Pareggia a Valdagno l' Alessandria: 1 a 1

Pareggia a Valdagno l' Alessandria: 1 a 1 Pareggia a Valdagno l' Alessandria: 1 a 1 Grave incidente a De Prati del Marzotto, colpito da una pallonata - Ricoverato all'ospedale con prognosi riservata [Oal nostro inviato svecìale) Valdagno, 24 dicembre. L'Alessandria è scesa in campo a Valdagno contro il Marzotto fermamente decisa a conquistare per I suol dirigenti la strenna natalizia del primo punto esterno. Per la prima volta in questo campionato (e speriamo che sia l'ultima) i grigi hanno rinunciato a giocare apertamente la loro partita rassegnandosi ad adottare l'Impopolare catenaccio: il terzino sinistro Bosio ha preso posizione come difensore volante lasciando il controllo dell'ala destra avversaria al n, 6 Bussetti, mentre l'ala sinistra Perin ha assolto le funzioni di mediano. Tesi nello sforzo di sbarrare ad ogni costo ai bianco-celesti la strada della rete gli alessandrini non si sono accorti che il Marzotto di oggi non era poi irresistibile ed hanno trascurato l'occasione di puntare ad una clamorosa vittoria. Sarebbe forse bastato riprendere lo schieramento normale per travolgere una difesa che appariva già in difficoltà contro una prima linea ridotta a quattro uomini dei quali uno, il mediano Bodi, pur battendosi con ammirevole volontà denunciava chiaramente di non gradire l'insolito ruolo di centravanti. Invece la squadra di Sperone, dopo essere passata meritatamente in vantaggio all'8' di gioco, non osò rinunciare al catenaccio, incassò 11 pareggio per una sfor-1 limala autorete e permise agli avversari, lasciando loro l'iniziativa del gioco, di sfiorare a più riprese la vittoria. Malgrado il suo schieramento rinunciatario, l'Alessandria ebbe tuttavia in contropiede le occasioni favorevoli per segnare ancora, ma gli errori di mira di Marchetto, Monenti e Bodi salvarono la rete del Marzotto. Il risultato di uno a uno è comunque il più giusto. I grigi, ripetiamo, avrebbero potuto pretendere di più, ma pei una squadra affamata di punti il primo pareggio in campo esterno ha ugualmente un valore incalcolabile. Tra 1 più efficaci protagonisti di questo lusinghiero successo, il primo posto spetta a Tinazzi L'Alessandria, come s'è già detto, è passata In vantaggio dopo otto minuti di gioco. Un'entrata a vuoto di Bodi ha ingannato i difensori vene », dando via libera a Tinazzi, che è scattato e ha centrato 11 pallone verso Manenti. Il numero 8 ha toccato verso Marchetto e questi ha dato ancora a Tinazzi spostatosi a destra: il tiro dell'ex-nerazzurro si è infilato imparabilmente in rete fra palo e portiere. Due minuti dopo l'estremo di-tensore grigio Stefani si è salvato con un'uscita da un'incursione di Temellin, ma al 24' non ha potuto evitare li goal del pareggio. Moro su calcio d'angolo ha Indirizzato il pallone verso Biagioli, ma la sfera, mentre il centravanti veniva atterrato da Traverso, è giunta a De Frati spo- stato a sinistra. Stefani era sulla traiettoria del tiro del n. 7 biancoceleste, ma una deviazione impressa al pallone da una gamba di Bosio lo ha messo fuori causa. Ai 26' Moro ha colpito la traversa, mentre al 28' e al 30' Bodi e Marchetto hanno sprecato buone occasioni con tiri in bocca al portiere. Al 36' i grigi hanno fallito 11 goal in modo ancor più clamoroso: azione Tinazzi-Bodi con passaggio a Manenti che fugge solo verso la rete e fallisce il bersaglio con un tiro di destro, mentre calciando di sinistro avrebbe quasi certamente segnato. Due minuti dopo però il centro mediano alessandrino ha rischiato l'autorete colpendo la traversa con un intervento preciso, mentre al 40' Marchetto ha ancora sbagliato il goal con un tiro a lato. Nella ripresa la stanchezza ha ridotto di tono il gioco delle duesquadre e le azioni emozionanti si sono fatte sempre più rare. Negli ultimi dieci minuti il Marzotto ha tentato un vano serrate, ma la difesa grigia ha resistito, tanto più che i bianco-celesti dal 36' hanno giocato in dieci, per l'uscita di De Prati, colto da malessere in seguito a una precedente pallonata nello stomaco. Condotto a braccia negli spogliatoi, 11 giocatore, al termine della partita non si era ancora ripreso, tanto che per motivi di prudenza veniva deciso il suo trasporto in osservazione all'ospedale. Vi è stato ricoverato con prognosi riservata per sintomi di commozione celebrale. GIANNI TIGNATA

Luoghi citati: Bosio, Sperone, Valdagno