Due donne e un bimbo arsi vivi presso Bergamo

Due donne e un bimbo arsi vivi presso Bergamo Un cascinale in fiamme nella notte Due donne e un bimbo arsi vivi presso Bergamo L'improvvisa tragedia determinata torse dal fuoco nella canna fumaria - L'allarme nelle campagne vicine: generosi e vani interventi di contadini e dei pompieri giunti dalla città - Il pietoso spettacolo fra le macerie: un ammasso di carni carbonizzate Dal nostro corrispondente Bergamo, lunedi mattina. Una raccapricciante sciagura è avvenuta sabato notte sulla montagna di Adrara San Martino: tre persone sono morte carbonizzate in un pauroso incendio improvvisamente sviluppatosi in un cascinale isolato. Nella frazione Squadra- del Comune di Adrara San Martino, sulla strada che dal Lago d'Iseo conduce verso il Colle San Fermo, sorgeva una cascina chiamata Sprovo; vi abitava la famiglia del mandriano Giacomo ValtuUiU composta, oltreché dà questi, dalla, madre sua Maria Falconi ved. Valtulini di 60 anni, dalla moglie Angelina Tiraboschi di SS anni, e dal figlio Faustino di 5 anni. Il Valtulini sabato non era in casa! si trovava sul Colle San Fermo per governare la sua madria, che avrebbe dovuto far scendere dall'alpe ieri domenica. La tragedia è avvenuta improvvisamente, probabilmente poco dopo le ore H. L'ora esatta non potrà mai essere stabilita poiché nessun testimone assistette al fatto. Uniche persone presenti in casa erano le due donne e il bimbo ed esse furono sorprese nel sonno e carbonizzate dalle fiamme. L'incendio si sviluppò forse a causa di una canna fumaria — non c'è per ora altra ipotesi più attendibile — in breve assuìise proporzioni imponenti; prima che qualcuno se ne accorgesse le fiamme si estendevano dal piano terreno al tetto, e alimentate anche dal forte vento che soffia da alcuni giorni sulla montagna, salivano alte nel cielo, fra dense colonne di fumo. Alcuni contadini dei cascinali vicini finalmente A;3w?IBj&tero-. dell'incendio. ■ e scesi' in strada presero alcuni secohi, passandoseli di mano in piano e rovesciandoli sul braciere: ma quel mezzo rudimentale non poteva evidentemente servire per fermare le fiamme. Qualcuno allora scese in motociclétta fino a Sarnico, sul Laqo d'Iseo, per avvertire i carabinieri; questi telefonarono a loro volta ai vigili del fuoco di Bergamo. Erano però già le ore 3, e l'incendio divampava da almeno un paio d'ore. Con l'autopompa i vigili del fuoco accorsero il piti velocemente possibile, ma dalla strada provinciale più vicina al paese di Adrara e quindi alla cascina Sprovo le strade sono disagevoli, inadatte ai grossi mezzi; nonostante tutta la loro buona volontà i vigili del fuoco impiegarono perciò alquanto tempo per arrivare sul posto, percorrendo gli ultimi metri a piedi. Ormai il fuoco aveva avvolto interamente il cascinale; inutile sperare che i suoi abitanti si fossero salvati. Tuttavia * pompieri, aiutati da alcuni contadini, lottarono alacremente fino all'alba per spegnere le fiamme. Alla fine si presentò loro un tragico spettacolo: della cascina non erano rimasti che pochi tron- coni di muro smozzicati e anneriti dal fumo. I militi, eco-, stando pietre e travi, penetra* reno fra quelle rovine alla ricerca ansiosa dei corpi della tre vittime; le ritrovarono alfine, ma erano ridotte ad un informe ammasso di carni carbonizzate. Quasi certamente le due donne e il bambino si svegliarono quando eramo già avvolti dalle fiamme, ma non fu loro possibile uscire dalla terribile prigione; mentre la Falconi si trovava in una camera sull'ala sinistra del fabbricato, la Tiraboschi con il piccolo dormivano dalla parte opposta della costruzione. Ciò può dare un'idea della rapidità con la quale le fiamme hanno avvolto il cascinale. Al compimento della tragedia ha senz'altro contribuito il fatto che la località è isolata in montagna e che le comuncazioni con il piano sono assai disagevoli; per questo la segnalazione ai carabinieri prima e ai vigili del fuoco poi è giunta troppo tardi; ormai il fuoco aveva compiuto la sua terribile opera. Mentre un contadino si avviava verso il pascolo in alta montagna per recare la tremenda notizia al Giacomo Valtulini, le tre salme ieri mattina, pietosamente composte, venivano trasportate nella camera mortuaria del cimitero di. Adrara, dove un sacerdote le ha benedette. In questa tragedia che ha distrutto una famiglia si inserisce l'arida nota del consuntivo dei danni, calcolati in quattro milioni di lire poiché sono andati distrutti, oltre alla cascina, centocinquanta quintali di fieno e alcune botti di vino. I carabinieri hanno aperto una inchiesta per accertare le cause del sinistro, che ha suscitato nella zona un'enorme impressione. f. r. '

Persone citate: Angelina Tiraboschi, Falconi, Giacomo Valtulini, Maria Falconi, Tiraboschi, Valtulini

Luoghi citati: Adrara San Martino, Bergamo, Comune Di Adrara San Martino, San Fermo, Sarnico