La destituzione di Kruglov resta per ora senza spiegazioni

La destituzione di Kruglov resta per ora senza spiegazioni Sostituito in Russia il ministro degli Interni La destituzione di Kruglov resta per ora senza spiegazioni Pochi giorni fa aveva ricevuto l'Ordine di Lenin - La stampa di Mosca ha dato la notizia in sei righe - Colpito per l'estendersi della delinquenza minorile? (Dal nostro corrispondente) Mosca, 1 febbraio. I giornali di stamane annunciano che il ministro dell'Interno dell'URSS, Sierghlei Nikiforovich Kruglov, è stato esonerato dal suo incarico; 11 Praesidium del Soviet Supremo ha nominato al suo posto Nicolai Pavlovich Dudorov. La notizia è apparsa su tutti ì quotidiani di Mosca in un angolo dell'ultima pagina sotto il titolo: « Cronaca » in sei righe in tutto; non una parola commenta o chiarisce i motivi della improvvise, sostituzione avvenuta in uno dei posti più alti e delicati dell'edificio dello Stato, I nostri lettori, che hanno ancor fresca la memoria a proposito delle dimissioni di Gava e del parlare che se n'è fatto, possono stabilire qualche termine di confronto. A giudicare dallo spazio che alla notizia riservano i giornali, si dovrebbe dire che i cittadini dell'URSS prestano scarso interesse per quanto avviene ai vertici del governo. Sierghiei Nikiforovich Kruglov non è il successore di Berla* Beria aveva poteri più ampi: egli reggeva nelle sue mani il ministero dell'Interno, che dispone della milizia o polizia urbana, e nello stesso tempo il ministero della Sicurezza dello Stato, che governa la polizia politica. Dopo la sua fucilazione, 1 due poteri furono affidati a due distinte personalità: la sicurezza di Stato passò al gen. Sierov, il quale dipende direttamente dalla presidenza del Consiglio dei ministri (egli, tra l'altro, accompagna I capi sovietici durante i viaggi all'estero, per ragioni di sicurezza personale); il ministero dell'Interno continuò a rimanere nelle mani di Kruglov, che durante il regno di Beria era stato il suo secondo. La notizia pubblicata dai giornali sovietici non lascia capire quale potrà essere l'avvenire di Kruglov. Di solito i comunicati sovietici, annunciando cambiamenti nei posti della Amministrazione o del partito, parlano di dimissioni e del nuovo incarico a cui il dirigente uscente viene destinato: nel caso di Kruglov, invece, nessuna allusione a dimissioni o ad incarichi futuri. Alcuni occidentali, per questo motivo, osservano che la rimozione di Kruglov appare molto brusca e fa pensare ad un suo netto declino. Ciò può sorprendere se si pensa che il ministro non fu coinvolto nelle epurazioni che, all'indomani della caduta di Beria, si verificarono negli uffici del ministero dell'Interno, e alludiamo, per esempio, a Riumin e ai sei funzionari georgiani che circa due mesi fa furono condannati a morte. Recentemente Kruglov, in occasione del suo cinquantesimo compleanno, ricevette" l'ordine di Lenin. Gli osservatori politici di questa capitale notano elle la rimozione del ministro dell'Interno rientra nella serie di cambiamenti avvenuti nelle ultime settimane negli alti quadri dell'amministrazione e del partito. Il 2i gennaio scorso, il presidente del Consiglio della Repubblica Socialista Russa (la maggiore delle sedici), A. Puzanov, è stato sostituito dal sindaco di Mosca, M. Yasnov; altri movimenti di minor rilievo si sono registrati negli organi del partito della Lituania e dell'Usbeklstan. Si tende a dedurre che questi movimenti non siano estranei alla convocazione del XX Congresso del Comitato Centrale del Partito, che avrà luogo il 14 febbraio, e durante il quale dovranno uscire eletti undici uomini del Praesidium. Nel caso particolare, si fanno molte ipotesi riguardo all'allontanamento di Kruglov dal ministero dell'Interno. Si tende a credere che l'importante provvedimento non sia estraneo alla campagna che nelle scorse settimane la stampa sovietica ha condotto contro episodi di delinquenza giovanile e contro il manifestarsi di casi di corruzione. Su queste colonne, qualche giorno fa, abbiamo parlato di un grave scandalo di borsa nera, nel quale apparivano coinvolti direttori di grandi magazzini: si tratta di uno dei tanti casi vistosi che i giornali sovietici hanno segnalato nelle scorse settimane. La stampa sovietica, altresì, ha parlato con una frequenza insolita dei teppisti che turbano l'ordine pubblico, ed ha spesso accusato la milizia, che dipende appunto dal ministero dell'Interno, di lasciar correre, di chiudere gli occhi, e perfino di aver paura ti affrontare 1 ribaldi. Non si sa molto del nuovo personaggio che è stato nominato al posto di Kruglov, e alludiamo a N. Dudorov. Il nuovo ministro dell'Interno non proviene dai quadri della polizia: si sa di preciso soltanto che egli ricopriva la carica di capo della sezione per le costruzioni in seno al Comitato centrale del Partito. Alfredo Todisco

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