Un camioncino «500» sbanda sul rettilineo si scontra con un pullman che lo schiaccia

Un camioncino «500» sbanda sul rettilineo si scontra con un pullman che lo schiaccia Impressionante incidente sulla strada ghiacciata presso Stupinigi Un camioncino «500» sbanda sul rettilineo si scontra con un pullman che lo schiaccia // guidatore del piccolo automezzo è morto al volante - Stava superando un'altra macchina, ha frenato ed è finito contro l'autobus che giungeva da Pinerolo carico di passeggeri - Un altro grave incidente a Sangano Una gravissima sciagura, con mortali conseguenze, è avvenuta ieri, dopo mezzogiorno, sulla strada Stupinigl-Airasca: un camioncino c 500 C » ha sbandato sul ghiaccio, s'è messo di traverso ed è stato investito con estrema violenza da un pullman che proce- deva in senso opposto. La piccola vettura è stata quasi divisa in due e ridotta ad un ammasso di rottami: il guidatore è morto sul colpo. Erano le 12,35. Il camioncino c500 C» TO 98606, guidato dal pollivendolo Giovanni Saluzzo di Francesco di 32 anni residente a Scalenghe, stava percorrendo a buona velocità la starda che, in lungo rettifilo, va dal Castello di Stupinigi verso Alrasca. Il Saluzzo era sceso, nelle prime ore della mattina, quand'era ancora buio, a Torino, per vendere polli e uova e concludere un certo giro d'affari: ora se ne tornava a Scalenghe con 163 mila lire in tasca e aveva fretta di arrivare in tempo utile per sedersi a tavola con la moglie e il bambino. A tre chilometri circa oltre il Castello, 11 Saluzzo giungeva alle spalle di una < 1400 » che viaggiava ad andatura prudonte: intanto, dall'altra parte, s'avvicinava sempre più la sagoma massiccia del pullman TO 169986 della società S.A.T.T.I. che fa servizio da Phierolo a Torino. Il pollivendolo, ritenendo di poter ancora effettuare il sorpasso, si spostava molto sulla sinistra e Iniziava a rimontare la « 1400 » : ma durante la manovra s'accorgeva che II pullman era ormai a distanza troppo ravvicinata e precipitosamente frenava per rimettersi In coda all'altra macchina. La frenata, però, sul terreno reso sdrucciolevole, dalla neve e dal ghiaccio, aveva effetti cnta- strofici. Il camioncino slittava e finiva di traverso, sulla sinistra, sfuggendo al controllo del Saluzzo, Dal canto suo l'autista del pesante veicolo, Carlo Modenesi fu Pietro di 42 anni, domiciliato a Torino in corso Bramante 71, tentava disperatamente di evitare 10 scontro, ma il bloccare le ruote del pullman non sei-viva a.nulla: l'urtò avveniva ed ora terrificante. L'autobus picchiava d'impeto contro la fiancata sinistra del camioncino, proprio all'altezza del guidatore: si udiva uno schianto, un rumore confuso di lamiere lacerate e di sbarre infrante e il camioncino, quasi spezzato in due, fiaccato, schiacciato, contorto, veniva buttato come un giocattolo nel fosso laterale. Anche 11 pullman, dòpo una sbandata, usciva di strada e andava a fermarsi nei prato accanto; ma non si rovesciava. Subito scendevano, tutti incoltimi, anche se annichiliti dallo spaventò, 1 quindici viaggiatori, 11 fattorino e l'autista. In sette od otto si precipitavano verso il camioncino: bastava un'occhiata per capire che là tragedia s'era compiuta: il Saluzzo giaceva raggomitolato sul sedile, con la faccia' slmile ad una maschera di sangue e lo stomaco sfondato, già cadavere. Sul posto accorrevano i carabinieri della stazione di Stupinigi e «genti della Polizia Stradale, per. l'accertamento delle responsabilità. Un'ora più tardi la salma veniva estratta a fatica dai rottami e trasportata nell'obitorio di Stupinigi. Due carri-attrezzi, uno della ditta « 20.000 » e l'altro della ditta « Ubino », intervenivano e provvedevano a. rimorchiare sino a Torino la macchina della vittima: il passaggio por le vie della città del sinistro rottame suscitava viva impressione e molta gente si fermava e molti s'affacciavano sulla porta dei locali pubblici, guardando c commentando. La notizia, alle 14, giungeva a Scalenghe e con ogni tatto si doveva informare la giovane moglie che, con il figlioletto dil tre anni attendeva il Saluzzo e già era inquieta per il suo forte ritardo. La donna, scossa dal singhiozzi, voleva recarsi immediatamente presso la salma del marito. — Un Incidente quasi analogo a quello di Stupinigi è accaduto alle 10,45 sulla strada che da Orbassano conduce a Trano, poco lontano dall'abitato di Sangano. Ne è rimasto vittima 11 commerciante abulantc Rinaldo Pacchio- dcgTddIsddpspGaaaS' do, di 36 anni, residente a Rivoli, che versa ora in condizioni assai gravi. Il Pacchlodo si dirigeva verso Trana al volante di una « Belvedere », preceduto di poche diecine di metri da un autocarro militare. Il pesante veicolo, guidato dal soldato Pietro Guerra, di 22 anni, doveva raggiungere la polveriera di Sangano. Giunto perciò nel punto in cui dalla provinciale si stacca a sinistra la strada che porta al distaccamento militare, il Guerra rallentava e si accingeva a svoltare. Il Pacchiodo frenava a sua volta per evitare di finire addosso all'autocarro, ma la manovra non gli riusciva a causa del fondo stradale gelato e la macchina, dopo un pauroso sbandamento, andava a cozzare contro il camion. Estratto a fatica dai rottami della macchina, il commerciante, a mezzo di un'auto di passaggio, veniva, trasportato all'ospedale di Orbossano. DI qui, dopo la medicazione, veniva trasferito all'ospedale di Rivoli, dove i sanitari gli riscontravano ìa frattura di due costole e altre gravi lesioni per cui ne ordinavano il ricovero con prognosi riservata. Glovanni Saluzzo di 32 anni I rottami del camioncino davanti al pullman Anito nel fosso lungo la strada di Alrasca

Persone citate: Carlo Modenesi, Giovanni Saluzzo, Pacchiodo, Pietro Guerra