Specchio dei tempi

Specchio dei tempi Specchio dei tempi Lo Stato: un creditore implacabile, ma «n cat-^ tivo debitore - Promemoria per la Befana 1957 Un lettore ci scrive: «Quando si presenta ai cittadini in veste di creditore, lo Stato rivela una memoria formidabile : è capace di esigere da te, dopo venti o trent'anni, il pagamento di una contravvenzione elevata contro tuo padre o tuo nonno. Al contrarlo, quando da creditore diventa debitore, lo Stato si dimostra affetto da amnesia acuta. « Nel lontani tempi in cui la lira valeva quanto l'oro, avevo investito i miei risparmi in cartelle di Rendita al 3,60 %, emissione 1906. Il '1° luglio del 1955, esaurite le cedole degli Interessi, consegnai 1 Titoli ad una Banca, per il rinnovo. Il 1° gennaio di quest'anno scndeva la prima rata degli interessi. Alla Banca mi hanno detto che le nuove cartelle non sono ancora pronte. Poco male, ho risposto: lo mi ero presentato non per ritirare le cartelle, ma per riscuotere gli Intevossi. La Banca non aveva ale. i difficoltà a versarmeli, purché le consegnassi le relative cedole. Ma le cedole sono ancora attaccate al Titoli e i Titoli dormono tuttora presso il Poligrafico dello Stato o nel magazzini della Banca d'Italia. Sembrano " battute " di una scenetta umoristica, invece rappresentano una realtà dolorosa per chi è costretto a subirla. « In sei mesi, una squadra di operai è in grado di costruire un grattacielo. Nello stesso periodo, un reggimento di addetti al Ministero del Tesoro non è in grado di consegnare un pezzo di carta a chi dimostra verso Io Stato una fiducia incondizionata, affidandogli i propri risparmi (i quali, a differenza del vino In bottiglia, coi passar degli anni hanno perduto i nove decimi del primitivo valore) ». F. B. di Torre Pelliee. * * Un lettore ci scrive: « La Befana moderna si sforza di essere come la legge : uguale per tutti. Peccato che finora non vi sia riuscita. Anche quest'anno ha distribuito doni in quantità: al figli dei dipendenti delle aziende pubbliche o private; ai Agli degli agenti di P. S., a quelli dei carabinieri, delle guardie di finanza e dei vigili del fuoco; ai figli dei profughi, agli assistiti dal Patronato scolastico, e l'elenco potrebbe continuare. « Si è ricordata di quasi tutti i bambini, l'instancabile Befana. Bisogna essergliene grati, incitarla ad estendere sempre più la sua filantropica attività. Soprattutto, sarebbe opportuno che dal pròssimo anno si ricordasse anche dì una benemerita categoria di lavoratori, finora esclusi da queste gentili iniziative che rivestono un valore più morale che materiale. Alludo alla categoria del maestri elementari. Anch'essi padri d'i famiglia, sono costretti ad intaccare profondamente l'esigua " tredicesima " per mantenere nei loro bambini l'Illusione che, almeno per qualche giorno all'anno, la bontà non bussa solo alla porta dei ricchi ». Un torinese: T. B.

Persone citate: Torre Pelliee