Fantasia e realtà nella conquista dello spazio

Fantasia e realtà nella conquista dello spazio Fantasia e realtà nella conquista dello spazio I satelliti artificiali è il viaggio nella Luna Imminente il lancio portanti dati scientifi Esplorare e conquistare lo spazio è certo un problema Suggestivo che occupa ora le menti umane in conseguenza dei grandiosi progressi fatti dalla tecnica in questi ultimi anni e per l'innato desiderio di visitare altri mondi nel misterioso universo. Giornali, riviste, quadri, cinematografie, ci descrivono e ci mostrano i pianeti -"si sistema solare, primo fra tutti 11 satellite della Terra, la Luna, ed il loro dominatore il Sole, nei loro vari aspetti conosciuti attraverso le osservazioni telescopiche e le ipotesi che si fanno sulla costituzione di quei corpi, . Alcuni anni fa usciva, tn bella edizione italiana con 1 tipi di Bompiani, un libro di Willy Ley, illustrato da Chesley Bonestell, intitolato: La conqi.'.sta dello .spazio. Pochi mesi fa, con i tipi di Einaudi, è uscita la traduzione del libro di A. Clarke dal titolo: V esplorazione dello spazio. Ambedue riccamente illustrati; il primo presenta del bellissimi quadri di paesàggi lunari e del pianeti, quali - si possono immaginare dalle osservazioni; il secondò si ferma di più sul mezzi per evadere dalla Terra e viaggiare negli spazi interplanetari o addirittura interstellari. I progetti sono grandiosi e basati sui mirabili progressi, si può dire giornalieri, nella conquista dell'aria con gli aeroplani ed 1 razzi. La nostra atmosfera comincia davvero ad essere esplorata fino quasi ai suoi confini ed ancor più lo sarà a mezzo dei satelliti artificiali. Si parla ora molto della'ingegnosa macchina di piccolissime dimensioni, che dovrà darci tante informazioni sugli strati atmosferici da essa percorsi a grand. velocità, fino a che, finito il suo compito, si distruggerà prima di ritornare sulla Terra. Forse non è molto noto quali sieno le informazioni che gli appareccni riceventi in ascolto sulla Terra attendono dal satellite artificiale. Le leggi della meccanica celeste r', possono applicare anche a questo minuscolo corpo, che meglio sarebbe chiamato «meteorite artificiale » per le sue dimensioni. Gli astronomi, dopo aver calcolato l'impulso che gli si deve fornire, perchè arrivando ad un migliaio di chilometri di altezza esso proceda nel suo corso, girando attorno alla Terra con la velocità di 8 chilometri al secondo, pari a 29 mila chilometri all'ora, saranno interessati a seguirlo o con i radar o con i telescopi. Percorrendo la sua orbita attorno alla Terra, il moto del meteorite artificiale dovrebbe soddisfare alle stesse leggi che regolano quello dei pianeti attorno al Sole; le deviazioni che si potranno osservare ci informeranno sulla densità, sia pure tenuissima, degli ultimi strati della nostra atmosfera Per effetto di questa, il moto del satellite verrà a poco a poco rallentato fino a che, precipitando sulla Terra con velocità sempre crescente, brucerà prima di giungere al suolo, proprio come accade per le stelle cadenti o meteoriti Durante U suo corso, per mezzo di un piccolo apparato trasmittente collegato con i vari strumenti, trasportati dal meteorite artificiale, come già si fa con 1 palloni-sonda, si potranno ricevere sulla Terra le informazioni e dati concernenti alcuni problemi geoflsici attuai mente interessanti, relativi allò spazio .che esso attraversa. Sappiamo già che i raggi co smici, dotati di enormi energie, arrivando dagli spazi cosmici nei più alti strati dell'atmosfera terrestre, cozzano con gli atomi in essa esistenti, prevalentemente dt -ossigeno e di azoto e giungono sulla 'Terra sotto forme diverse e con minore energia. Si comprende come lo studio di essi prima che subiscano tali trasformazioni, sia del più alto interesse per l'indagine della loro ancora misteriosa origine. Sappiamo altresì che il Sole emette continuamente radiazióni ultraviolette e raggi X, le qua li sono arrestate dagli strati di ozono che avvolgono tutta la Terra ad un'altezza di circa 25 chilometri. Il meteorite viaggiando notevolmente al di sopra di questo strato, ci fornirà interessanti informazioni sulla qualità ed intensità di tali radiazioni. I razzi arrivati finora all'altezza di 400 chilometri, ricadendo al suolo con i loro strumenti, hanno già condotto alla scoperta dello spettro ultravioletto del Sole di cui non si aveva conoscenza, appunto perchè completamente assorbito dallo strato di ozono. Il Sole emette altresì, specie quando è sconvolto dalle sue periodiche tempeste, anche radiazioni corpuscolari, la cui natura potrà essere precisata quando esse vengano studiate fuori dell'atmosfera terrestre. Si sa che 11 campo magnetico terrestre, -di origine misteriosa, si estende al di fuori della Terra; anche di questo alle altezze raggiunte dal meteorite, nulla si sa fino ad oggi. Infine le osservazioni radio-astronomiche ci informano che esistono grandi quantità di Idrogeno nello spazio interplanetario; qualche informazione sulla sua presenza e distribuzione ai limiti della nostra atmosfera sarà certo importante. Vi è quindi la speranza, se II satellite funzionerà come fanno supporre le previsioni, di poter esplorare e conoscere lo spazio circondante la Terra fino all'altezza da qtlstdcprsmi nplcdsdspnddartdbccrddmaerspncsmtstsb osso raggiunta. di ordigni che ruoteraci - Si potrà andare da a e a i i a a e i i i Ma l'esplorazione e la conquista dello spazio, considerate dai libri citati ed attese dall'umanità, si riferiscono ad uno spazio ben più vasto, addirittura Immenso. Si parla tanto di un viaggio nella Luna perchè il nostro satellite è il corpo celeste più vicino alla Terra ad una distanza notevole rispetto alle distanze terrestri, ma non proibitiva anche per i mezzi di locomozione oggi noti. Si parla di. missili che potranno essere lanciati verso la Luna ed entrare nel suo campo di attrazione, arrivando eventualmente a posarsi sulla sua superficie ed anche di_ satelliti artificiali che possono servire da stazione di appoggio per i viaggi interplanetari. I fantastici progressi delle macchine costruite oggidi, sembrano confermare che a questi resultati si potrà arrivare in un non lontano futuro. Ma quando si parla di mandare tali missili con persone a bordo, ancora non si vede chiaro, più che altro per la costituzione ' stessa degli esseri umani. Portati questi fuori dell'atmosfera terrestre, fuori dell'azione della gravita commisurata alla sua struttura anatomica, fuori di quegli estremi di temperatura entro quali gli è possibile di vivere, potranno essi resistere? Ma supponiamo che ciòx avvenga per 11 famoso viaggio alla Luna alla distanza dalla Terra di circa 400.000 chilometri. Lo spazio esplorato fuori dell'atmosfera terrestre sarà già.notevole, ma ancora ben piccolo si confronta con le dimensioni del sistema solare. Giungere fino a Marte rappresenta già un viaggio ad una distanza molto maggiore. Sarebbe come chi da Torino, fatta una gita fino a Pinerolo, decidesse poi di prolungarla fino quasi alle Americhe. E' .vero che si assiste si può dire quasi giornalmente alle contrazioni delle distanze e che ormai in poche ore di volo -si può fare il giro della Terra, tuttavia è chiaro che già il viaggio per Marte, senza dubbio i! più Interessante, polche questo è il pianeta che ha più analogie di forma con la Terra, costituisco un problema molto più difficile che non il viaggio sulla Luna. Dato pure che si trovi il modo di vivere durante il viaggio e continuare a vivere anche su Marte, sempre la nostra esplorazione del sistema solare si riduce a ben poco. Distanze ancora molto maggiori e l'incognita di pianeti gassosi o liquidi, come Giove e Saturno, presentano poche possibilità di arrivare fino a loro o di circumnavigarli. Se poi si parla di esplorazione dalla parte del Sole, verso Venere e Mercurio, le cose diventano ancor più complicate, e non si vede davvero come l'uomo possa resistere avvicinandosi al grande luminare tutto composto di gas a temperature di migliaia di gradi. NeU'eBploraziòne dello spazio del Clarke si parla addirittura, non solo dello spazio interplanetario, ma anche di quello interstellare. Con tutta la fiducia possibile nell'ingegno umano e ' nelle sue conquiste tecniche, ciò sembra un po' esagerato quando si pensi alle distanze da percorrere che si contano in anniluce (cioè distanze misurabili in trilioni di chilometri, percorsi in un anno alla velocità della luce), troppi per la breve durata della vita umana. Non sembra che i progressi tecnici potranno giungere ad allungare la vita molto più di quanto è permesso da leggi fisiologiche ben definite e quindi che si possa parlare seriamente di una esplorazione dello spazio interstellare. Ma anche se ciò potesse avverarsi in un lontano futuro ricordiamo che tutte le stelle, nelle loro Infinite varietà, fra le quali si annovera anche 11 nostro Sole, oscillano fra temperature dai 2000 ai 30-000 gradi ed il solo avvicinarsi ad esse presenta quindi un problema piuttosto arduo. E' vero che nelle vicinanze di questi Sóli esistono corpi oscuri, forse simili al pianeti del sistema solare, ma anche per questi esiste 11 problema delle enormi distanze e del tempo necessario per raggiungerli. aNmtglscFgv Giorgio Abetti aillllllllllllItlllllllllllllllllllllllllllllllIIIIIIIIIII nno attorno alla Ter un pianeta all'altro 200 scienziati a congresso In progetto razzi atomici veloci al pari della luce Stoccarda, 7 febbraio. Nella Germania Occidentale, a Frendehstadt (nella Selva Nera), è stato inaugurato dal ministro federale dei. Trasporti Christoph Seebohm un congresso scientifico internazionale sui problemi della propulsione a reazione e a razzo. VI partecipano' circa . duecento scienziati della Germania Occidentale ed Orientale, della Francia, della Gran Bretagna, del Belgio, della Svizzera, degli Stati Uniti e dell'Unione Sovietica, oltre ad industriali e professori d'università. I lavori del congresso si concluderanno domani sera. Dirige le discussioni il dott. lMfriP<ll|irifl»ll))IlriTllflIlllIIElliliil1llllElt1IltriII erra e forniranno im? • Limiti invalicabili Eugen Saenger, il più noto tecnico tedesco in materia; egli ha tracciato un quadro delle possibilità teoriche e pratiche di questi mezzi di propulsione ed ha affermato che sarà presto possibile giungere a velocità pari a quella della luce (300.000 km. al secondo) mediante razzi atomici. « Tecnici come noi — egli ha quindi dichiarato — sanno che 1 nostri strumenti scientifici faranno ben -presto vittoriosa concorrenza al potere dei diplomatici e degli strateghi, dei filosofi e del religiosi ». Il dott. Seebohm ha annunciato da parte sua che il prof. Saenger è riuscito ad elaborare, su richiesta del suo Ministero, dei razzi di lancio per aerei pesanti, che permetteranno di ridurre considerevolmente le spese di lancio. I[IIIIIfllMl}IIllillllIlfltl]rillIMI11IllFtlllElllM[IIT4I