Sorprende l'amico con la sorella e li uccide con quattro fucilate

Sorprende l'amico con la sorella e li uccide con quattro fucilate Sorprende l'amico con la sorella e li uccide con quattro fucilate Tragedia fra due operai che si erano recati in Calabria per le feste Ci telefonano da Reggio Calabria: Due giovani calabresi, che dal 1949 vivevano a Torino, sono tornati al loro paese natale, Villamesa di Calanna, per le feste; uno di essi ha sorpreso l'amico in relazione intima con la sorella e lo ha ucciso con- due colpi di fucile, poi ha spianato l'arma contro la sorella ed ha ucciso anche lei. La tragedia è avvenuta il 30 | dicembre. L'assassino è Rocco Catalano, di 25 anni, calzolaio, abitante in via Baretti 42; la vittima: Sante Musolino, pure di 25 anni, muratore, alloggiava ultimamente in una locanda di Porla Palazzo. I due si incontravano ogni giorno per i pasti in una trattoria di via Silvio Pellico. Erano legati da una stretta amicizia e stavano anche per diventale parenti, in quanto il Musolino era ufficialmente fidanzato con la sorella del Catalano, Mariangela, di 22 anni, che lo attendeva a Villamesa, dove dovevano celebrarsi fra non molto le nozze. Fu proprio l'amore del Musolino per la fidanzata a costituire la scintilla della tragedia. La sera del 29 dicembre — i giovani si trovavano in Calabria da pochi giorni — il Musolino approfittò dell'assoluta calma che regnava In paese per penetrare di sopplatto in casa Catalano e in contrarsi con la sua Maria. Le vatesl le scarpe, attraverso una fli estra riuscì nel suo intento. Evidentemente però 1 lievi rumori da lui provocati avevano attirato l'attenzione sia del genitore che del fratello della ragazza. E fu proprio il Rocco a scoprirlo, ridargli le scarpe e farlo uscire dicendogli: «Oramai sai quello che devi fare! » alludendo che le nozze dovevano essere urgentemente anticipate. Il Musolino allontanandosi gli rispose: «Sei proprio un ragazzo! ». Questa frase e il tono sarcastico con il quale fu pronunciata, determinarono uno sconvolgimento nell'animo di Rocco Catalano che non riuscì a prendere sonno per tutta la notte, pensando che il Musolino aveva voluto beffarsi dell'onorabilità della sua famiglia. Il giorno dopo, quando alle 10,30 il Musolino, si presentò in casa Catalano, cosi come aveva fatto nei giorni precedenti, il Rocco lo chiamò in disparte, e a bruciapelo gli esplose due colpi di fucile, facendolo stramazzare al suolo in una pozza di sangue. Ricaricata l'arma il giovane la puntava contro la sorella che allar¬ 1 mata dalle detonazioni era accor- sa da una stanza attigua, e le esplodeva altri due colpi, ferendola a un braccio e alla testa. La sventurata si accasciava ai suoi piedi, poco distante dal corpo del fidanzato e moriva quasi subito. L'assassino, disarmato dai parenti, si recava alla caserma del ca rabinieri e si costituiva.

Luoghi citati: Calabria, Calanna, Reggio Calabria, Torino