Diventa editore ed autore un teste del caso Montesi

Diventa editore ed autore un teste del caso Montesi Ancora ulive voci in attesa del processo Diventa editore ed autore un teste del caso Montesi (Nostro servizio particolare) Roma, 5 gennaio. « A me soltanto Raffaele Sepe deve il merito se è riuscito a dipanare la matassa del caso Montesi. Senza il mio intervento e con le sole dichiarazioni di Anna Maria Caglio 0 quelle di Silvano Muto il presidente della sezione istruttoria non sarebbe arrivato a capo di nulla». Questo, nella sua sostanza, il concetto che Natalino Del Duca — il testimonio che a suo tempo tanto da fare ha dato ai giornalisti perchè nessuno riusciva a identificarlo — ha voluto riaffermare, senza preoccuparsi della immodestia, in un libro di cui è anche editore, oltre che autore e al quale ha dato un titolo enigmatico: «Documento zeta». « Zeta — ha poi spiegato compiaciuto per la sua idea — perchè, come l'ultima lettera dell'alfabeto questo volume è l'ultima parola, quella definitiva sul caso Montesi ». Piero Piccioni non ha lasciato trascorrere neanche una giornata dal momento in cui il volume ha visto la luce ed ha dato incarico ai suoi avvocati Giuseppe De Luca e Giacomo Primo Augenti di presentare immediatamente domani mattina una querela per diffamazione contro Natalino Del Duca. Chi è costui? E' un abruzzese di trentatrè anni, piccolinò di statura, figlio di un calzolaio. Nel passato è stato imp'egato in due alberghi romani come telefonista, poi è diventato commesso in un negozio di calzature, infine si è trasformato in rappresentante di commercio e dopo essere intervenuto nell'istruttoria Montesi si è dato all'editoria attrezzando un appartamento sulla Via Appia Nuova da dove cura personalmente la diffusione del suo volume. «L'opinione pubblica — commenta Natalino Del Duca nel suo volume — finora ha saputo il nome di un altro colpevole, Ugo Montagna e di un ipotizzabile complice in Saverio Polito. Io, invece, basandomi sulle circostanziate conf (lenze che Francesco Servello mi riferì nel maggio 1953, c oè 45 giorni dopo la morte di Wilma, aggiungo che molti aitri nomi si aggiungeranno ài primi tre non per complicità nel delitto che il magistrato ha già contestato a Piccioni, ma per lo scandaloso comportamento di omertà e di occultamento nelle indagini». Quali furono le confidenze di Cervello? Le rivelazioni che Del Duca ha fatto in questo sjo volume si riferiscono soltanto a taluni dettagli: la sostanza dell'episodio, infatti, era già nota ed era stata già presa in esame dal dott. Sepe nella sentenza istruttoria. « Francesco Servello che mi venne presentato come brigadiere della Squadra Mobile — ha spiegato Del Duca — mi ha raccontato che nella terza decade di maggio 1953 le indagini sulla morte di Wilma Montesi si conclusero dopo 48 ore con la identificazione del responsabile, cioè di Piero Piccioni, il cui arresto però non era stato eseguito per interventi di alte personalità del Viminale. Mi ha narrato inoltre che in Questura le reazioni dei funzionari furono terribili ma che poi si pensò di attendere sino aile elezioni del 7 giugno, per denunciare subito dopo, quanto era accaduto, alla autorità giudiziaria Senonchè la situazione politica dopo le elezioni non mutò e la Squadra Mobile mantenne la versione del pediluvio. Successivamente Servello ha negato di avermi fatto queste confidenze». « Ed io continuo a negare — ha replicato Francesco Servello quando gli è stato riferito cosa ha scritto in proposito Natalino Del Duca — io non ho mai detto nulla di quanto mi e stato attribuito. Non sono mai stato alla Squadra mobile e quindi non mi sono mai interessato delle indagini sul caso Montesi ». Le reazioni dei legali di Pie ro Piccioni naturalmente sono state più vivaci. Giacomo Pri mo Augenti, per esempio, ha tenuto a dichiarare: < La pub locazione di Del Duca non deve meravigliare. Egli è stato incoraggiato dalla importanza concessagli dalla sentenza di rinvio a giudizio. Per fortuna il processo è imminente e servirà a chiarire molte situazioni. Solo non posso fare a meno di iotare come si consenta o meglio si tolleri una pubblicazione of- 1 n iva e calunniosa contro un 1 : Sino in attesa di giudizio ». ■ quale terreno verrà com0 lul< Natalino .i Duca dai Elio; avversari? E' facile arguire che la offensiva contro di lui prenderà io spunto da una af-l fermazione obiettiva dello stcs-j so dott. Sepe il quale parlando! di Natalino Del Dui ha ricordato che taluni suoi amici lo definiscono « un eccitabile, un fantasioso e anche megaloma ne ». Gli avvocati pensano soprattutto di prendere lo spunto da un brano del suo stesso volume: «Ho scritto un libro dal titolo " Promemoria del futuro " (il terzo conflitto mondiale) che vide la luce il 3 .agsi' 1952. A tempo, però, darò precisi dettagli, con dati di fatto incontestabili, per il ì troscena e le ripercussioni che si ebbero con il libro in questione. Ritenni non opportuno approfittare della •" occasionissima " poiché avrei sicuramente allarmato la opinione pubblica mondiale. Un esempio molto significativo: un amico nel leggere allora il con¬ tfrpgAiFqcsaL E' quel Natalino Del Duca che si vanta di predire il futuro - Smentito da un agente e querelato da Piero Piccioni tenuto dello scritto si era uniformato a tale punto nello spirito dello scritto che perse completamente l'appetito: per tre giorni si nutrì solo di latte ». g- 8-

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