Tremila commercianti in lotta contro il fisco

Tremila commercianti in lotta contro il fisco Animata assemblea al teatro Alfieri Tremila commercianti in lotta contro il fisco Delegazioni giunte da tutta Italia - La relazione del presidente Demarchi - Una minaccia: "Ogni nuovo tributo provocherà inevitabilmente l'aumento dei prezzi,, E' la seconda volta In meno di un anno che la sala del teatro Alfieri accoglie i commercianti piemontesi riuniti per una manifestazione di protesta. La prima volta venne chiesta la revoca del progetto di legge per la liberalizzazione delle licenze di commercio e la battaglia si concluse a favore dei negozianti. Ieri si è parlato del nuovo disegno di legge sull ' accertamento tributario (che prevede tra l'altro l'istituzione del giuramento fiscale) e sulle nuove disposizioni in ma teria di imposta sull'entrata (che impone la tenuta di un registro per l'annotazione delle fatture e delle quietanze) Questione, anche questa, di grande interesse se per discuterla tremila commercianti sono accorsi da tutto il Piemonte. Erano presenti tra gli altri delegati di Milano, Venezia, Imperia e di altre città, poiché la campagna iniziata ieri a Torino avrà un seguito nei prossimi giorni in tutta Italia, Sul palco, accanto al presidente dei commercianti torinesi, Demarchi, erano 11 senatore Origlia, vice presidente della Confederazione del commercio, l'on. Cagnasso, presidente dei commercianti di Cuneo, e i capi delegazione di Novara, Vercelli, Aosta, Asti, Alessandria, Biella e Casale. La relazione del presidente Demarchi, vivace e polemica, è stata interrotta dagli applausi dell'assemblea. Una vera ovazione ha accolto un fugace accenno al negoziante Poujade, l'alfiere della lotta dei commercianti francesi contro il fisco. L'oratore ha affrontato il primo argomento all'ordine del giorno: il disegno di legge sul1 accertamento tributario. Ac cennando al ventilato proposito di istituire l'obbligo del giù ramento- del contribuente Demarchi ha affermato: cSe questa legge verrà promulgata così com'è ora, verrà certamente ad affossare quella fiducia tra fisco e contribuente che si voleva inaugurare nel nuovo clima fiscale >. Critiche anche più gravi sono state mosse alla proposta per l'istituzione di un registro obbligatorio (per 1 trasgressori a questa norma si parla di una multa di mezzo milione) su cui dovranno essere annotate, ai fini dell'accertamento per l'applicazione dell'imposta sull'entrata, fatture, note e quietanze, ricevute ed emesse, « I/obbligo della tenuta di questo registro — ha commentato l'oratore — sarebbe esteso anche ai pia modesti commercianti che non hanno i mezzi, il tempo e, diciamolo pure, talvolta nemmeno la capacità di compilarlo ». Secondo il presidente Demarchi, l'insieme dei provvedi¬ m menti allo studio Inciderà in maniera sensibile sui costi. « Gli organismi fiscali — ha concluso l'oratore — minacciano reazioni a carico di guanti apporteranno aumenti ai prezzi. Noi abbiamo il dovere ai preavvisare che i commercianti, fino a quando l'iniziativa privata potrà sopravvivere, avranno il diritto di riversare sui prezzi tutti quei tributi e quegli oneri che lo Stato vorrà loro accollare >. , Ha quindi parlato 11 sen. Origlia per negare che 1 commercianti torinesi siano tra i più tartassati d'Italia. <Nel passato pagavate meno di tanti altri — ha detto tra 11 silenzio dell'assemblea — ora pagate qualcosa di più perchè vi state allineando ». Infine ha assicurato che la lotta per la difesa del commercianti italiani sarà condotta dalla federazione con energia e fermezza. Ha anche parlato l'assessore co- munale al tributi dott. Cenerino. « Come commerciante, porto la mia adesione, come assessore, vi assicuro che anche negli accertamenti per l'imposta di famiglia le vostre esigenze e i vostri problemi sono tenuti in grande considerazione. Lo prova il fatto che il numero delle pratiche già concordate è elevatissimo». Il consigliere dell'associazione, Savino Bracco, ha poi accennato al gettito dell'imposta sull'entrata. Mentre dal 1950 al 1854 la media nazionale ha segnato una diminuzione del 2,50 per cento, a Torino nello stesso periodo si è avuto un aumento, del 34,59 per cento. L'assemblea ha votato una mozione e un ordine .del giorno In cui, a nome del 75 mila commercianti contribuenti piemontesi, si chiede la revisione del progetti di legge sull'accertamento tributario e Bulla ri- forma dell'imposta sull'entrata.

Persone citate: Cagnasso, Poujade, Savino Bracco