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Intera famiglia all'ospedale per aver mangiato pesce fritto Intera famiglia all'ospedale per aver mangiato pesce fritto Sei intossicati, due sono stati trattenuti in osservazione - Inchiesta a Porta Palazzo Una cena a base di pesce fritto ha intossicato una intera famiglia composta di sei persone. Quattro di esse, dopo le energiche cure cui sono state sottoposte all'ospedale San Giovanni hanno potuto fare ritorno alla loro abitazione, mentre le altre due sono state ricoverate. La famiglia è quella dell'operaio Danino Pinzi di 29 anni, abitante in via Vanchiglia 4. Giovedì pomeriggio sua moglie comperava del pesce a Porta Palazzo e lo cucinava per la cena. Intorno al desco sedevano ii Pinzi, la moglie Angela» Calbi di 27 anni, i cognati Teresa, Giuseppe e Francesco Calbi, rispettivamente di 29, 24 e 13 anni e la madre di questi, suocera del Pinzi, Concetta Carducci in Calbi di 60 anni, residente a Napoli-Portici I commensali non percepivano alcun sapore sgradevole nel pesce e ne mangiavano quindi in abbondanza. Nella notte però essi incominciavano ad accusare qualche disturbo. Da principio i malesseri erano lievi, poi, a mano a mano che passavano le ore, andavano facendosi più fastidiosi, Infine si tramutavano In dolori lancinanti. Ciononostante per 1 ! 111111 ]' 111 ! 1:1! 111111m11 ; 111119 ! m111111m mi i 11111111u tutta la mattinata di ieri i componenti la famiglia non si decidevano a ricorrere alle cure dei sanitari Finalmente alle 14,30 il signor Pinzi, allarmato dalla insistenza della comune indisposizione, telefonava alla guardia medica la quale provvedeva ad Inviare sul posto due autobarelle con cui gli intossicati venivano trasportati all'ospedale. Tutti erano sottoposti a lavande gastriche. I fratelli della sposa e il Pinzi ne ricevevano un immediato beneficio e le loro condizioni miglioravano sensibilmente tanto che 1 sanitari consentivano che essi facessero ritorno alla loro abitazione. Angela Calbi e la madre Concetta Carducci dovevano invece essere trattenute, ma 1] loro stato non dovrebbe più destare preoccupazioni.