Pochi partiti si sono apparentali
Pochi partiti si sono apparentali la campagna elettorale in Francia Pochi partiti si sono apparentali Per la conquista di 550 seggi sono in lizza 1400 liste e 5000 candidati - Si prevede qualche progresso per il partito comunista - Lotta accanita fra centro-destra e «Fronte repubblicano» ir arigli lunedi mattina. Sono chiuse le iscrizioni dei cittadini sui registri* elettorali « quelle dei deputati per gli apparentamenti. Stasera a mezzanotte scade il termine per la presentazione delle candidature isolate. Domani i francesi troveranno i muri delle città, tappezzati di manifesti - pieni di' promesse, di critiche agli avversari, di accuse, ecc. Ciò durerà sino al 2 gennaio, sicché non avremo quest'anno la cosiddetta «tregua del cioccolatai > che, tradizionalmente gli uomini politici concludevano durante. il periodo delle feste natalizie. La principale constatazione che, per ora, si può fare, è Un risveglio dell'opinione pubblica: parecchi milioni di francesi che sinora si erano astenuti dai votare si sono fatti iscrivere. La seconda constatazione importante è che gli apparentamenti non sono stati molto numerosi, come avevamo già previsto, e insufficienti comunque, nella maggioranza dei casi, per riportare almeno il 80 per cento del suffragi che permetterebbe di strappare tutti i seggi in palio. Quindi avverrà spessissimo che I seggi saranno ripartiti con il sistema della proporzionale il quale, di massima, dovrebbe favorire 11 partito comunista. La lotta elettorale sarà Inoltre molto aspra, poiché questa volta si affrontano circa 1400 liste e 5000 candidati per 550 seggi nella Francia metropolitana, mentre nel '51 erano a confronto rispettivamente soltanto 722 liste e 3962 candidati. Le previsioni che per ora è possibile fare sono dunque le seguènti. Il partito comunista sarà, nella prossima Camera, giù forte che in quella disciolt, nella quale aveva soltanto 100 deputati contro 180 nell'Assemblea che ebbe.» vita dal 1946 al 1951: 11 partito gollista dei «repubblicano sociali», stiracchiato tra il « fronte repubblicano > di Mertdès-France e Guy Mollet e il blocco costituito da democristiani, le destre e i radicali di Edgar Faure, sarà relativamente debole nella prossima Camera mentre entrò nel¬ la precedente con 118 deputa ti (il gruppo più forte) ridot to da ultimo a una settantina soltanto in seguito a varie scissioni; Infine nella prossima Camera sarà rappresentata anche l'estrema destra <U" stile qualunquista capeggiata dall'ormai famoso Poujaae, e questa frazione di deputati basterà, anche se debole, a portare nell'Assemblea, insieme al comunisti,,un certo disordine. Per quanto riguarda le due maggioranze di centro sinistra e di centro destra fra le quali si svolge una lotta accanita per la conquista del potere, ogni pronostico è azzardato. Ogni previsione può essere d'altronde capovolta dall'esito della campagna elettorale che comincia domani e la risposta definitiva la dovranno dare gli elettori fra tre settimane L. Mannucci
Persone citate: Edgar Faure, Guy Mollet, L. Mannucci
Luoghi citati: Francia
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