Un convegno italo-francese a Cuneo sui problemi di frontiera dei due Paesi di Antonio Antonucci

Un convegno italo-francese a Cuneo sui problemi di frontiera dei due Paesi IERI, CON L'INTERVENTO DEL MINISTRO ROMITA Un convegno italo-francese a Cuneo sui problemi di frontiera dei due Paesi Il cordiale incontro dei socialdemocratici italiani con quelli di oltre confine - La costituzione di un comitato per la Cuneo-Nizza, l'internazionalizzazione della Val Roya e lo scambio di mano d'opera OJU NOSTRO INVIATO Cuneo, lunedì mattina. Socialisti francesi del dipartimento delle Alpi Marittime e socialisti democratici italiani del cuneese (con rappresentanze di Vercelli e Savona) hanno avuto ieri a Cuneo un < incontro v di amicizia, e anche di studio sui vari problemi di frontiera. Veramente lo « studio» di questi problemi è già esaurito da tempo. Si tratta soltanto d'insisterci su periodicamente, riportandoli sul terreno d'attualità perchè cessino dall'essere < problemi », in seguito all'applicazione pratica di ciò che sulla carta è classificato già come « ottimo ». Era annunciata la partecipazione del ministro Romita e del sottosegretario on. Ariosto. E' venuto soltanto l'on. Romita. La sua presenza aveva fatto correre la voce che egli avrebbe detto una parola definitiva e tranquillizzatrice sull'autostrada Ceva-Savona, ma il ministro si è riservato di parlarne oggi a Torino. La mattinata è trascorsa nell'attesa della delegazione francese, circa 40 persone, il cui ritardo, come vedremo, sarà in un certo qual senso simbolico. L'on. Romita ne ha approfittato per parlare di problemi interni del suo partito, con un invito a tenersi pronti per possibili elezioni politiche, che egli non esclude possano aver luogo a maggiogiugno 1956, data « l'infunzionalità pratica del parlamento », dimostrata in occasione della scelta dei giudici costituzionali e dei rappresentanti italiani alla C.E.C.A. Ma veniamo al ritardo dei francesi. Alla frontiera di Ponte San Luigi, il delegato Donati si accorge di aver preso il passaporto della moglie, invece del suo. Altri detentori di passaporti regolari lo conoscono, garantiscono per lui, ed egli può proseguire sino a Breil, dopo molte discussioni e perdita di tempo. A Breil, altre discussioni e altra perdita di tempo. Egli potrà proseguire fino a Tenda. A^ Tenda, nuova discussione e nuova perdita di tempo, ma niente da fare, egli dovrà tornare indietro. Ciò farà trattare con estremo vigore l'assurdo molteplice controllo (infinite volte lamentato) di chi da Ventimiglia voglia raggiungere Cuneo (o viceversa) attraverso la Val Roya. L'on. Romita ha salutato la delegazione francese (presieduta dal dr. Fabre) con < una accoglienza alla buona », egli ha detto, quella destinata agli « amici veri » perchè < le belle accoglienze e gli inchini si riservano agli amici convenzionali ». Ma questa formula scherzosa nascondeva un ca-, lfi'V„lmin^!?-,SLI1Ì?0,lt0_iMNspssicbofldclzTmmdr Fabre, sottolineando la necessità sempre più urgente di trasformare due vicini di casa, come sono l'Italia e la Francia, In due vicini affet- i a e l , e i o , o r e i , à i a a i i e a -, r coordinare sul piari0 pra. iMtico, oltre la Cuneo-Nizza, la internazionalizzazione della vai tuosi, non già con un sistema di porte sbarrate, in attesa che la creazione degli Stati Uniti d'Europa renda queste porte del tutto superflue. Saranno trattati, in seguito, gli stessi problemi già dibattuti a Nizza, nel convegno delle Camere di commercio italiane e francesi di frontiera, il mese scorso, con indugio particolare sulla riattivazione della linea ferroviaria CuneoNizza. Recentemente, al consiglio comunale di Torino, è stato ricordato che alla ' sua rinascita mancò soltanto il sa. per cogliere in tempo un'occasione favorevole. Da allora, le stanno contro, come fantasmi intrattabili, tre errori: 1) un calcolo della sua rendibilità basato su premesse sbagliate, ossia l'anteguerra del periodo fascista quando Francia e Italia vivevano in un'atmosfera di guerra fredda, negazione di commerci proficui; 2) il parlare sempre della Cuneo-Nizza, invece che della BasileaTorino-Cuneo-Nizza, il che fa relegare il tronco di cui si tratta tra le ferrovie secondarie, non degne di attenzione, mentre è arteria vitale; 3) una corrente che sogna la trasformazione del vecchio tracciato ferroviario in strada automobilistica, la cui realizzazione costerebbe tre volte tanto e anche più (una decina di miliardi, invece di tre) e, per certe gallerie lunghissime, sarebbe anche una strada oltremodo incomoda. L'on. Chiaramello ha tutta via portato parole di ottimismo, derivategli dall'aver parlato con il ministro dei LL. PP. francesi, Corniglion Mounier. E' stato infine creato un comitato composto del ministro on. Romita, dell'on. Chiaramello, dei signori Robert, Button, Fabre, Miloz, Caprini, Pecollo, Giordanengo, Fino, CCdILtMvPGSSMNPSAAtDDELLtRSiedi aa t- Roya e lo scambio di mano d'opera tra Italia e Francia. Antonio Antonucci Ancora corrucciata in volto, il soprano Maria Meneghini Callas scende dall'aereo che l'ha riportata a Milano da Chicago dopo il tempestoso noto incidente con gli ufficiali giudiziari che tentavano di consegnarle una - citazione.