Il 2 gennaio la decisione dei professori sugli scrutini

Il 2 gennaio la decisione dei professori sugli scrutini Il 2 gennaio la decisione dei professori sugli scrutini Smentita la voce di un prolungamento dell'agitazione -1 maestri elementari dichiarano positive le tabelle, ma chiedono alcuni ritocchi . Roma, .29 dicembre. Al termine delle feste di fine d'anno, i professori faranno la loro rentrée sulla scena politica Per il 2 gennaio il Fronte della Scuola ha indetto una riunione cui parteciperanno tutti i componenti il comitato d'intesa del Fronte: la riunione del comitato sarà preceduta da quella delle segreterie dei singoli sindacati che faranno il punto della situazione e daranno mandato ai rappresentanti in seno al comitato d'intesa di esplicare la relativa azione. Nel corso della riunione del 2 gennaio i professori decideranno se effettuare o meno gli scrutlnil del primo trimestre: a tal proposito vengono smentite le voci riprese da qualche quotidiano secondo cui i docenti avrebbero già deciso di astenersi dalla compilazione degli scrutlnil trimestrali. Tali voci — si è autorevolmente precisato sono premature, I come del resto quelle . che attribuiscono al Ministero della P.L l'Intenzione di prolungare le lezioni scolastiche fino al 15 giugno. Mentre si attende con comprensibile ' interesse la riunione del Fronte unico, si conosce già l'atteggiamento dei maestri elementari precisato al termine dell'adunanza tenuta oggi dalle due segreterie del Sindacato nazionale e del Sindacato autonomo docenti elementari. Al termine di tale adunanza, è stato emesso un comunicato nel quale le due segreterie riconfermano il giudizio positivo già precedentemente espresso per quanto concerne l'ottenuta parità di trattamento economico tabellare con tutti gli altri Impiegati dello Stato di pari gruppo e grado. Esse devono tuttavia rilevare che l'unità e la equità comparativa delle re¬ tribuzioni tabellari risultano sostanzialmente alterate dalla permanenza nei decreti legislativi di tutto 11 complesso delle varie indennità, delle quali tutte le categorie, in vario modo ed in varia misura, verranno a beneficiare. < Solo il settore della Scuola di ogni ordine e grado — conclude il comunicato — rimane privato di ogni indennità risultando soppresso anziché rivalutato, come per gli altri impiegati dello Stato, l'unico assegno per lavoro straordinario acquisito dalle categorie dell'insegnamento fin dal 1948. In tali condizioni, è evidente che i due sindacati, mentre prendono atto della sistemazione tabellare, debbono dichiarare che l'esigenza di perequazione delle remunerazioni extra-tabellari permane e chiedono che anche questo problema venga risolto,

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