In settimana le misure contro lo sciopero nelle Borse
In settimana le misure contro lo sciopero nelle Borse In settimana le misure contro lo sciopero nelle Borse La decisione sarà adottata dal Consiglio dei Ministri - Oggi gli agenti di cambio avranno un colloquio con Fon. Andreotti Roma, 2 gennaio. L'anno nuovo non ha portato il sereno in campo borsistico. Anche oggi, contrariamente alle previsioni formulate dai più ottimisti, nessuna operazione è stata portata a termine nelle sedi delle Borse valori di Roma e Milano. Il mancato ritorno alla normalità ha determinato un ulteriore irrigidimento del Governo, che giudica la situazione determinatasi nelle Borse « non ulteriormente tollerabile >, e conferma l'adozione dei ventilati provvedimenti. Questi Ultimi sono attualmente allo studio presso i competenti organi del Ministero del Tesoro, ma saranno attuati soltanto a seguito di decisioni prese « ad alto livello >, come precìsa questa sera un'agenzia ufficiosa. Si pensa, in conseguenza, che la decisione fina le sarà riservata al Consiglio dei Ministri, che nella prossi- ma riunione — prevista per la fine di questa settimana — dovrebbe esaminare la situazione borsistica. Dal canto loro gli agenti di cambio si propongono di precisare domani il loro punto di vista nel corso di un colloquio che avranno con il ministro on. Andreotti, richiedendo altresì l'adozione di un regolamento di attuazione della legge Tremelloni, che consenta, facendo salvo il fine fiscale, una più agevole denuncia delle operazioni di Borsa condotte a termine per conto dei clienti. Per quel che riguarda le ripercussioni che il mancato funzionamento delle Borse Valori provoca nelle banche, l'Agenzia economico-finanziaria pubblica stasera che « negli ambienti bancari si segue con vigile attenzione l'attuale situazione del mercati finanziari e ci si preoccupa vivamente di porre in atto tutto ciò che può servire ad alleviare l'innegabile disagio di una notevole parte della clientela. In tali ambienti ci si augura sinceramente che sia possibile pervenire, con la massima sollecitudine, al ristabilimento di una situazione di piena normalità ed efficienza del funzionamento del mercato, soprattutto nell'interesse dell'economia della Nazione, in modo che non si renda necessario il ricorso a "misure di carattere eccezionale >.
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