Il primo comizio degli esponenti radicali

Il primo comizio degli esponenti radicali Il primo comizio degli esponenti radicali Roma, lunedi mattina. « Un partito nuovo per una politica nuova» è stato il tema trattato ieri mattina nella sala di un grande cinema romano, il «Cola di Rienzo», da quattro dei maggiori esponenti dei nuovo partito radicale dei liberali e democratici Italiani: l'on. Bruno VUlabruna, Leone Cattani, Mario Paggi e Nicolò Carandini: il vasto ambiente era stipato di pubblico; molti non avendo' trovato posto hanno atteso di fuori la fine della riunione, che ha avuto momenti di grande fervore. L'on. Vfilabruna ha puntualizzato i principali aspet¬ ti del messaggio rivolto sabato alla Nazione dail nuovo partito; e. respingendo l'accusa lanciata dal segretario del P.L.I., on. Malagodi, secondo la quale il partito radicale altro non sarebbe ohe un compiacente paravento per le attività e gli intenti dei partiti di estrema sindstra, « le nostre intenzioni — ha detto i— non sono né incendiarie nè faziose; noi siamo solo dei vecchi sinceri liberali, ohe mai hanno tradito ■la ioro vocazione, che hanno conservato le mani pulite e che non hanno mai temuto di denunciare le magagne degli ambienti politici ed economi- ci. Siamo usciti dal partito liberale non per insidiare le forze democratiche a cui è affidata la difesa delia nostra libertà e della nostra democrazia , ma al contrario, per rafforzare Io schieramento democratico L'avvocato Cattani ha svolto una serrata critica a determinate forze para-economiche abituate a vivere alle spalle dello Stato, ad arricchirsi sull'intrigo politico e a servirsi dello strumento del denaro per dominare la vita della nazione. Di pari passo, dal 1948 in poi, si è assistito, secondo l'oratore, al graduale, cedimene to dell'autorità dello Stato è all'inevitabile rafforzamento della propaganda comunista, pur cosi naturalmente contraria al sentimento di un Paese liberale. Tale involuzione reazionaria del ceti economici dominanti ;— ha sottolineato l'avv. Cattani — ha provocato il rinvigorimento delle forze più deteriori del fascismo. Poiché la maggioranza parlamentare è oggi artificiosa e provvisoria, l'alternativa non è di aprire a destra o a sinistra, ma è un'alternativa tra clerico-socialismo e elenco-fascismo. Difesa dello Stato, della Repubblica, della Costituzione è stato l'assunto svolto dal terzo oratóre, Mario Paggi. . L'ultimo oratore, Nicolò Carandini, ha affermato che il «Congresso liberale dell'EUR, è l'ultima messa in scena di una democrazia decadente. «Noi non siamo — ha proseguito — l'ala dissidente del PLI, ma la prima avanguardia d' un partito che intende rinnovare spiritualmente il Paese. Abbiamo aperto una fase di chiarificazione che prò. vocherà una reazione a catena in tutta la classe politica italiana. La riunione è durata un'ora e mezzo. Abbiamo ascoltato discorsi stringati e senza rettorica. Molti gli applausi, gli aperti consensi. La giornata politica del nuovo partito radicale registra un incontro tra Paggi e l'esponente repubblicano Pacciardi. Si è trattato di uno scambio di idee, si è discusso sulla eventualità di un patto di unità di azione. d. m.

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