Sola con il figlio va ad aprire e penetrano in casa due rapinatori

Sola con il figlio va ad aprire e penetrano in casa due rapinatori Un altro atto banditesco in pieno giorno a Genova Sola con il figlio va ad aprire e penetrano in casa due rapinatori Minacciano la donna di portarle via il bimbo e poi la stordiscono con uno schiatto- Frugano in tuffi i cassetti e asportano un orologio - Cercavano la liquidazione di un tamiliare in pensione (Dal nostro corrispondente) Genova, 6 febbraio. Due malviventi, probabilmente gli stessi che nel pomeriggio del 30 gennaio rapinarono a Sampierdarena, in circostanze altamente drammatiche, la giovane sposina Anna Cecero, hanno compiuto questa sera un'altra grave aggressione ai danni di un'altra giovane signora di Voltri. Quest'ultima rapina ha vivamente colpito gli abitanti del noto sobborgo periferico di Genova, poiché fino ad ora era invalso il «sistema» di perpetrare le criminose aggressioni nella cerchia del centro della città, zona che offre al rapinatori la possibilità di fare un bottino più cospicuo. La rapina di questa sera, come quelle commesse ultimamente a Genova, lascia allibiti per la criminosa brutalità con là quale è stata portata a termine. Lia vittima si chiama Tommasina Farina, di 32 anni, è sposata a Bartolomeo Magnano, di 35 anni, e abita in una vecchia strada di Voltri, via Sant'Ambrogio, al n. 2, interno 3. Assieme ai due sposi vive il suocero della signora Tommasina Farina, Giobatta Magnano, nonché il loro figlioletto Giainnl, di 15 mesi. Il signor Bartolomeo Magnano, che è dipendente del Consorzio autonomo del porto, ha assunto uria ragazza, la ventenne Angela Piana, perchè faccia i lavori più grossi e le spese alla moglie, la quale deve badare al piccolo Gianni. Alle 17 di stasera la domestica non era in casa: era scc sa per comperare latte e medicinali; neppure il vecchio Magnano era in casa, si trovava presso una famiglia di amici. La signora Magnano, sola col bambino, ha sentito suonare alla porta. Ha esitato un istante, ma dopo un po' ha avvertito un rumore strano come se qualcuno graffiasse all'uscio. Ha pensato: < Saranno i bambini di sopra >, ed allora è andata ad aprire senza chiedere prima chi fosse. L'uomo che le si presenta davanti è grande e grosso; alto più di un metro e settanta, veste un elegante cappotto grigio che pare nuovo di zecca- La sua faccia è coperta da une sciarpa nera. Egli spinge la donna spaventatissima nella cucina, che è in fondo al corridoio, le impone di sedere e di tacere. Le dice in un cattivo dialetto genovese: < Stanni Bitta o te portu via u flggieu >. E intanto la stordisce con un violento schiaffo. Dalla porta, rimasta aperta, entra il secondo rapinatore, che incomincia a frugare in tutti i cassetti della casa, mentre il compare tiene d'occhio la signora Magnano. L'< operazione > è durata dieci minuti ed ha fruttato al due criminali un piccolo orologio da polso. Essi non sono riusciti a trovare denaro, ma sembra che cercassero la liquidazione del suocero, da poco andato in pensione. Subito dopo che I due rapinatori se ne erano andati, la Magnano hà fatto awertirr i carabinièri di Voltri. Accorsi in via Sant'Ambrogio, sul ptanerottolo del primo piano essi hanno trovato qualcosa, un piccolo orologio da polso; I due malviventi avevano disdegnato il loro scarso bottino. Mentre fervono le indagini della polizia, resta da osservare come le caratteristiche fisiche e il modo di comportarsi dei due rapinatori coincidano con quelli dei loro due < colleghi > di Sampierdarena. a. in. 1m vittime dell'aggressione: la signora Tommasina Farina ed il figlio Gianni (Tel.) i il dll i Amelia Girardi Bortolo con la Bua bambina all'ospedale MI liti ! Ili Iti llll IIKI 1)11 ili Ilillll Ili ti 111IH11)11 !l I IDI EU Ili I Itll II Itll IMI 11 Il I! ! [11 III Iti [11 Ittlirj

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