La figura e I'opera di Soleri rievocate da Bruno Villabruna di Bruno Villabruna

La figura e I'opera di Soleri rievocate da Bruno Villabruna Gronchi a Cuneo per la solenne commemorazione La figura e I'opera di Soleri rievocate da Bruno Villabruna L'orazione ufficiale dell'esponente liberale al teatro Toselli gremito di folla: "Marcello Soleri fu sostenitore di una politica sociale rivolta ai miglioramento delle classidisagiate,, - L'omaggio dei sindaci della provincia al Presidente della Repubblica - La visita alla tomba di Duccio Galimberti DAL NOSTRO INVIATO Cuneo, lunedi mattina. Nello strade coperte di tricolori, una folla entusiasta ha ripetutamente e calorosamente applaudito il Presidente 'della Repubblica, giunto ieri pomeriggio a Cuneo per assistere alla celebrazione della figura e dell'opera di Marcello Boleri, organizzata dal Partito liberale italiano. Rappresentava il Governo, l'on. Badini Confalonieri, il Senato, il sen. Bertone, la Camera, l'on, Bima. Oltre al presidente della Corte di Cassazione Eula e al presidente onorario della stessa Corte, Foretti Oriva, a molti parlamentari (tra i quali il sottosegretario on. Sabatini) e a tutte le autorità del Guneese, erano presenti per il PLI, il vicepresidente A. D. Coda, il vicesegretario Orsello, il sen. Perrier, Carandini, Cattaui, Pannwnzio, Serini e i direttivi piemontesi pressoché al completo. Un messaggio d'adesione era giunto anche dall'on. Italagodi. Oratore ufficiale, al teatro Toselli gremito di folla, era l'on. Villabruna: « Questa cerimonia — ha esordito — dsrxrge al suo più, alto significato per la Sua presenza, signor Presidente, per l'adesione di Luigi Einaudi (che di Soleri è stato maestro ed amico) e di Enrico Ve Nicola*. Brevemente ma efficacemente, l'on. Villabruna ha ricordato l'opera politica di Marcello Soleri, sindaco e deputato di Cuneo, sottosegretario alla Marina e ministro della Difesa alla vigilia del tragico ottobre'del 'St, nemico inflessibile del fascismo dal suo insorgere — che avrebbe voluto soffocare con lo stato d'assedio — al tracollo, ministro del Tesoro infine nel 'hk'45 in un Paese dalle finanze in sfacelo al quale dedicò le estreme risorse di una malferma salute. Ma in particolare l'on. Vilja-lbruna ha tenuto a tratteggiare la figura di Marcello Boleri di < questo liberale convinto fino all' intransigenza,. altrettanto sincero quanto coraggioso, altrettanto fedele quanto tenace nel difendere le proprie convinzioni e nel servire la Patria flno all'estremo sacrificio di se stesso. La sua vita è stata sempre una lotta continua in difesa del bene « del giusto contro ogni forma di .sopraffazione, fisica e morale. Ispirandosi all'esempio di Oiolitti, del quale fu amico di tutte le ore, la sua azione politica è permeata da un'ansia di rinnovamento, da un fremito d'illuminata socialità >. < Boleri —ha detto Voratore — fu fervido .sostenitore di una politica sociale rivolta al miglioramento delle classi più disagiate. I suoi insegnamenti hanno valore di piena attualità: e$si risuonano con il più •vibrante consenso nell'animo dei veri liberali i quali non ammettono che la grande concezione liberale possa cristallizzarsi negli egoismi di un ostinato conservatorismo. Questi ammonimenti — ha rilevato Pan. Villabruna — riecheggiano con altrettanta fervida convinzione nel messaggio indirizzato dal 'Presidente della Repubblica al Parlamento italiano. Se- sapremo degnamente osservare i suoi insegnamenti, questa cerimonia celebrata nel suo nome, segnerà una data non dimenticarle per le sorti della democrazia e per il progresso sociale nel nostro Paese ». Fra gli applausi dei presenti, il Presidente della Repubblica si A vivamente congratulato coll'on Villabruna per la sua profondi, appassionata rievocazione di Marcello Soleri. L'on. Gronchi, che già al suo arrivo era stato ricevuto in Provincia dal presidente dott. Girando e da quasi tutti i sindaci della zona, si è recato quindi in municipio, dove il sindaco prof. Del Pózzo, nell'offrirgli le pergamene degli antichi statuti civici, gli ha porto il saluto della gente di Cuneo. Subito il Presidente ha fatto cènno di voler rispondere « pur non volendo. Superare — ha det ió •sorridendo ■ «- limMA'-chei t'etichetta impone anche al più renitente quale io mi sento » « II ricordo che io porterò con me — ha continuato — di questa terra indimenticabile è tale da indurmi a ritornare in un prossimo anno ». Nel salone, a questo punto, si è levato un lungo fervido applauso. Particolarmente grato si è detto l'on. Gronchi — che ha pregato il Sindaco di farsene interprete — di tante affettuose accoglienze: < Io sono del parere che la forza maggiore che un Capo dello Stato può trarre per adempiere alla sua altissima responsabilità rimanendo al di fuori di ogni tentazione di parte, o di esorbitazione personale, sta in questa profonda rispondenza che egli avverte nell'anima popolare la quale attende da lui che sia il simbolo della patria e il rappresentante e il custode più alto di quegli ideali di giustizia e di libertà che tutti ci devono accomunare per il migliore avvenire del popolo nostro ». Altri applausi velia sala ed altri più clamorosi dalla strada, dove si erano riunite centinaia di persone. Il Presidente della Repubblica si è affacciato al balcone ed ha ringra ziato col gesto della mano. All'uscita, ragazze in costume gli hanno offerto stelle alpine, poi la folla l'ha nuovamente circondato, formando un veloce plaudente corteo dietro e attorno a lui. Ancora, prima di salire in macchina per lasciare Cuneo, l'on. Gronchi ha sostato un attimo davanti alla casa dei Boleri e alla lapide in memoria di Marcello sulla quale era stata deposta una corona d'alloro. All'omaggio allo statista liberale, il Presidente della Repubblica ha infine voluto unire quello al Martire della Libertà, • Duccio Galimberti, sostando in meditazione davanti alla sua tomba nel Santuario della Madonna degli Angeli. In mattinata, l'on. Gronchi aveva assistito a Roccaforte, un paese di duemila persone non lontano da Lurisia, allo scoprimento di una lapide in memoria dei Caduti della seconda Guerra Mondiale e aveva ascoltato i brevi semplici discorsi del sindaco, del parroco, del presidente dei combattenti cuneeai. Aveva a sua volta parlato brevemente sottolineando l'importanza delle Casse Rurali, nel ringraziare (per •il dono d'un'anfora di BaluzzoJ una delegazione di quel movimento al quale egli stesso aveva dato la sua atti-vita nel 1919. Giovanni Giovannìni B 'WS della Repubblica si congratula con l'oratore, on. Villabruna. (foto Molalo)

Luoghi citati: Cuneo, Roccaforte