Tolto il coprifuoco a Betlemme e protezione assicurata ai pellegrini

Tolto il coprifuoco a Betlemme e protezione assicurata ai pellegrini Tolto il coprifuoco a Betlemme e protezione assicurata ai pellegrini La situazione politico-militare resta inquietante ai confini di Israele (Nostro servizio particolare) Gerusalemme, 21 dicembre. Questa sera il governo della Giordania ha revocato il coprifuoco imposto a Betlemme, ha ordinato la riapertura delle scuole, disposto la liberazione dei dimostranti arrestati ad Amman e Gerusalemme. Rapidamente la situazione si è avviata verso la normalità, anche se la tensione negli ambienti politici resto molto acuta; si spera pertanto che, dopo cinque giorni di gravi disordini, prima di Natale possa essere raggiunta una calma soddisfacente. Inoltre le autorità giordane si sono accordate con i funzionari di Israele per offrire protezione e H&ertd di movimento ai duemila pellegrini giunti da ogni parte del mondo per festeggiare la Natività nei Luoghi Santi. Si prevede che possa venir celebrata lo Messa tradizionale di mezzanotte. Questo ritorno alla normalità è la prima conseguenza della nomina del nuovo governo? presieduto dall'ex-lea.der del Senato Ibrahim Hashem, al quale è stato affidato l'incarico di preparare le elezioni. Con il voto, i giordani potranno dire se vogliono o no che il piccalo regno aderisca al Patto del Medio Oriente. Nonostante questi sintomi incoraggianti, il Governo giordano ha dovuto rinforzare il servizio di protezione attorno ai Consolati stranieri di Gerusalemme. Lo ha,richiesto il corpo consolare con un passo ufficiale, dopo che dimostranti xenofobi avevano attaccato i' Consolati di Turchia, Francia e Stati Uniti. (Anche quello italiano, ma pure in questo caso, fortunatamente, senza provocare vittime). Queste misure non sono su per/lue, perchè la situazione •<* tutto il Levante si mantie ne torbida ed inquietante. L'Egitto sta sviluppa7ido una vasta azione diplomatica per impedire che la Giordania aderisca al Patto di Bagdad, mentre la tensione tra Israele ed i Paesi arabi non accenna a diminuire. Oggi il Tribunale militare di Damasco ha condannato a morte cinque arabi, tra cui un drusa deputato al Parlamento di Tel Aviv, per spionaggio a favore di Israele. Il governo di Tel Aviv ha denunciato una violazione del proprio spazio aereo da parte di caccia egiziani. E l'ONU ha esaminata la protesta siriana contro l'attacco israeliano. Nel rapporto ufficiale alle Nazioni Unite, il gen. Burns (capo della Commissione armistiziale di Palestina) ha dichiarato esplicitamente che, se si ripeteranno incidenti- come quello dell'11 dicembre sul Lago di Tiberiade, sarebbe molto probabile « lo scoppio di ostilità su vasta scala». □ llinilEISItEIEEIEIIIIIIIIIIIIllllIllIIIIIlEIIIItlllltEE Il gen. Burns afferma poi che dell'attacco gli israeliani hannar piena responsabilità. E' vero che lo scatenarono per rappresaglia contro gli attacchi siriani ai pescatori israeliani; nella ritorsione, però, ci fu un nettissimo eccesso. Nella sua conclusione, l'inviato delVO.N.U. ripete l'urgenza di un accordo, se si vuole evitare il peggio. R p La folla araba di Amman Inneggia a Nasser davanti all'ambasciata egiziana (Telefoto)

Persone citate: Burns, Nasser