Ridurre i pericoli della circolazione

Ridurre i pericoli della circolazione Ridurre i pericoli della circolazione La dolorosa serie di incidenti stradali che ha funestalo gli ultimi giorni dell'anno, ha riproposto con singolare urgenza il problema della riduzione dei pericoli della circolazione. Si sa che la soluzione di questo problema dipende ossenzialmente da due fattori: il miglioramento della rete stradale, e lo sviluppo di un cosciente e vigile senso di responsabilità e di disciplina negli utenti della strada. Fattori che non bisogna dunque perder di vista, e su cui non sarà .nai abbastanza insistentemente richiamata l'attenzione così dei singoli cittadini come dei poteri responsabili; fattori che, per la loro stessa natura, non possono evolversi se non lentamente, col tempo. Chi circola sulle nostre strade, testimone di un traffico che va diventando di giorno in giorno più caotico e più drammatico, prova però l'impressione che qualche cosa bisogna fare, e subito. E si convince che taluni almeno, tra i tanti incidenti, notrebbero forse venire evitati con provvedimenti di facile impiego e il cui costo modesto potrebbe venire largamente compensato dalle vite salvate, dalle sofferenze evitate, dagli snerneri patrimoniali e dagli indennizzi risparmiati. Penso per esempio agli innumerevoli ciclisti che viaggiano di notte, o nella nebbia, o sotto la pioggia, teoricamente protetti da un misero catarifrangente di vetro, spesso rotto od infangato epperò invisibile a pochi metri di distanza ; praticamente candidati all'investimento nell'ottanta ner cento dei casi. Penso alle sciagure a cui, in condizioni atmosferiche analoghe, vanno. ; incontro gli automobilisti' quando si paran loro dinanzi, improvvisamente, '" carri agricoli, trattori, camions, autocisterne, fermi o viaggianti a piccola velocità, segnalati soltanto, e nella migliore delle ipotesi, dai soliti fanalini assolutamente insufficienti a dare a distanza una idea della mole dell'ostacolo. Ora in alcuni Stati dell'Amerca del Nord, nell'interto di porre riparo a questi pericoli, si è recentemente diffuso l'uso di certe 'arghe strisce catarifrangenti che si incollano alle pedaliere ed ai parafanghi posteriori dei cicli, e ".ul fronte posteriore dei grossi veicoli industriali in modo da d:segnarne visibilmente il contorno. Si tratta di aggeggi di modestissimo costo di cui varrebbe veramente la pena di diffondere l'uso anche da noi. con una larga e possibilmente gratuita distribuzione agli utenti della strada. La modica spesa potrebbe fac'lmente venir sop portata dagli Automobile Clubs, dalle industrie dell'automobile, del petrolio, della gomma; ma soprat tutto dalle Società di Assi curazione che dovrebbero resalare questo modesto accessorio a tutti i loro assicurati ed ai dipendenti delle grandi aziende assicurate, in sostituzione di altre forme di pubblicità e di Pro paTanda. E' evidente 'che pochi incidenti che venissero oer questa via evitati, ripaghe rìjobero abbondantemente 'a spesa affrontata; e pubbli cita e propaganda risulterebbero sicuramente ed immediatamente redditizie. Gustavo Colonnetti Presidente del Consìglio Nazionale delle Ricerche Una proposta del Presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche L. 60.000 fino a L. 600.000, in mancanza di uno del modi di cui alla lettera c): 1) mediante l'esibizione di uno dei seguenti documenti: tessera di libera circolazione sulle ferrovie, rilasciata ai propri membri dal Senato o dalla Camera dei deputati, libretto personale ferroviario od altro documento di riconoscimento congenere ed avente le stesse caratteristiche, rilasciato agli Impiegati civili e militari dello Stato, libretto per licenza di porto d'armi, tessera postale di riconoscimento, passaporto, certificato d'iscrizione dei pensionati statali o libretto di pensione rilasciato dall'Istituto nazionale della Previdenza sociale, purché muniti di fotografia legalizzata dall'autorità comunale, patente di abilitazione alla guida di autoveicoli; 2) ovvero mediante l'attestazione di due persone munite di teBsera di libera circolazione rilasciata dal Senato o dalla Camera dei deputati o di libretto ferroviario od altro documento congenere o di libretto per licenza di porto d'armi, di cui al precedente n. 1. C) per somme superiori a L. 600.000 (tranne che si tratti di assegni all'ordine): 1) mediante l'attestazione di due persone note all'ufficiale pagatore; 2) ovvero mediante autenticazione della firma di quietanza da parte di un notaio, o anche, se l'avente diritto è un pubblico ufficiale, mediante la legalizzazione della sua firma da parte dell'autorità locale competente. Altra modifica è stata apportata ai limiti di somma precedentemente stabiliti in materia di rimborsi di depositi a risparmio. Per effetto di tale modifica potranno essere eseguiti rimborsi Ano a L. 30.000 su libretti postai! di risparmio nominativi presso gli uffici di emissione senza esibizione dei libretti stessi.

Persone citate: Gustavo Colonnetti