L'elogio dell'artigiano

L'elogio dell'artigiano L'elogio dell'artigiano La cerimonia di .premiazione dei più anziani lavoratori al teatro Carignano - La categoria vive tra crescenti difficoltà, ma l'età della tecnica può ancora aver bisogno di loro ' Novanta artigiani di Torino e della provincia hanno ricevuto ieri mattina il premio per una vita spesa nel loro difficile ed antico lavoro. Per qualcuno la fatica è cominciata nell'altro secolo: 18891890. Sedici botteghe hanno avuto lo stesso riconoscimento: esse sono le più vecchie, 11 mestiere si è tramandato per generazioni. La cerimonia, organizzata per iniziativa dell'Unione Artigiana, si è svolta al teatro Carignano. Platea e palchi erano affollati dalle famiglie dèi premiati, dagli amici e dagli artigiani giovani di Torino: vi erano le rappresentanze di numerose città, Genova, Trieste, Vercelli, Novara, Milano, Bologna, Ferrara, Piacenza ed altre. Sul palcoscenico hanno preso posto il rappresentante del Ministro dell'Industria, dottor De Giorgi, gli onorevoli Marconcinl, Quarel- 10 ed Alpino, il vice-prefetto De Marchi, l'assessore Chignon per 11 Sindaco, l'Intendente di Finanza dottor Tortorella, il generale del carabinièri Grassini, i presidenti dell'artigianato Àimerito, RufB e Palmieri, 11 direttore dell'Unione di Torino, Poggio. Il dr. Aimerito ha rivolto il saluto al convenuti, tracciando una breve storia dell'associazione, nata da pochi anni, ma che ha al suo attivo un vasto e complesso programma di lavoro. Un benvenuto particolare egli ha rivolto a Trieste, che con Genova ha dato il suo primo e valido aiuto al sorgere dell'Unione. Ai rappresentanti degli artigiani delle due città sono stati consegnati due tori di bronzo, simbolo di Torino, offerti dal Comune. Ha parlato il prof. Vincenzo Buronzo, presidente del Centro studi della Confederazione italiana dell'artigianato. Vecchio amico degli artigiani e profondo conoscitore del loro problemi, l'oratore ha illustrato la vita delle botteghe, 11 mondo In cui l'artigiano nasce ed in cui si forma la sua prima conoscenza del mestiere, il lungo tirocinio, gli errori indispensabili per ben fare. Il prof. Buronzo ha sottolineato le difficoltà che si sono presentate agli artigiani nel dopoguerra, < Essi si sono risollevati, ma con fatica, a prezzo di prandi sacrifìci: è necessario soccorrerli, l'età della tecnica può aver ancora bisognò di- loro ». E' seguita la distribuzione dei premi, consegnati al meccanico Ernesto Taddei, all'astuccialo A lessandro Staccione e al fotomeccanico Augusto Amerio : tutti e tre hanno oltrepassato la settantina e lavorano rispettivamente dal 1889, 1894 e 1897. Due coppe hanno ricévuto il carradore Giovanni Grl baudi e la sartoria Quarelll, le botteghe più antiche. Gli altri hanno ricevuto medaglie ed attestati.

Persone citate: Aimerito, Augusto Amerio, De Giorgi, De Marchi, Ernesto Taddei, Grassini, Palmieri, Poggio, Tortorella, Vincenzo Buronzo