Prezioso supera il turno sul Risorgimento Teschi eliminato dal quiz cinematografico

Prezioso supera il turno sul Risorgimento Teschi eliminato dal quiz cinematografico iifenl»*© II prof* IP e a oli c> 11ffiuialmcntc riammesso a **Wjascia o raddoppia» Prezioso supera il turno sul Risorgimento Teschi eliminato dal quiz cinematografico Battati anche i dae concorrenti che avevano scelto Dante e la pittura impressionistica - Sorta una lieve contestazione sulla "bocciatura,, del maestro di Cremona - Mike Bongiorno inforca gli occhiali per «non scontentare nessuno», ma poi li toglie definitivamente - Lo storico di Torino ha già vinto la "600,, (Dal nostro inviato speciale) Milano. 31 dicembre. Protagonista della trasmissione di questa sera di «Lascia o raddoppia », il professor Landò Degoli, davanti allo schermo televisivo nella sua casa di Carpi, ha assistito al suo completo trionfo. La prova del 17 dicembre è stata infatti annullata ed egli rientra In gara nello stesse condizioni In cui si trovava la sera prima che gli venisse rivolta la fatale domanda del controfagotto e gli rimane la facoltà di lasciare o di raddoppiare. La •direzione della tv aveva come noto aflìdato il 22 di¬ eembre scorso a tre periti — I musicisti Guerrini e Gavazzeni e l'avv. D'Angelantonio — II compito di risolvere il caso che era venuto a crearsi con la domanda del controfagotto. Essi dovevano cioè stabilire, con responso che aveva valore vincolante, se la domanda era da considerarsi ammissibile o no nel gioco di « Lascia o raddoppia». Nei giorni scorsi 1 tre periti avevano elaborato la sentenza e questa, chiusa in una busta sigillata, era stata consegnata al notaio Livreri «Protagonista dell'incidente è il controfagotto — ha detto Bongiorno, — facciamo dunque vedere a tutti di che cosa si tratta ». E due inservienti hanno recato al proscenio lo •trumento della contesa. «Ma — ha aggiunto poi Congiorno — i giornali hanno parlato anche della mia miopia. Sì, sono un po' miope, ma non esageriamo. Comunque, dato che è stato promesso che io stasera metterò gli occhiali, non voglio scontentare nessuno». Dal taschino ha estratto un paio di lenti e le ha inforcate. Aperta la busta ha poi dato lettura della relazione della commissione. Il quesito posto dalla tv ai tre periti era questo: « Tuo considerarsi la domanda sul controfagotto pertinente e consona allo spirito della gara? ». La premessa salomonica è stata: < Non può dirsi in linea di massima che la domanda sia estranea, ne può affermarsene la legittimità ». La relazione ha continuato dichiarando che in definitiva si tratta di un gioco, che il concorrente aveva la facoltà di farsi assistere da un tecnico. D'ultra parte, è stato aggiunto, anche un tecnico poteva ignorare la risposta. « Tenuto conto di queste considerazioni, hanno affermato i tre periti, la domanda dovrebbe dichiararsi pertinente e consona allo spirito della gara - , aggiungendo però che « essa peccò di imprecisione nel modo in cui fu formulata al concorrente, poiché 11 controfacotto è stato usato dal Verdi in varie opere». La conclusione è stata questa: Il concorrente deve essere riammesso alla gara nella Btcssa posizione che aveva primi che fosse formulata la domanda citata». Il pubblico che gremiva il teati è scoppiato in un applauso, al quale si sono unite le congratulazioni di Bongiorno: «L'attendiamo fra una settimana, e speriamo che lei abbia successo nella domanda dei 5 milioni ». Dopo la lettura della sentenza, ha avuto inizio il gioco vero e proprio di «Lascia o raddoppia », e Mike Bongiorno si è tolto gli occhiali. Questa quinta puntata di « Lascia o raddoppia > è stata una catastrofe per tre dei quattro concorrenti presentatisiSono caduti il dantista Penco, l'esperto in pittura francese Arduin e l'esperto di cinema Teschi. Non si è salvato che lo storico Prezioso. La caduta de] maestro Teschi ha suscitato inoltre una controversia, e speriamo che non ne sorga un nuovo caso Degoli. Accompagnato dalla signorina Maria Giovannini, miss Roma, il primo a presentarsi per la prova delle otto domande e delle 32 mila lire e stato il rag. Vittorio Penco di Genova, il dantista, colui che affermava di sapere rispondere a qualunque domanda sulla « Divina Commedia», e in particolare sul canti dell'* Inferno ». Il gruppo di cinque domando non gli è andato bene. Esso cominciava cosi: «In quale anno Dante subì la prima condanna per la quale fu proscritto?». * Nel 1302 » è stata la pronta ed esatta risposta. Anche la seconda domanda è andata bene, una terzina dell'Inforno, Nella terza è andato fuori tempo, non aveva che trenta secondi. Aveva da citare cinque nomi, ma il quinto è arrivato che la lancetta aveva superato di un paio di secondi il fatale traguardo, segnato da un colpo di gong. L'ha seguito Giorgio Arduin, esperto in pittura dell'Ottocento, e in particolare della scuola impressionistica francese. Gli è stata mostrata la riproduzione di un quadro, ne ha indovinato subito l'autore, ch'era Monet. Altrettanto bene sono andate la seconda, la terza, la quarta e la quinta domanda. Egli aveva già vinto i cinque gettoni d'oro per il valore di 40 mila lire. Si è passati al secondo gruppo di tre domande. Le prime due sono state azzeccate; nella terza c'era una duplice risposta: occorreva citare il nome dell'autore di un quadro, ch'era Gauguin, e la data nella quale esso era stato dipinto. Aiduin azzeccò l'autore, ma non la data. Eliminato per le 320 mila lire, la sua vincita si riduce a 40 mila. Questi primi due erano c novellini ». E' venuto poi lo storico triestino-torinese dott. Giulio Prezioso, che doveva rispondere alla domanda singola delle (140.000 lire. La domanda postagli è stata: t Chi fu il successore di Maria Luigia, vedova di Napoleone, nel Ducato di Parma? ». Risposta immediata: «Carlo Ludovico di Borbone, il quarte assunse il titolo di Carlo II ». Qualificato per le 640.000 lire. Infine si è presentato il maestro Ugo Teschi: domanda singola da 1.280.000 lire. Domanda: « Chi fu l'attore che interpretò la parte dello czar Ivan il Terribile nel film omonimo diretto da Eisen.".Oin? » La lancetta dei sessanta se| condì cominciò a girare. Te schi, chiuso nella cabina, rilfctteva. Quando la risposta non è immediata si sa come va a finire. « Sono stati due »: disse. « No, è stato uno solo » precisò Bongiorno. c Io ricor- do due nomi: Inkjinof e Cercassof ». GII fu ripetuta la domanda, e la lancetta fu fermata. Poi venne rimessa in moto. « Me ne dica uno solo », disse il presentatore. IValtro si decise: « Tnrrjiiicf ». < Sbagliato. E' stato Cercassof ». Piccolo incidente: « Ma io Io avevo detto, l'uno o l'altro ». « Mi dispiace, doveva dirne uno solo, quando l'ho invitato a decidersi 3. Fu chiesto il parere del notaio. Il dott. Livreri non volle compromettersi: «La decisione se la risposta è da considerare valida o no è meglio che la prenda la direziono della tv». Giuseppe Farad II maestro Ugo Teschi, uscito dalla cabina, discute con Mike Bongiorno al termine della sua prova negativa (Telefoto) Giulio Prezioso Mike Bongiorno legge una difficile domanda sulla pittura dell'Ottocento al milanese Giorgio Arduin (Telefoto) lll11IMIIIIMMllllllll11l(llll IIIIMlllll'llllllIlIMMIIIIItllllItllMIIIIIIIIIKIIMiriirilltMIllllllllllll

Luoghi citati: Carpi, Cremona, Genova, Milano, Roma, Torino