Un uomo trovato rantolante con un coltello infisso nel ventre

Un uomo trovato rantolante con un coltello infisso nel ventre IERI POMERIGGIO PRESSO IL PONTE DI CORSO VITTORIO Un uomo trovato rantolante con un coltello infisso nel ventre Il gerente del distributorio di benzina dà l'allarme, un prete lo trasporta con la sua auto in ospedale - Dice che voleva uccidersi, ma la polizia non ci crede Un uomo è stato trovato ieri pomeriggio in una zona assai frequentata della città — presso il ponte Umberto — mentre si dibatteva, rotolandosi per terra, e cercava di strapparsi un coltello profondamente infisso nel ventre. Con ogni probabilità senza 11 tempestivo intervento dei soccorritori sarebbe morto dissanguato; comunque le sue condizioni, all'ospedale San Giovanni, si mantengono gravi. Non appena ha potuto parlare, egli ha dichiarato di aver voluto uccidersi. Certi particolari però rendono l'episodio molto misterioso. Erano le diciassette quando Carlo Firato, gestore del distributorio di benzina che si trova allo sbocco del ponte Umberto su corso Moncalieri, udiva, in una pausa del lavoro, un gridare scomposto giungere dal breve tratto erboso che scoscende come una scarpata sul Po ed è separato dal chiosco da una bassa ma folta siepe. Sul momento il Firato pensava che si trattasse di un ubriaco: sono cose che capitano, specialmente alla domenica. Poi cominciò ad allarmarsi: le grida continuavano. Poi il loro tono mutò; si erano trasformate in gemiti lunghi, insistenti. Lasciò il chiosco e andò a vedere che cosa stava capitando. Quanto scorse, gettando lo sguardo oltre la siepe, lo lasciò senza fiato. Un uomo era a terra; attorno a lui, l'erba era intrisa di una larga chiazza di sangue. SI contorceva, con le mani afferrate al manico di un coltello infisso con tutta la lama ne! ventre: ma i suoi sforzi per estrarlo erano vani: riusciva soltanto a smuoverlo ed ogni volta ne sgorgava un nuovo fiotto di sangue. Mentre il Firato, impietrito, guardava la scena agghiacciante, una macchina si era fermata al distributore per prendere benzina. Il guidatore — un prete — scorse il gestore immobile, scese per sollecitarlo, vide anch'egli l'orribile spettacolo e non Indugiò. Chiamò con un grido il vigile Aldo Scassan, di servizio al semaforo di quell'incrocio; in tre presero lo sventurato con estrema delicatezza e, senza eslrarre la lama' lo deposero sulla macchina del sacerdote, che lo portò all'ospedale Sali Giovanni. Pochi minuti dopo 1 sanitari potevano togliere il coltello, che era penetrato per circa dieci centimetri. Accanto a quella riscontrarono un'altra ' ferita, pure di coltello, ma meno profonda e meno grave. L'uomo è stato Identificato in Giuseppe Chiaudrero, di 36 anni, abitante in via Curtatone 1, operalo alla Fiat e donatore di sangue. Ha affermato di aver voluto uccidersi, ma senza spiegarne i motivi: < Questo deve rimanere un segreto... — ha detto —non riuscirete mai a saperlo! » e non ha aggiunto altro. E' probabile che la sua versione sia esatta, ma alcuni elementi sono sospetti. Non si comprende perchè abbia scelto, per sopprimersi, una località cosi frequentata, in cui vi era grande probabilità di essere scoperto, nè come mai, non essendo egli affatto mancino, il coltello fosse piantato sulla parto sinistra del ventre. I medici Io tengono in osservazione e si riservano la prognosi; la polizia indaga per accertare la verità. * Con un colpo di pistola si è ucciso il trentunenne Riccardo Gianollo, abitante in via Barbaroux 31. commerciante. L'uomo ha approfittato di una breve assenza della moglie, che ieri mattina, verso le nove si era recata dalla pettinatrice: si è' chiuso in camera e si è esploso una rivoltellata al cuore. E' morto all'istante. Nessuno ha udito il colpo. Qualche tempo dopo i genitori, entrati nella stanza, lo hanno trovato già cadavere. Lo sventurato soffriva da tempo' di un'acuta forma di esaurimento nervoso. L'operalo Giuseppe Chlandrero

Persone citate: Aldo Scassan, Carlo Firato, Firato, Giuseppe Chiaudrero