Faure querela per diffamazione il quotidiano di Mendès-France

Faure querela per diffamazione il quotidiano di Mendès-France Accusato di "comperare,, voti con le decorazioni Faure querela per diffamazione il quotidiano di Mendès-France Questi afida Pinay, Bidault e Duclos a un grande contraddittorio pubblico a Parigi - Un articolo di Ma uri ne sulla posizione dei cattolici (Dal nostro corrispondente) Parigi, 22 dicembre. Frangola Mauriae ha risposto oggi all'Osservatore Romano che, a proposito dell'Invito da lui rivolto ai cattolici francesi di votare per gli uomini politici i quali diano affidamento di svolgere una politica a favore della pace e del benessere del popolo, senza tener conto delle etichette confessionali, aveva scritto nei giorni scorsi: «In nessun caso 1 cattolici possono accordare i loro voti a un nemico dichiarato della loro fede, la cui azione tenda, direttamente o no, a distruggere la Chiesa ed ogni religione >. A questa affermazione, l'illustre scrittore cattolico ha risposto, evitando ogni asprezza polemica, che probabilmente il giornale del Vaticano ha fatto confusione fra due parole: <estraneo> e «nemico. Ciò che è estraneo al Cristianésimo, ha affermato, può non essergli nemico; ciò che gli è nemico, può non essergli estraneo. Fatta questa distinzione, Mauriae ha affrontato direttamente il punto centrale della discussione: « Durante il tempo che Pierre Mendès-France ha occupato il potere, ha detto una parola, fatto un gesto che abbiano allarmato la coscienza cattolica? Ricordiamo la sua visita al Vaticano e la accoglienza che gli fece li Santo Padre. E' lui che ha detto " no " alla guerra e che, ovunque lo ha potuto, ha fatto cessare lo spargimento di ■angue ». Per contro, lo scrittore ha sostenuto che molti degli uomini politici, i quali si valgono del nome della Chiesa e sollecitano apertamente i voti dei cattolici, hanno svolto per anni una politica < che offende mortalmente, in faccia al mondo, la coscienza cristiana >. Ecco» — ha concluso Mauriae — quelli che possono essere chiamati nemici. L'articolo, pubblicato nell'Express di stamani, proseguiva poi esaminando la politica francese negli ultimi dieci anni, dominata dalla destra, < espressione parlamentare non di una dottrina, ma del danaro». Sempre più profondi vanno facendosi d'altronde i dissensi nelle masse cattoliche francesi a causa dell'alleanza elettorale fra la democrazia cristiana e i partiti di destra. Finora il M.R.P. aveva sempre sostenuto un programma sociale francamente progressista, ma apparentandosi con gli uomini di Antoine Plnay, ha bruscamente cambiato la propria linea politica. E' probabile che 1 dirigenti abbiano deciso questo cambiamento nella speranza di ereditare un certo numero di quel voti che nelle elezioni del 1951 andarono ai gollisti; rischiano però di per¬ aHiiiiiiHiiiiiiiMiiiiiiimiiiiiiiiiMiiiiMiiuiiiiiii dere una parte del proprio elettorato, proveniente dal ceti popolari, soprattutto nelle campagne. Significativo a questo proposito è che, nei comizi elettorali della democrazia cristiana, 1 contraddittori più ostinati non sono tenuti da rappresentanti di altri partiti, ma da cattolici militanti, i quali rimproverano l'Improvviso voltafaccia agli esponenti del loro partito. Il più grande confronto elettorale prima degli scrutini, avverrà probabilmente il 27. Pierre Mendès-France ha inviato Infatti una lettera ad Antoine Pinay, Georges Bidault e Jacques Duclos, informandoli che quel giorno terrà un comizio In una piazza di Parigi ed invitandoli al contraddittorio. L'invito è stato rivolto agli esponenti del tre maggiori partiti avversari del Fronte repubblicano e non ad Edgar Faure, perchè In realtà 11 presidente del Consiglio, che è candidato in una lista del cosiddetti indipendenti di Pinay, non rappresenta nessun partito organizzato. Faure, per parte sua, ha querelato l'Express, 11 giornale di Mendès-France, accusandolo di diffamazione. Il presidente vuole una riparazione giudiziaria per un corsivo, In cui Brigitte Gros gli rinfacciava di cercar di < comperare » del voti nel suo collegio, « inondando di decorazione il maggior numero possibile di abitanti del Giura». ' ' s. v.

Persone citate: Antoine Pinay, Antoine Plnay, Brigitte Gros, Duclos, Edgar Faure, Georges Bidault, Jacques Duclos, Pierre Mendès-france, Pinay

Luoghi citati: Parigi