Il primato dell'interesse spetta alla piccola «multipla» di Giovanni Giovannini

Il primato dell'interesse spetta alla piccola «multipla» Vva le centinaia di tipi esposti a Bruxelles Il primato dell'interesse spetta alla piccola «multipla» I giudizi dei tecnici coincidono con il parere del pubblico: "Colma una lacuna nelle utilitarie,, - Gli ultimi modelli americani adottano la linea italiana (Dal nostro inviato speciale) Bruxelles, 14 gennaio. Per quanto contenuta nel limiti della più grande semplicità, la cerimonia Inaugurale del 39° Salone Internazionale dell'Automobile si è protratta stamane più a lungo del previsto: quando il piccolo gruppo di autorità municipali e di organizzatori della manifestazione è giunto davanti allo stan-d della Fiat, il borgomastro barone Van De Meulebroeck, un vecchio gentiluomo che a causa dell'età cammina appoggiandosi al bastone, si è fermato e, Incurante della stanchezza sua e delle preoccupazioni del cerimoniere, non s'è mosso per un quarto d'ora, facendosi spiegare minutamente ogni particolare della < 600 > e della < multipla ». Allontanatisi i personaggi ufficiali in tight e tuba, è stata la volta del pubblico a fare ressa attorno e dentro alle piccole Fiat, con grande soddisfazione degli operatori cinematografici che non avevano bisogno di sollecitare nessuno a salire neWe vetture e a scenderne, a dimostrazione dell'eccezionale abitabilità della « multipla >. Per tutta la giornata i visitatori han continuato a provare se davvero dentro ci si poteva stare corrodi sai sei é a commentare, alla fine: € Incredibile! ». La sera 1© nuove vetture avevano così compiuto, senza interruzione, 11 più straordinario collaudo a cura di centinaia di persone. Un successo così clamoroso di pubblico acquista particolare rilievo in un Paese dove l'alto reddito medio individuale permette largo uso di macchine grandi e di lusso. Ma i visitatori — oltre ai belpi, molti anche gli olandesi, i francesi e i tedeschi — facevano essi stessi rilevare come la « multipla > si presti a una infinità di usi, sia per attività commerciali, sia per il turismo, sia per il camping. Commenti favorevoli hanno accolto anche la comunicazione ufficiale del prezzo, fissato qui in 69.600 e 70.800 franchi belgi (un franco belga vale 12,85 lire) rispettivamente per la versione a 4-5 ed a 6 posti. Impossibile fare un raffronto di prezzi internazionale, perchè tipi analoghi non ne esistono (il Volkswagen con la sua mole e 1 suoi 1200 centimetri cubi non ha più niente a ohe fare con le vetture, ed è piuttosto un piccolo pullman) : è Indiscutibile che la < 600 multipla» è unica nel suo genere. Queste considerazioni non sono nostre o della folla anonima dei visitatori; sono soprattutto della stampa tecnica internazionale. Citiamo l'autorevole specialista belga Paul Frère, che così conclude un suo lungo articolo Illustrativo su Les Sports: < Slamo sicuri che la "600 multipla" otterrà rapidamente il più grande successo, poiché essa colma una lacuna sul mercato della piccola vettura utilitaria». Nuova, per il Salone di Bruxelles, la < 600 » normale — cosa sorprendente per una vettura che è vicina ormai al suo 130millesimo esemplare — che non la cede affatto, come consensi di fo"a e di tecnici, alla neonata consorella- II. pubbli co più folto dell'immenso salone è sempre quello fermo davanti al modello che si apre e si chiude della «600»; e sui giornali si leggono commenti di questo tono: «La comparsa della "600" è stato il grande avvenimento dell'armata nel campo delie vetture utilitarie Il successo fu immediato in tutto il mondo... Maneggiabilità, accelerazione, facilità di parcheggiare, dolcezza nella guida sono 1 grandi atouts della "600"». Ancora una citazione dell'autorevole Belgtque Automobile il cui articolista, dopo avere accennato alla Isard, alla Maico Champion, alla Lloyd così continua: «Ma la più importante novità sul mercato delle piccole vetture è senza dubbio alcuno la Fiat "600" che offre una abitabilità eccezionale per delle dimensioni esterne così estremamente ridotte ». Terza novità della Fiat per H Salone di Bruxelles è lo spyder 1100 TV: terzo successo. L'unico esemplare esposto — di uno stupendo color vinaccia — era già venduto pochi minuti dopo l'Inaugurazione, dopo una breve, ma non quieta contestazione, fra due, aspiranti acquirenti. L'unica difficoltà sembra essere, almeno per la Casa torinese, quella delle leggi locali, che impongono il montaggio in Belgio, lasciando libera l'importazione soltanto di un irrisorio numero di vetture. Tralasciando di dire ' degli altri ormai notissimi model li — particolarmente' vivo l'Interesse per il 1100 e 11 TV oltre che per la « 600 » portata a 750 da Abarth — veniamo alle novità altrui, mettendo al primo posto la produzione americana, presente in forza con una infinità di vetture (invece 'di uno stand, come tutti gli altri, Ford si è presa l'Intera ala del palazzo per conto suo) più grosse, più potenti, più rutilanti che mai. Nella linea, però, l'influsso del carrozzieri italiani si è fatto sentire: le Studebaker « Howk », per esempio, hanno corretto 1 loro profili di aereoplani terrestri per assumerne altri più classici, con griglie anteriori di evidente ispirazione nostrana Ma più ancora che da una tale gamma di modelli nuovi l'interesse dell'industria americana per 11 mercato europeo dimostrato da una innovazione poco appariscente ma sostanziale: Plymouth, DodgeKingsway e De Soto Diplomata presentano per la prima voc6mddlllspa7ltm<7t<nlctt«Mc■Sè volta vetture (montate nelle officine Chrysler di Anversa) con motori della potenza di 64 CV: motori non a benzina, ma Diesel. Fatto cenno di una 750 svedese costruita dalla fabbrica di aeroplani Saab, veniamo alla Germania. Questa volta all'apertura del Salone è stata la Mercedes a far parlare di sè, non per modelli nuovi, ma per un ribasso di prezzi che si aggira, a secondo del tipi, dal 7 al 10 per cento circa. Inoltre la Germania Orientale r resenta due novità, oggetto naturalmente di molto interesse: la < P. 70-Zwickau », una berlina 700 centimetri cubi carrozzata In materia plastica, e la < E.M.W. 34 Wartburg », berlina 900 centimetri cubi. Tornando alle macchine italiane, troviamo l'Alfa Romeo che nel suo cinquantenario ha tenuto ad essere presente con tutta la sua produzione, dalla «1900» alla «Giulietta»; la Maserati con due « 200 GT » carrozzate una da Zagato, una da Alcmano; la Ferrari, con una novità assoluta, la « SuperAmerlca », 4,900 litri, carrozzata da Plnln Farina; la Moretti con due berline 1200 centimetri cubi — montate in Belgio — carrozzate in materia plastica; la ISO con le sue microvetture, qui molto note. Nello stand della Lancia, accanto agli altri modelli della Casa torinese, si allunga una delle più belle macchine del Salone: la « Florida », un'Aurelia carrozzata da Plnln Farina, d'una eleganza unica. Cosi, anche in questo Salone di Bruxelles, l'industria Italiana è presente in prima linea. L'anno scorso a Ginevra la « 600 » aveva Iniziato 11 suo cammino trionfale; quest'anno, a Bruxelles, è la volta della « multipla » a sorprendere il pubblico e gli esperti, ' ad incamminarsi con essa verso i mercati di tutto il mondo, simbolo della genialità, della capacità del lavoro italiano. Giovanni Giovannini

Persone citate: Aurelia, De Soto, Moretti, Paul Frère, Van De Meulebroeck, Zagato