca Commerciale e della Banca Nazionale del Lavoro. Era ti fallimento. La passività complessiva secondo prime sommarie valutazioni ammonterebbe a circa 400 milioni di lire: 140 dovuti a 14 Istituti bancari; 150 a sei o sette privati che avevano prestato al Mafflotto danaro liquido ricevendo delle cambiali oppure semplici ricevute o scrtttuco i>.-lvate (uno di questi vanterebbe da solo un credito di 60 milioni pagabili entro II 1980): 60 milioni dovuti agli'operai per arretrati di salarlo. all'Istituto di Medio Credito (che ha un'Ipoteca di 19 milioni), all'Istituto della Previdenza Sociale ecc.; 60 milioni infine spetterebbero a fornitori e ad aziende artigiane in rapporto di lavoro con le c Officine Mafflotto ». A quest'ultima categoria apparterrebbero circa 260 creditori Fra le attività sono Iscritte le Officine ed 1 tre alloggi di via Roccapiatta. Secondo alcune valutazioni il complesso sarebbe sufficiente a coprire tutto il passivo. Altri Invece ritengono che si tratti di una previsione eccessivamente ottimistica. Per conoscere l'esatto ammontare delle attività bisognerà attendere la parola dei periti. Resta la situazione dolorosa del 150 dipendenti che da ieri sono senza lavoro: è augurabile che si trovi il modo legale per riaprire le Officine almeno per ultimare le commesse in corso. ■iimmiimimMiimmmiiiiiHiimmmiimmm L'industriale Mario Mafflotto accanto al padre Edoardo

Persone citate: Antonello Da Messina, Boidi, Fochi, Lasagno, Mario Mafflotto, Mario Malhotto, Micro Alfa, Prat

Luoghi citati: Francia, Genova, Svizzera, Torino