Marito e moglie morti avvelenati dalle esalazioni di una stufo a gas

Marito e moglie morti avvelenati dalle esalazioni di una stufo a gas L'ossido di carbonio li Ita uccisi nel sonno pomeridiano Marito e moglie morti avvelenati dalle esalazioni di una stufo a gas della tragica cucina la luce era accesa e suonava la radio - La donna cadavere sul letto, l'uomo seduto su una sedia La sciagura scoperta soltanto al mattino successivo - Unico superstite il gatto che si era raggomitolato in un armadio Tragedia in via Bligny 16 : due coniugi sono stati trovati morti nel loro alloggio, avvelenati dall'ossido di carbonio esalato da una .-unfu a gas. Giulio Musso al 65 anni, dipendente dell'» Knpl » di via 'olittl n. 2 in qualità di usciere, e Corinna Meneghetti, quarantanovenne, si erano sposati tre "anni or sono: il Musso era vedovo e con 11 nuovo matrimonio aveva voluto scegliersi una compagna per riempire la solitudine e la tristezza della sua vita: una scelta indovinata e Infatti marito e moglie andavano molto d'accordo e, pur nella modestia della .loro esistenza, erano fellbi. Abitavano in y 1 camerone al pianterreno dello stabile di via Bligny 16: il camerone era stato diviso In tre parti da due tramezze di legno: un'entrata-salotto, una piccola cucina e la camera da letto. Nella cucina era stata sistemata la stufa a gas che ha causato la tragedia. I coniugi, che erano ben voluti e stimati in tutto il quartiere, venivano scorti per l'ultima volta la mattina di lunedi, giorno di Santo Stefano. Erano stati a Messa alla chiesa della Consolata e ne tornavano a braccetto: erano entrambi di ottimo umore e si trattenevano, accinto al portone di rasa, a parlare con una vicina. Alla sera, verso le 18, la sorella della Meneghetti bussava al loro alloggio. Nessuno veniva ad aprire. Però dall'interno si udiva la radio diffondere la lieta musica di un ballabile. IA per 11 la donna iiiiiiiMiiiiiiiii iimimiimiimiiiiimiiiiiiii non s'allarmava: oltre volte era capitato che l Musso u.icisoero e andassero al cinema dimenticando accesa la radio. Perciò non insisteva a bussare e s'allontanava. Ripassava alle 20, stessa situazione : nessuna risposta, radio accesa. Perplessa, la sorella della Meneghetti rincasava e dal suo alloggio, colta da dubbi e da ti' '. telefonava all'autorimessa di via Bligny 21, del cui custode, signor Giovanni Pellegrino, il Musso era amico, t Le spiacerebbe vedere se mia sorella e suo marito sono In casa? ». « Vado subito a vedere », rispondeva il Pellegrino, e s'avviava. Battevo all'uscio, i a nessuno veniva al aprire: la radio continuava a suonare. Tuttavia non c'era alcun segno od odore o sintomo vago che indicasse qualcosa di anormale. Il Pellegrino, incerto, si ritirava e comunicava alla sorella della Meneghetti l'esito della commissione. « Dev'essere come pensa lei — diceva l'uomo —, si saranno dimenticati la radio aperta ». Alle 6,30 il Pellegrinò veniva as salito da un oscuro presentimen to : erano tornati i Musso - o era capitato loro qualche incidente? Vinto ogni riserbo, s'avvicinava alla finestra della camera da letto (che dà in via Bligny proprio davanti all'autorimessa) e batteva con energia sulle Imposte. Constatato che nonostante i suoi colpi non si notava alcun movimento nell'alloggio, prendeva una scala e l'appoggiava al davanzale. Guardava attraverso le fessure delle Imposte e con spavento s'accorge va che nello stanzone la luce era accesa: aguzzava lo sguardoie vedeva spuntare da un divano due piedi di donno, inerti. Immedia' tamente il Pellegrino si precipitava a telefonare alla, sorella che pochi minuti dopo giungeva con il marito. L'uscio veniva abbattuto con due. vigorose spallate e gli uomini si avventavano nell'Interno: 1 coniugi erano entrambi cadaveri, 11 Musso accasciato su di una sedia accanto al tavolo, la Meneghetti distesa sul divano : entrambi con l'atteggiamento calmo e composto di chi è stato sorpreso dallo morte durante il sonno. Soia superstite.: uno gattina rincantucciata nel ìjndo di un armadio In breve spazio di tempo sul posto vi era la Celere e agenti della P. S. Moncenlsio guidati dallo stesso commissario dott. Guadagno : interveniva anche il sostituto procuratore della Repubblica dott. Tropea che disponeva perchè 1« salme fossero trasferite agli istituti di medicina legale per l'autopsia. Comunque l'inchiesta ha permesso di stabilire con certezza le cause della tragedia: 1 due coniugi prima di appisolarsi dopo il pasto, delle 13 di lunedi avevano chiuso eccessivamente la chiavetta di tiraggio del tubo della stufafornello. Il gas, privo di sfogo sufficiente, esalava, bruciando, ossido di carbonio che pian plano, senza odore, Invadeva l'intero stanzone. Corinna Meneghetti, 49 anni, e Giulio Musso, 05 anni