Discorso di Fanfani ad Aosta sui problemi politici e sociali

Discorso di Fanfani ad Aosta sui problemi politici e sociali Discorso di Fanfani ad Aosta sui problemi politici e sociali Come è composta la nuova direzione d. c. della Valle 'hUiltliWHIU. EBE Aosta, lunedi mattina. A un anno esatto dai giorno in cui l'on. manfani chiudeva ad Aosta la campagna elettorale — la cui esito doveva riuscire favorevole al suo ipartlto — il segretario nazionale della D. C. è ritornato ad Aosta per presenziare al Congresso regionale, per assistere alla relazione politico - amministrativa del presidente Bondaz e per tirare le fila di un'azione impostata e condotta con serietà dal nuovo governo della Valle. Pioveva, alle 17, quando l'on. Fanfani entrava al cinema Italia tra due ali di cittadini. H salone era gremito, e buona parte degli aostani era costretta a seguire da fuori, attraverso gli altoparlanti, quanto l'aw. Bondaz e il segretario del partito andavavano esponendo. I problemi della regione sono molto p'nUti, ma era la prima vl a che 1 cittadini potevano rendersi conto df quanto era stato fatto dagli uomini del Consiglio. Quattro essenzialmente i punti positivi: i « riparti fiscali », il passaggio aill'amministrazione provinciale dei beni demaniali, l'aumento dei generi contingentati e il risanamento del bilancio. La legge recentemente votata dalla Camera assegna alla valle d'Aosta un miliardo e 200 milioni sui tributi, dal 1« gennaio 1955 in poi; un plafond annuale che, con l'aggiunta delle imposte e sovrimposte, permette alla Val¬ le di affrontare con serenità l'avvenire. In attesa ohe il problema della zona franca venga risolto (cosa ohe si spera definita entro il prossimo anno) per i quantitativi dei generi cosiddetti contingentati (zucchero, caffè, cacao, benzina, ecc.) che nella Valle sono esenti da gravami doganali, si è ottenuto un considerevole aumento. I beni demaniali (tra cui la villa Panorama, tra Saint Vincent e Cnatillon, dove si organizzerà una scuola alberghiera per gli orfani del lavoratori) sono passati alla cura della regione. In un anno si sono pagati tutti i debiti con le Eranche, lasciati dalla precedente amministrazione: un miliardo e 300 milioni. Per il futuro restano aperti problemi di grande interesse, primo tuello delle strade, per cui si già stanziata una somma di un miliardo e mezzo. L'on Fanfani, sottolineando l'importanza di queste scadenze che hanno un valore di pungolo per gli eletti e di onesto impegno verso i problemi dei lavoratori, ha ripreso nel pomeriggio alcuni temi già trattati al mattino dinanzi al congresso: « Tornerò il prossimo anno, domenica 11 novembre — ha detto — per esaminare pubblicamente fattività del secondo anno della Giunta regionale e avallare il programma per il terzo. Di tappa in tappa — ha aggiunto In diretta polemica con Nenni — dimostreremo la volontà di dare alla Valle un avvenire migliore senza alternative di sorta, ma nella continuità democra tica. Questa continuità democràtica sta dando i primi frutti in questa Valle: dovrà assicurarli anche all'Italia, garantendo lo sviluppo puntuale del programma governativo, appoggiando l'unità europea nella solidarietà occidentale ». E' stato questo tema il fulcro del discorso di Fanfani, ohe ha tenuto a legare indissolubilmente — secondo l'insegnamento dd De Gasperi la campagna della pace a quella dell'unità europea. Egli ha dato un rapido sguardo si problemi Jnternazionaill, a Ginevra, alle difficili vie dell'accordo, per riaffermare con energia che solo « per l'unità d'Europa passa la via della pace, della sicurezza, della solidarietà dei popoli liberi», per questo motivo la D.C. incoraggia il «rilancio europeistico », motivo morale e politico premesso ai motivi sociali ed. economici che lo consigliarono. «Poiché vuole la pace — ha concluso — la Democrazia Cristiana lotta per garantire questi strumenti di pace: continuità democratica, unità europea». In mattinata, al Congresso, il prof. Berthet, segretario regionale uscente, aveva svolto la relazione politica soffermandosi su questioni organizzative di partito. Gli interventi dei delegati sono stati interessanti e tutti ispirati ad una critica costruttiva. La gran burrasca della sezione di Aosta si è risolta nell'espo. sizione di una serie di problemi ancora da affrontare, e soprattutto ha portato l'ai tenzlone, attraverso la parola del segretario aostano della CISL, sulla necessità che il partito sia più sensibile nel riguardi dei problemi del lavoro, più sostanzialmente democratico, intendendo come « democrazia sostanziale » la partecipazione dei lavoratori all'amministrazione della cosa pubblica. Il congresso si à concluso con il voto di due mozioni, una di lode alla Giunta regionale, l'altra di protesta contro ohi vorrebbe sopprimere l'insegnamento della lingua francese dalle scuole elementari. Ecco gli eletti delia Direzione democristiana; della prima lista: prof. Amato Berthet; geom. Flavlano Arbaney; geom. Ferdinando Blonaz; aw. Cesare Bionaz; ing. Augusto Pasquali; sig. Giusto Grange; aw. Alberto Tubere; prof.ssa Renata Luboz; dott. Alessandro Favre; sig. Delfino Boson; geom. Igino Richelmy; sig. Giustino Glrod; sig. Anselmo Rey; sig. Martino Puppi; sig. Giuseppe Chatrian; sig. Raffaele Bertettl: della seconda lista: cav. Camillo Nieroz, prof.ssa Giovanna Rollandoz; sig. Angelo Mappelll; sig. Fortunato Praz. g. P-

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