Eisenhower e il Congresso di scordi sugli aiuti all'estero

Eisenhower e il Congresso di scordi sugli aiuti all'estero Eisenhower e il Congresso di scordi sugli aiuti all'estero II Presidente vuol fronteggiare le sempre più larghe offerte russe di assistenza ai paesi d'Asia e d'Africa • Le Camere decise a limitare i fondi (Dal nostro corrispondente) Washington, 23 gennaio. La rivalità politica e militare fra Stati Uniti e Russia si sta spostando sempre più anche al campo economico. Non passa settimana — si è detto stamane al Congresso — sema che U governo americano debba registrare nuove offerte russe di collaborazione economica e di assistenza tecnica a Paesi, che fino ad ora dipendevano esclusivamente dall'America e dall'Europa per lo sviluppo dei loro commerci o delle loro iniziative economiche. Ora è la volta della tuberia e della Libia che hanno ricevuto, a distanza di pochi giorni una dall'altra, < sostanziali ma ancora indeterminate > offerte di assistenza tecnica da parte dei sovietici. Tali offerte hanno fatto profonda impressione a Washington, non solo perchè sono state rivolte a due Paesi che gravitano completamente o quasi nella orbita economica degli Stati Uniti, ma perchè i sovietici promettono di offrire di più a condizioni più favorevoli. Sembra ormai chiaro che in Russia ha iniziato una aggressiva - politica economica per < esportare » la sua influenza nel mondo dei Paesi sottosviluppati mediante forme di commercio sussidiato. Se si aggiungono questi ultimi episodi alla ormai imponente lista di offerte simili fatte ai Paesi dell'Asia e dell'America latina, si arriva alla conclusione che la Russia non solo mira a fornirsi di quelle materie prime che le vengono rifiutate per motivi di difesa strategica dalle nazioni dall'Occidente, ma cerca anche di scalzare l'influenza goduta sino ad oggi in quei Paesi dalla maggiore potenza industriale del mondo. Le offerte sovietiche contengono infatti un elemento comune e che esercita molta attrazione sui Paesi interessati: quello di scambiare materie prime poco richieste dall'Occidente perchè in concorrenza con la produzione nazionale, con macchinari e strumenti di produzione, ohe le grandi Potenze occidentali non hanno interesse a fornire ai Paesi sottosviluppati proprio per non inflazionare la produzione di beni di diffìcile collocamento su.1 mercato internazionale. I/influenza politica ohe la Russia può guadagnare da traffici così bilanciati, pud essere enorme: lo si ammette ormai apertamente a Washing-ston. Inoltre, poiché l'economia i sovietica non è basata sulla legge dei profitti e perdite, può subire perdite economiche pur d< assicurarsi vantaggi politici. Oli Stati Uniti, invece, per esempio, non possono importare cotone egiziano o riso birmano, quando hanno in casa eccedenze inutilizzate di questi prodotti che non si sa come consumare. La risposta americana a tale problema è stata finora quella della concessione di prestiti e doni, cioè il programma di aiuti all'estero. Ma a parte l'avversione del Congresso alla continuazione di questa costosa politica, quasi tutte le nazioni sottosviluppate mostrano da qualche tempo di preferire — agli aiuti americani — le offerte sovietiche (o di qualsiasi altro Paese europeo) di acquisto dei loro prodotti e di aiuti tecnici per" sviluppare la propria produzione. Il problema che il Presidente Eisenhower sta discutendo in questi giorni cori i suoi consiglieri, è quello di riformare radicalmente la politica degli aiuti in modo da renderla più attraente per i Paesi ora adescati dalla Russia, e soprattutto più utile alle loro economie. La formula suggerita del Presidente stesso nel suo messaggio, cioè la autorizzazione a finanziare programmi a lunga scadenza di bonifica, industrializzazio ne ed in genere sviluppo delle risorse naturali, è stata assai male accolta dal Congresso; di fronte a questa reazione, il Presidente sembra disposto a modificare la sua richiesta, ma non ad abbandonarla. Egli cercherà, si afferma alla Casa Bianca, di salvare il principio fondamentale (ottenere l'autorizzazione ad imbarcarsi in un programma di aiuti economici a lunga scadenza), rinunciando a chiedere assegnazioni di fondi - per periodi superiori a un anno e lasciando al Congresso la facoltà di fissare anno per anno i limiti di spesa. In più vorrebbe ottenere l'istituzione di due cfondi di emergenza^ rispettivamente per U Medio e l'Estremo Oriente. Il difficile problema di affrontare la sfida sovietica in questo campo con i mezzi limitati . che il Congresso è disposto a stanziare, è stato di¬ [ cusso stamane da Eisenhower e Dulles al termine di una conferenza con tutti i maggiori capi miMtari ed il presidente della Commissione atomica, convocati alla Casa Bianca per un'ampia rassegna delle questioni politico-strategiche del giorno. Gino Tomajuoli due giovani, quando alle ore 15 del giorno 20 la barca fuavvistata dal motopeschereccio chioggiotto « Tranquillo >, al comando del capobarca Arduino Cavallarin. Presi a bordo e rifocillati, i due fratelli rimasero ospiti dei pescatori, i quali continuarono la loro attività fino a questa notte, dopo di che rientrarono in porto affidando i due profughi al Comando marittimo, che a sua volta li consegnava al locale Commissariato di P. S. Dopo aver narrato gli episodi della loro avventura, i due Gherbaz hanno chiesto asilo politico alle autorità italiane.

Persone citate: Dulles, Eisenhower, Gino Tomajuoli