A gennaio il dott. Giallombardo davanti alla Corte di disciplina

A gennaio il dott. Giallombardo davanti alla Corte di disciplina A gennaio il dott. Giallombardo davanti alla Corte di disciplina Indiscrezioni sull'inchiesta per le irregolarità ai Poligrafico • Accertato nn ideficit» di 900 milioni nel bilancio del 1949 - Le reazioni degli ambienti giudiziari all'esposto presentato dal magistrato (Nostro servizio particolare) Roma, 28 dicembre. Soltanto dopo l'inaugurazione dell'anno giudiziario e cioè dopo la metà di gennaio, ì nove magistrati che compongono la Corte diBcipliriare si riuniranno per prendere in esame il caso relativo al dott. Salvatore Giallombardo, il quale avrebbe lasciato oggi Roma per evitare di rilasciare dichiarazioni o chiarimenti. Non è azzardato prevedere che l'istruzione de) procedimento a suo carico non si esaurirà molto presto. Si presuppone infatti la necessità di una indagine lunga e complessa prima di accertare se l'attuale presidente del Tribunale di Ravenna debba essere considerato o no responsabile della pubblicazione su VAvanti! del suo esposto al Guardasigilli contro il trasferimento da Roma. Vere o no che siano le ragioni che hanno indotto il dott. Giallombardo a « protestare » per 11 suo trasferimento, si hanno le prime indiscrezioni sullo scandalo del Poligrafico alle cui indagini molto del suo lavoro l'attuale presidente del Tribunale di Ravenna ha dedicato quando era sostituto procuratore della Repubblica a Roma. In che cosa consiste questo scandalo? Si tratta di un » affare» molto complesso, in cui è stato coinvolto indirettamente anche il senatore Pier Car:o Restagno, già segretario amministrativo della D. C, per il quale la procura della Repubblica di Roma ha chiesto solo il 23 dicembre al ministro guardasigilli- l'autorizzazione a procedere. La richiesta — a quanto risulta — è stata già presa in esame dalla direzione competente del Ministero che, redatta la relazione con cui deve accompagnarla, l'ha restituita al ministro questa sera. E' da ritenere che sarà trasmessa al Senato immediatamente: forse anche nella giornata di domani. Alcuni anni or sono, subito .dopo lo scoppio della guerra in Corea, si sarebbero verificate talune irregolarità nella gestione del Poligrafico dello Stato, venute poi in luce nel corso di un'inchiesta condotta dal dott. Marchesi, funzionario del Ministero del Tesoro. Le indagini, determinate dal deficit di 900 milioni riscontrato nel bilancio del 1949, avrebbero accertato che i dirigenti dell'istituto di cui era a quell'epoca presidente il dott. Claudio Fratta di Cavalcabò e direttore generale il rag. Ennio Francia, contravvennero ad alcune norme statutarie, per cui s'impediva la cessione a privati della produzione delle Cartiere statali e del Poligrafico. Fratta di Cavalcabò e il rag. Francia vennero denunziati alla magistratura per avere venduto grosse partite di carta ad un prezzo nettamente inferiore a quello internazionale e per aver ceduto, ad aziende private cellulosa tratta dalla paglia e prodotta dalla Cartiera di Foggia, mentre le Cartiere italiane erano costrette ad importarne dalla Finlandia e dalla Svezia;, inoltre per avere acquistato a prezzo maggiorato della carta da un'azienda alla quale poco prima il Poligrafico l'aveva ceduta a prezzo di favore, e infine per aver venduto ad un giornale democristiano della carta, sempre a prezzo inferiore di quello del mercato. Il dott. Giallombardo, incaricato di proseguire le indagini come sostituto procuratore della Repubblica, avrebbe non solo accertato gli elementi contenuti nella indagine del Ministero del Tesoro, ma avrebbe scoperto l'ammanco di 25 milioni di lire del quale la direzione amministrativa del Poligrafico non avrebbe saputo fornire una spiegazione. Successivamente il dott. Giallombardo venne promosso e fu quindi costretto a lasciare la sua inchiesta ohe è stata affi- data ad un altro sostituto, il dott. Bracci, il quale si ritiene l'abbia ora conclusa. Quale interpretazione viene data negli ambienti giudiziari alla reazione del dott. Giallombardo contenuta nel suo esposto? Quanti per ragioni di ufficio conoscono meglio di altri il magistrato sono propensi a credere che egli, esasperato da una serie di dolorose disavventure, quali la scomparsa della moglie, abbia ritenuto, a torto, di essere stato trasferito per la sua intransigenza nelle indagini sullo scandalo del Poligrafico. Per quanto riguarda la pubblicazione dell'esposto, sem;.re negli ambienti giudiziari si esclude che possa essere stato il dott. Giallombardo a fornirlo alla stampa, anche se si rimprovera all'attuale presidente del Tribunale di Ravenna di avere con poca cura conservato il segreto sul documento, tanto più che sembra egli lo abbia rimesso per conoscenza anche all'Associazione nazionale magistrati. In ogni modo, da fonte ministeriale si apprende che il Guardasigilli aveva disposto un'inchiesta subito dopo la presentazione dell'esposto: la pubblicazione, quindi, ha se mai portato alla rapida risoluzione del caso con il deferimento alla Corte disciplinare del magistrato. g»"g»