Sfilano davanti a Gronchi le unità della nostra Marina

Sfilano davanti a Gronchi le unità della nostra Marina della Repubblica Ieri a Napoli Sfilano davanti a Gronchi le unità della nostra Marina La grande parata navale nel golfo-Un discorso del ministro Taviani al raduno dei marinai in congedo - Stamane il Capo dello Stato visita Caserta - Il ritorno a Roma in serata Napoli, lunedì mattina. Se il viaggio del Presidente della Repubblica in Sicilia, in coincidenza con il IV Novembre, ha offerto spunti di evidente carattere politico, la giornata ohe Gronchi ha ieri dedicato a Napoli ha avuto un significato schiettamente patriottico. Essa si è inserita infatti nel grande raduno nazionale dei marinai in congedo, nobilitandone le cerimonie in programma, e dandone l'avvio con la parata navale. I/incrociatore < Duca degli Abruzzi* aveva navigato tutta la notte, da Palermo al golfo di Napoli, su un mare talmente calmo da rispecchiare le stelle in cielo. La bella unità, accoglieva a bordo, con il Capo dello Stato la sua consorte e il seguito, anche il capo di Stato Maggiore della Marina, Pecari Giraldi, con altri tre ammiragli di squadra; ed era fiancheggiata dagli avvisi scorta < Altair » e « Andromeda ». All'altezza di Capri, mentre il sole sorgeva, si sono profilate all'orizzonte le sagome dell'incrociatore < Montecuccoli > e del moderno supercaccia < San Giorgio », che muovevano veloci incontro alla nave presidenziale. Sul <MontecuccoH» era il ministro della Difesa, on. Taviani. In mare aperto, dinanzi alla penisola sorrentina, le due unità hanno reso gli onori al Capo dello Stato con ventun colpi di cannone. Quindi hanno defilato, a qualche centinaio di metri, dai bordi del « Duca degli Abruzzi >, o mentre i marinai e ffl* allievi- dell'Accademia Navale schierati sui ponti lanciavano un triplice hurrà, dal « Montecuocoli* si è staccata una lancia che ha trasbordato sulla nave ammiraglia il ministro della Difesa. Con simultanea conversione, le due unità hanno poi invertito la rotta seguendo a distanza il <Duca degli Abruzzi » che continuava la navigazione verso il porto, Giovanni Gronchi ha seguito con interesse la manovra che ha avuto successive fasi: nel mattino fattosi limpidissimo sono defilati controbordo alla nave presidenziale i dragamine Quercia, Azalea, Fiordaliso e Tulipano; e le corvette Altair, Alabarda e Alcione. Nuovi sibili di fischietto, nuovi hurrah. Nel cielo intanto comparivano stormi di aviogetti che sorvolavano a bassa quota la flotta, scompigliando il volo di candidi gabbiani. Una squadra di reattori della Scuola d'alta velocità di Copodichino ha compiuto audaci evoluzioni in un ininterrotto sibilo punteggiato da altre salve di cannone sparate da batterie navali a terra. Le gittate del molo Beverel- 10 erano ormai in vista; tutte le navi nel porto avevano innalzato il gran pavese; la città nel suo stupendo arco appariva punteggiata» di bandiere. E' stata una manovra perfetta e migliore incontro con la Marina da guerra Giovanni Gronchi non poteva desiderare: questo egli ha detto agli ammiragli e ai comandanti mentre il Duca degli Abruzzi attraccava alla banchina. Lia volontà di rinascita della Marina militare è stata poche ore dopo riaffermata dal ministro Taviani al raduno nazionale dei marinai d'Italia, in Piazza Vittoria, dinanzi alla stele dedicata ai caduti del mare, eretto sulla riviera di Posillipo. Brano presenti Gronchi, Donna Carla e i due figliuoli che avevano raggiunto i genitori sul < Duca degli Abruzzi*; sindaci e i gonfaloni di tutte le città marinare; i valorosi del mare, il Sindaco di Napoli, il cardinale Mimmi (che ha benedetto sulla stele una targa a ricordo di questa giornata) e grande folla entusiasta. L'on. Taviani (prima di lui avevano parlato il sindaco Lauro e l'ammiraglio Spalice per i marinai in congedo) ha detto fra l'altro: « Oggi abbiamo avuto l'orgoglio di presentare al Presidente della Repubblica alcune delle migliori unità della flotta navale e fra queste la " San Giorgio " dal nome glorioso della nave affondata nell'epica gesta di Tobruk, entrata in squadra solo qualche mese fa: costruita da maestranze italiane, con progetti italiani, essa sarà presto accompagnata dalla gemella "San Marco", ora in fase di armamento nel golfo di Napoli*. Il Ministro ha voluto inoltre sottolineare che cinque sottomarini fanno oggi parte della nostra flotta, e ciò è importati te, non tanto per il numero, ma per la conferma che le clausole del Trattato di pace sono definitivamente superate, e che l'Italia ha riacquistato il suo ruolo di libera e indipendente Nazione. La fervida giornata di Napoli ha visto nel pomeriggio, 11 Presidente Gronchi all'inaugurazione del congresso nonio naie dell'istituto del Nastro azzurro, nel palazzo reale. Ovunque il Presidente della Repubblica è stato salutato con entusiasmo. Anche al teatro San Carlo, dove si è recato con la consorte in forma privata per ascoltare un concerto della Filarmonica di Monica, Gronchi è stato fatto segno a vive manifestazioni di simpatia. Stamattina il Presidente si reca a Caserta dove si tratterrà buona parte della giornata visitando anche la reggia. In serata farà ritorno a Roma in automobile. Delio Marietti l