Un referendum tra i commercianti in vista delle elezioni politiche

Un referendum tra i commercianti in vista delle elezioni politiche Un referendum tra i commercianti in vista delle elezioni politiche L'iniziativa dell'Associazione di categoria per presentare una lista propria Tra i 29 mila commercianti di Torino e Provincia è stato aperto un referendum le cui finalità hanr»^ un carattere dichiaratamente polfi^0_ Promotore dell'iniziativa è il pi-cw/i^^ dell'Associazione di 'categoria Enn.0 Demarchi, il qua. le non nasconc-j avere tratto conforto alla sua a^ne dal risultati delle recenti elezioni francesi Il referendum viene -.ttuato attraverso 11 seguente questionano: « A) Ritenete utile che in 'alia la categoria dei commercianti issuma una posizione politico/ B] Se rispondete affermativamente iiia prima domanda, ritenete che M attuali organismi sindacali posse, no assumere la difesa dei cwnmercianti in campo politicof C) Ritenete che sia possibile impegnare moralmente i commercianti affinchè votino nelle elezioni i candidati proposti dalla organizzationet ». Secondo Enrico Demarchi la categoria dovrebbe unirsi sul piano elettorale per inviate alla Camera rappresentanti ben decisi a lottare contro c l'insostenibile pressione fiscale ». Il movimento dovrebbe essere estraneo a qualsiasi partito e fare capo alla Confederazione Generale del Commercio. Nella nostra provincia — sostengono ancora gli esponenti dell'Associazione torinese — le aziende commerciali sono, compreso il capoluogo, 29 mila circa. Quindi andrebbe valutato in oltre 70 mila il numero delle persone che avrebbero interesse a « lottare contro la persecuzione tributaria ». L'azione dovrebbe svilupparsi su scala nazionale perchè « 4 due milioni di vou che il movimento pouiadista ha ottenuto in Francia si possono trovare anche in Italia ». Mentre l'Associazione sta studiando un piano d'azione non immediato per Inserirsi nelle prossime elezioni politiche, vi è chi, sempre parlando a nomo dei commercianti torinesi, punta su un obbiettivo più vicino nel tempo: le elezioni amministrative. Quest'altra iniziativa spetta al prof. Pietro Boidi. oppositore dei Mercuriali dj via Garibaldi e della stessa Associazione. Anch'eglj an¬ O nuncia una circolare-re/erendum che sarà distribuita ai commercianti torinesi per chieder' la loro approvazione ad una lista di dieci candidati, c Io sarò il capolista — spiega il prof. Boidi. — Altri dieci nomi potranno essere indicati dalla base. La nostra forza elettorale in potenza rappresenta un quinto dell'elettorato torinese. Potremmo quindi raggiungere dieci seggi in Consiglio comunale ». Il prof. Boidi ritiene che alle 19 mila aziende commerciali di Torino-città corrispondano, con l'aiuto degli artigiani e degli esercenti di bar e caffè, 90 mila voti. Il programma, tra l'altro, prevede: uno imolo alle iniziative turistiche in fa\-)re di Torino, una collaborazione tia commercianti ed industriali in materia daziaria, un'organizzazione >,er acquisti collettivi da parte dtt commercianti dello stesso ramo. (tlll JIIMtrMMllllliriEIflIEEEMlMlIIIIEIIIJillEfJ

Persone citate: Boidi, Enrico Demarchi, Pietro Boidi

Luoghi citati: Francia, Italia, Torino