La vertiginosa volata di Sailer primo anche nella discesa libera

La vertiginosa volata di Sailer primo anche nella discesa libera Sulla china ghiacciata delle Tolone sbolordisce l'arcangelo della velocità La vertiginosa volata di Sailer primo anche nella discesa libera Lo sciatore austriaco vincendo le tre gare di discesa ha compiuto un'impresa senza precedenti nella storia delle Olimpiadi - Ecatombe di concorrenti: 47 arrivati su 75 partiti - La prova disputata in una temperatura potare: 23 sotto zero - Gino Burrini al sesto posto - Gli svizzeri prevalgono nelle prime prove del bob a quattro (Dal nostro inviato speciale) Cortina, 3 febbraio. Boiler, Sailer, Sailer. Primo nello slalom gigante, primo nello slàlom speciale, primo oggi anche nella discesa Ubera. Che cosa scrivere ancora di questo super-campione t Abbiamo dato fondo -agli aggettivi; abbiamo vuotato le riserve dei punti di esclamazione. Nella storia delle Olimpiadi, mai un solo uomo aveva vinto due gare di discesa; nella storia dei campionati del mondo soltanto il nostro Colò ed il norvegese Ericlcsen si erano aggiudicato U primo posto in due prove. Toni Sailer ha fatto man bassa sulle tre medaglie d'oro; gli altri devono accontentarsi delle briciole. Stilla pista del Faloria in un giorno « di sole; sullo scivolo del Drusciè, costellato di porte come un folle labirinto, in un giorno di bufera; oggi, nella snervante discesa delle Tofane, battuta da raffiche di vento in un ambiente polare, il bruno austriaco è passato come l'arcangelo della velocità. Assi di questo genere nascono una volta sola per ogni generazione, quando il destino raduna tutti i suoi doni e li riversa su un solo atleta. E nel ragazzo di Kltzbùhel il destino ha concentrato forza fisica e forza morale, nervi di acciaio 0 ragione lucidissima, capacità di crearsi uno stile e di adattarlo alle esigenze più diverse, audacia folle e calcolo pacato. Ma non basterebbero ancora queste qualità, pur così rare, se in Sailer non trovassimo anche un'altra dote: quel mordente, quella rabbia nervosa, come una esplosione di energia che sole fanno il vero campione. Salutiamo -in lui l'uomo miracolo di queste Olimpiadi. Abbiamo parlato di ambiente polare: il termine non è eccessivo. Alla partenza il termometro segnava 23 sotto zero. I concorrenti non osavano uscire dal piccolo rifugio rannicchiato lassù sulle Tofane. Soffiava un vento irregolare e fortissimo: dalla pista gelata e crostosa (3460 metri di lunghezza, 90B metri di disivello) si alzavano nubi di pulviscolo ghiacciato. Poco prima del via alcuni dirigenti chiesero che la partenza fosse spostata più. in basso: il direttore di gara Menardi si oppose: non si può in un'Olimpiade modificare il percorso mentre la prova sta per cominciare. Cosi la corsa fu una ecatombe: su 75 concorrenti partiti, soltanto 47 portarono a termine la fatica massacrante. Fra le vittime, alcuni nomi illustri: gli austriaci Rieder e Schuster (caduto all'inizio e portato all'ospedale con una distorsione al ginocchio), l'america/no Miller, il giapponese Igaya (che rimbalzò come una palla tre, quattro volte, poi scivolò di fianco come non dovesse più fermarsi e spaccò entrambi gli sci); lo svizzero Forrer, pur dotato di forza eccezionale, la speranza francese Duviilard ed i nostri Zecchini e Millanti. Fra i primi otto partiti soltanto tre tagliarono il traguardo; ad un certo punto parve che bastasse arrivare comunque per piazzarsi fra i primi dieci. Quando scese Sailer comandava la classifica il tedesco Lanig con B'59"8. « E' partito il grande Toni! » annunziarono gli altoparlanti. Il pubblico fittissimo ammutolì ; nell'aria passò un brivido. Sàiler mise in gioco il suo destano nella prima metà del percorso buttandosi per la linea più diretta su un scivolo di ghiaccio ohe gli altri ave¬ vsgdctpuetaicsalsislclmgshazd vano evitato. Fu allora che corse un grande pericolo: gli sci gli sfuggirono per un istante di sotto; fu costretto a divaricare le gambe ad angolo piatto, proprio come se il suo corpo dovesse squarciarsi; poi con uno sforzo sovrumano li-riunì e filò dritto sul traguardo. Un tempo record, naturalmente; accolto da un urlo che colmò il cielo di Cortina: t'5i"z. Chi può avvicinarlo t Non il compagno Molterer, non lo svizzero Staub; soltanto un altro elvetico: Ralmond Fellay che all'ultimo momento ha sostituito Blaesi infortunatosi in allenamento. E' la solita riserva che fa strabiliare: FeU lay rialza le sorti dei rossocrociatl con un ottimo &'55'"1 che lo sistema ai secondo posto, ma alla rispettosa distanza di tre secondi e mezzo dal vincitore. Superiore alle previsioni la gara dei fratelli Burrini: sesto Gino, nono Bruno. Una doppietta che ci ha dato una soddisfazione Inattesa. Una sorpresa nel bob a quattro, di cui si sono disputate stamane le due prime manches. ha temperatura molto bassa aveva reso la pis-ta in condizioni perfette sicché il record detenuto da Monti veniva a più riprese battuto. Incominciava la Svizzera I con Kapus che scendeva in l'IS"; poi via, via, tempi sempre migliori erano registrati alle discese degli Stati Uniti I (l'17"75/100), dello stesso Monti (l'17"69/100) e infine della Svizzera II (l'IT' e 41/100) che al termine della primo manche si trovava al comando della graduatoria. Una leggera delusione per l'equipaggio italiano di De Martin che, piazzatosi al quinto posto nella prova iniziale, non riusciva a recuperare nella seconda, mentre invece la Svizzera I, condotta da Kapus, realizzava l'impresa di scendere In 1'17" 19/100, nuovo record assoluto. Il bob elvetico, per la somma dei due tempi ottenuti, stasera è in testa alla classifica e lo seguono nell'ordine: la Svizzera II, gli Stati Uniti I, l'Italia II e l'Italia I. I distacchi non sono molto marcati (fra gli svizzeri capolista e Monti ci sono 47/100 di secondo), tuttavia difficili da recuperare; quel titolo che, sulla base dei risultati degli allenamenti, pareva per noi sicuro, è stasera piuttosto in pericolo. Domani penultima giornata: staffetta maschile 4x10 km. (solita lotta fra scandinavi e russi). Ultime prove del bob a quattro. Ultimi incontri di hockey. Carlo Moriondo I RISULTATI Discesa libera maschile: 1. Sailer Toni (Aust.) 2'52"2; 2. Feilay (Sviz.) 2'56"7; 3. Molterer (Aust.) 2'56"2; 4. Statiti (Svia.) 2'57"1; 5. Lanig (Gcrm.) 2'59"S; 6. Burrini Gino (It.) 3'0"2; 7. Hennrich (Cecoelov.) 3'01"5; 8. Bozon (Fr.) 3'01"9; 9. Burrini Bruno (Italia) 3'02"4; 10. Sollander (Svezia) 3'06"4. Classifica combinata delle tre prove di discesa: 1. Sailer Toni (Aust.) punti 0; 2. Bozon (Fr.) p. 12,65; 3. Sollander (Svez.) 16.92; 4. Sjastad (Norv.) 27.25 : 5. Burrini Bruno (Italia) 30,43. • Hockey: Russia batte Stati Uniti 4-0. Fresco e sorridente l'austriaco Toni Sailer dopo la gran volata sulla discesa delle Tofane che gli ha dato il terzo titolo olimpionico: impresa unica nella storia dello sci (Telefoto)