14 miliardi per il fumo spesi in un anno a Torino

14 miliardi per il fumo spesi in un anno a Torino Il consumo di tabacco nel 1955 14 miliardi per il fumo spesi in un anno a Torino Il Piemonte al terzo posto nella graduatoria delle regioni - Nella provincia si sono fumati 41 mila chili in più del 1954 - La media per abitante: kg. 1,264 H consumo del tabacco è in aumento nella maggior parte ideile regioni italiane. In PieInonte nel periodo luglio 1954àfiugno 1955 si è toccata la cifra di 4 milioni 99 mila chili: jjkppresenta circa il nove per £ento dell'intero consumo nazionale, che è stato di quasi «6 milioni di chili. Nella graduatoria fra le regioni il Piemonte occupa il terzo posto, freceduto soltanto dalla Loraardia (kg. 7.505.000) e dal Laido (kg. 4.107.000). Seguono iella graduatoria il Veneto |kg. 3.996.000), l'Emilia (kg. $.859.000), la Campania (kg. B.577.000), la Toscana (chilogrammi 3.529.000); la Sicilia 13.432.000). All'ultimo posto è la Basilicata (370.000). Dai dati che si riferiscono al Piemonte è esclusa la Valle d'Aosta, che da sola ha assorbito 126.429 chili. Benché si tratti di un importo relativamente modesto, esso corriBponde a un notevole consuino individuale, che è il più elevato tra tutte le province piemontesi. In Valle di Aosta si è avuta una vendita media annuale per abitante di chilogrammi 1,303; mentre per le Bei province della nostra regione si sono registrati i seguenti dati: Torino, kg. 1,264; Vercelli, kg. 1,232; Alessandria, kg. 1,135; Novara, 1,053; Asti, kg. 0,914; Cuneo, chilogrammi 0,894. Nella nostra provincia il consumo del tabacco ha segnato negli ultimi anni un costante aumento. Siamo passati da 1.772.740 chili nel 19521953, a 1 milione 867.279 nel 1953-1954, e infine a 1 milione 008.822. I/anno scorso sono stati yenduti oltre 41.000 chili in più dell'anno precedente. L'incasso da parte del Monopolio e dell'Epario ha subito nell'ultimo triennio un successivo incremento di 13 miliardi 162 milioni 752.452 lire, a 13 miliardi 995 milioni 861.235, a 14 miliardi 342 milioni 766.143. Oltre tre quarti jdei fumatori acquistano sigarette, mentre dodici persone ^u cento sono rimaste fedeli alla pipa. I fumatori di sigari eono in diminuzione. Pochi conservano l'abitudine di confezionare da se le sigarette, acquistando le cartine e il tabacco in pacchetti: solo uno feu cento fumatori. Abbastanza notevole è ancora, contro l'opinione corrente, il consumo di tabacco da liuto: è pressoché limitato alfa nostra regione, alla Lombardia, Veneto e Sicilia. Riportiamo per il mese di giugno dello scorso anno i dati sulla distribuzione dei diversi tipi e confezioni: sigarette kg. 123.472, trinciato da pipa kg. 20.341, sigari kg. 6649, Il bollettino dell'aeroporto di Caselle segnala inoltre: temp. media + 2, umidità 91 %, pressione 737. Cielo coperto. Previsioni: cielo coperto e pioggerelle diffuse, nebbia sulla pianura, temp. quasi stazionaria. niiiiiiiiiiiiiiitiiiMiiiiiiiiiiitiiiiiiiniiitiiiitiiiii tabacco da fiuto kg. 3031, trinciato per sigarette kg. 1269, sigaretti kg. 638. Come si distribuiscono, tra i vari prodotti del Monopolio, le preferenze dei fumatori? Prendendo per base i dati di tutta l'Italia, la c Nazionale esportazione » ha il primato fra le sigarette con chilogrammi 17.727.000. Su un totale complessivo di kg. 38.196.000 vengono poi le <Alfa> (quasi 8 milioni di chili); le «Nazionali > normali (6.686.000 chili); le < Sport >, le « Africa > e le < Aurora » con quantitativi di molto inferiori. Sul totale le sigarette estere vendute dal Monopolio non incidono che per un 10 per cento. Fra 1 tabacchi trinciati (consumo nazionale 6.269.000 chili circa) quelli più in voga sono il < forte > (3.615.000 kg.) e il < Comune di seconda qualità (1.259.000 kg.). Fra i sigari (consumo totale circa 1.786.000 kg.) vengono in testa 1 < Toscani» 1.074.217 kg.), seguiti dai < Toscanelli » (oltre 694.000 kg.) e a distanza dai « Virginia », < Toscani extra-vecchi », « Brenta » e < Attenuati ». Fra i sigaretti il preferito é il <Roma» (130 mila kg.). In Piemonte le vendite delle diverse qualità di tabacco, sigari e sigarette sono proporzionate allo smercio generale, salvo sotto un aspetto: sono più consumate le «Nazionali » normali che non quelle « Esportazione » (1.084.000 kg. contro 994.000). Fa eccezione la provincia di Alessandria, dove è più venduto il tipo più fine.