Tutta una vita dedicata a una strenua lotta contro il dolore

Tutta una vita dedicata a una strenua lotta contro il dolore LA SC031PARSÀ DI BENE LER1CHE Tutta una vita dedicata a una strenua lotta contro il dolore "Il male - disse - non è in noi nè un riscatto nè un avvertimento, ma solo un turbamento fisiologico,, Offri metodi nuovi ai medici di tutto il mondo - La laurea "honoris causa,, dell'Università di Torino La notizia della morte di René Leriche, per quanto lo si sapesse da tempo indisposto, ha commosso il mondo medico italiano non meno di quanto abbia colpito gli stu diosi di ogni Paese. L'opera scientifica, umana e filosoflca di questo grande Maestro, ha illuminato e spesso guidato il sapere chirurgico ed in parte anche quello medico-biologico di questo ultimo quaranten-nio. La nostra generazione gli è debitrice di numerose idee- madri che hanno ispirato, in campi diversi, ricerche fecon-de di risultati ed aperto vie nuove non solo per la più prò-fonda conoscenza della fisio- patologia, ma anche per l'efficace trattamento di molte malattie. Nato a Roanne (Loire) nei 1879, si è laureato in medicina a Lione nel 1906. Professore aggregato e quindi titolare del corso di chirurgia sperimentale in quella Facoltà di medicina fino al 1920, diresse suc- cessivamente la cattedra di Clinica Chirurgica nelle Università di Strasburgo e di Lione Ano al 1939, quando fu chiamato ai fastigi della Cattedra che fu di Claude Bernard e di Charles Nicolle al < Collège de France > a Parigi. Qui egli raggiunse la mèta ideale per uno studioso continuando la sua opera non distratto da preoccupazioni materiali nè da distrazioni improduttive e senza più limiti di età, nello spirito della ricerca pura. A nostra conoscenza nessuno dei Maestri contemporanei della Medicina in genere ha svolto una attività altrettanto intensa e continuativa, toccando e rivoluzionando settori straordinariamente diversi, ed imponendo ovunque indirizzi nuovi ed appassionanti dibattiti. Si può dire che non c'è stato anno, dal 1920 in poi durante il quale in ogni Paese non si sia posto all'ordine del giorno delle varie società e dei molteplici congressi me dici e biologici qualcuno dei problemi che la mente vulcanica di Leriche veniva ponen do e risolvendo, a getto continuo, Dai problemi della biologia degli innesti dei tessuti, in ogni loro aspetto, a quelli del j la funzione vasomotoria e del | la innetvazione simpatica, da j gli aspetti tecnici dei più ar | diti interventi chirurgici su j quasi tutti gli organi e sistemi ! tino a quello che è il capitolo j più umano della sua opera, e j cioè la patogenesi ed il trattamento del dolore, gran parte dello scibile della Medicina in genere e della Chirurgia in specie, ha, in misura maggiore o minore, interessato la sua mente riportandone l'inconfondibile impronta della aua geniale originalità. Tuttora l'interpretazione data, da Loriche ài multiforme problema delle malattie dei vasi sanguigni ed i trattamenti medici e chirurgici da lui sostenuti sono alla base delie conoscenze e della pratica quotidiana dei medici di tutto il mondo. I concetti che guidano la nostra mano nella riparazione dei tessuti viventi derivano in buona parte da quanto abbiamo appreso dalla fisiopatologia funzionale e dagli studi sulla rigenerazione dei tessuti di Leriche. Noi lo ricordiamo con incomparabile ammirazione prendere parte determinante alle più importanti discussioni nelle sedi più disparate: ma soprattutto lo ricordiamo con particolare affetto quando accettò di pronunciare il discorso inaugurale delle Giornate Mediche Internazionali di Torino, nel maggio 1951. Ci parlò allora del dolore umano in tutti i suoi aspetti scientifici, pratici e dottrinali, sostenendo, contro il parere altrui, che il dolore non è in noi nè un riscatto nè un avvertimento, ma semplicemente un turbamento fisiologico il quale non è nell'ordine normale della vita, e ci indicò, con somma chiarezza, le vie per inibire e correggere questo temibile elemento sul quale gravano tuttavia grandi incognite. L'Università di Torino si onorò di conferirgli in quell'occasione la laurea honoris causa con una cerimonia che rimane nella nostra memoria come uno dei più solenni avvenimenti della nostra vita universitaria. Facendone allora la presentazione formale di fronte al Se nato ed al Corpo Accademico al completo e di fronte ad una folla strabocchevole di ammiratori, confrontai l'importanza che la patologia funzionale di Leriche ha avuto sulla medicina contemporanea con quella che, nel secolo scorso, ebbe la patologia cellulare di Virchow: riconoscimento sufficiente per elevare agli onori dell'immortalità un uomo che, definito dai suoi concittadini- il più francese dei chirurghi e da noi il più latino, è certamente quello che ha suscitato in questi ultimi decenni più vaste feconde correnti di ricerca e di sapere nel mondo intero. Prof. A. Mario Dogliotti Il professore Renato Leriche

Persone citate: Claude Bernard, Leriche, Loire, Mario Dogliotti, Renato Leriche, René Leriche, Virchow

Luoghi citati: Lione, Parigi, Roanne, Strasburgo, Torino