Monti, rivelazione del bob era il rivale di Zeno Colò
Monti, rivelazione del bob era il rivale di Zeno Colò Monti, rivelazione del bob era il rivale di Zeno Colò Un grave incidente lo costrinse ad abbandonare gli sci - Duro compito per De Florian (Da uno dei nostri inviati) Cortina, 26 gennaio. Cercansi primi attori nelle file degli azzurri. Il programma dei « Giochi > porta in tabellone per domani le prove Iniziali del bob a due, lo slalom gigante femminile, i 30 chilometri, di fondo maschile; ad Ogni specialità corrisponde ■ in campo italiano una speranza: Eugenio Monti, Giuliana Minuzzo, Federico De Florian. La storia di Monti pare fatta bu misura per un film di avventure. Il « rosso volante » di Cortina è il tipo più adatto per ricoprire il ruolo di protagonista in un film ohe ai momenti forti voglia alternare episodi patetici e strami, attimi di commozione, di curiosità, di sorriso. Perchè Monti con i suoi lunghi capelli color carota, balzò un giorno con prepotenza sulla scena dello sci, ottenne risultati sensazionali, riuscì persino a superare Colò nei tempi in cui Zeno era il campionissimo e non ammetteva discussioni. Dava l'impressione '— Monti — di essere l'uomo nuovo, la rivelazione sin quan do, nel 1951 un drammatico incidente gli causò lo strappo dei legamenti laterali delle due ginocchia. Fu un tuffo tremendo nella neve; fu l'inizio di un lungo calvario da ospedale ad ospedale, sempre meno sorretto dalla debole fiammella d'una speranza che si andava a mano a mano spegnendo. Il < rosso > come fu di nuovo in piedi capi da solo la sentenza: basta con gli sci. Passò mesi a rodersi l'anima, a presentarsi con una frase amara: < Ero Monti >; poi la gioventù prese il sopravvento; il cortinese scoprì il bob, si buttò nello sport del rischio con una volontà selvaggia. Ha acciuffato una collezione di ti toli di campione: gli manca la medaglia d'oro delle Olimpiadi per poter dire tranquillo, offrendo la mano a chi non lo conosce: c Sono Monti! >. Giuliana Chenal Minuzzo, invece, non soffre di patemi d'animo; ha solo la sensibilità spinta all' estremo. Piccola, bionda, veneta di nascita ma residente a Cervinia, la nostra « numero uno > della squadra femminile lamenta però un al tro piccolo guaio, quello del peso. Quante donne salendo bai danzose sulla bilancia ne scen dono sconsolate con un gesto di terrore per la lancetta che sembra voler salire sempre più in sù! Il guaio della Minuzzo è lo stesso voltato al contrario: la lancetta si ferma ostinata sulla sbarra che indica i 46 chili. Troppo poco per una discesista che del peso si fa un'arma nell'acquistare velocità; ma per la Giuliana sono 46 chili che bastano, sorretti come sono da un coraggio, da una tecnica di prim'ordine. I nervi sono a fior di pelle, e si capisce; con la caduta della Lanig è diventata di colpo una delle favorite. Oggi l'abbiamo vista quando ri¬ MctLs tornava dall'allenamento:l en-, trava in albergo con le'scarpe in mano, tutta preoccupata per aver perso una stringa: faceva un certo effetto vederla piccola così e pensare che domani sera può dare alla nostra compagine la inebriante soddisfazione dì un trionfo; faceva effetto vederla piccola così e pensare che è mammina di una bimba di due anni. Non le mancheranno però incitamenti e preghiere. Anche preghiere: domattina mentre Giuliana Minuzzo partirà per lo slalom, ti parroco di Cervinia officerà una Messa per la minuscola discesista dai colori d'Italia. Federico De Florian non punta alla vittoria: nella trenta chilometri di fondo altro non c'è che marcare il passo di fronte alla superiorità dei nordici e dei russi in splendida battaglia per la conquista del successo. Il campione italiano della specialità però la- gran lotta per accorciare la distanza dai < grandi > la tenterà lo stesso, da trentacinquenne rotto a tutte le astuzie, da trentacinquenne che sa come il 1956 possa essere l'ultimo atto di una carriera che dura ormai da vent'anni. De Florian è un c duro > anche se non ne ha l'aspetto; si commuove solo al ricordo di due gare: quando a sei anni d'età vinse la prima competizione sulle nevi di casa sua; quando a Zeli Amsee riuscì ad imporsi nella sua prima corsa all'estero. Poco tempo fa si è buscato un'influenza; il medico degli azzurri lo ha rimesso in sesto con un prodigio dì rapidità medica. E De Florian, che aveva perso il buonumore, lo ha ritrovato di colpo, che diamine, un < duro > non può lasciarsi inchiodare da un raffreddore. Gigi Boccacini
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