Settanta chilometri di discesa compiuti sugli austriaci a Cervinia

Settanta chilometri di discesa compiuti sugli austriaci a Cervinia TUTTI GLI ASSI DELLO SCI IN ALLENAMENTO PER LE OLIMPIADI Settanta chilometri di discesa compiuti sugli austriaci a Cervinia Il dislivello complessivo delle prove raggiunge gli 11 km. - I progressi realizzati dai francesi Nella magnifica conca alpina non sono rimasti che i romeni i quali vi trascorreranno il Natale (Dal nostro inviato speciale) Cervinia, 21 dicembre. A Cervinia, nel, piccolo ufficio allestito presso la stagione di partenza della funivia, c'è un album che è diventato prezioso. Un album qualunque, sulle cui pagine pe$t>»At 'sono infittite le firme degli'ospiti illustri, dei discesisti di tutto il mondo ohe, prima delle Olimpiadi, tanto o poco si sono allenati all'ombra maestosa del Cervino. E la sfilata degli assi è quasi al completo, tra le nazioni che possono aspirare a buone affermazioni durante i € giochi» una sola ne manca, la Svizzera che non ha fatto torto alle nevi di casa; per il resto, non c'è che da scegliere, a Cervinia ci sono stati austriaci ed italiani, francesi e polacchi, ed americani, e tedeschi, e rumeni, e jugoslavi; una sola belga, ma — dicono t maligni — tanto robusta da costituire, pur senza compagnia, una rappresentativa di indiscutibile peso. Tirando i conti, e contando per un unico elemento la belga di cui sopra, quasi duecento campioni di sci hanno provato sulle lunghe piste, e, a stare agli scritti che han lasciato sull'album, sono entusiasti di tutto, della neve, delle discese, delle accoglienze. Ora han fatto i bagagli, a Cervinia sono rimasti i francesi che se ne vanno domattina ed i rumeni. Oli austriaci, a bordo di un pullman, hanno ripreso la via di casa stamane, al comando di quell'allenatoremiracolo che si chiama Bossner. In sei anni, questo maestro, alto, slanciato, dal volto che par tagliato sulla roccia viva, ha fatto vincere ai suoi un campionato del mondo ed una Olimpiade. Siccome però le grane nello sport non esistono solo da noi, una parte degli sciatori austriaci (tra cui un certo Tom Bpiss di fama mondiale) inaugurò una specie di maniera forte, all'insegna 'del iolito: o fuori lui, o fuori noi. La federazione tenne duro, € andarono fuori » gli altri, l'allenatore rimase al suo posto^ Questo ci han raccontato, e C)àève essere vero; cosi come è véro che Rossner, stamane, andandosene, ha brontolato di dimissioni, dovute al fatto che il dilettantismo à beltà, ma rassomiglia alle poesie, nel non dar pane. Le dimissioni, mormorate per ridere, non possono essere prese sul serio, tanto è che l'Austria ha annunciato le formazioni per Cortina. Squadra maschile: Molterer, Hinterseer, Oberraigner, Schuster, Rieder e Sailer (più due riserve ancora' da designare); squadra femminile: Klecker, SchGpf, Blatte, Michleitner, Hifherz e Fraudi. Nomi di gran classe, qualunque nazione camberebbe al volo. Solo Rossner cautela la fiducia, con qualche precisazione dove domina la calma: « Noi, a stare a sentire i pronostici, i titoli olimpionici dovremmo già averli in tasca. Meglio andarci piano: qui, a Cervinia, ho visto i francesi, soprattutto le francesi, e faccio loro tanto di cappello. E, tra gli italiani, vedo bene Milianti, Alberti, la Minuzzo. Scommetto che riserberanno delle sorprese. Certo che gli austriaci si sono allenati a dovere, hanno trovato l'ambiente ideale. Pensate che in un giorno, a forza di su e giù, i miei ragazzi hanno percorso ciascuno 10 chilometri di discesa, con 11 mila metri di dislivello ». Rossner ha lasciato gli astanti a far di conto, a tradurre in immagini visive le cifre, è salito sull'autobus, ha dato il via alla carovana. E a Cervinia sono rimasti francesi e rumeni. I francesi, guidati da un « regista generate » — Mónsieur Chappaz — e da due allenatori, James Couttet e Pena si sono sfogati e, nell'ultimo giorno, hanno infilato discese su discese, al mattino ed al pomeriggio. Risultati t Monsieur Chappaz, che è preoccupatissimo della scelta della sciolina (dice che ha degli incuoi di notte), sostiene trattarsi di provo, di semplici prove. Con bella grazia racconta: i Sa com'è, i francesi si ritengono degli improvvisatori, rimandano ogni cosa all'ultimo momento. Sperano nell'ispirazione tutti, anche gli sciatori e, di conseguenza, tocca a me costringerli alla noia della preparazione. Le corse di oggi sono una parte di questa noia». Monsieur Chappaz sempre con garbo, parla dei ragazzi, informa che Voirnet è studente di medicina e che la Neviève è universitaria in legge e che gli altri, per lo più, sono gente di montagna, del Nord e delle Alpi. Sottolinea come sia strano che i Pirenei non diano sciatori di rango, sfiora ogni argomento, insomma, ma il responso del cronometro, quello lo tiene per sè. E le fantasie galoppano, da qualche frase spiccicato a mezza voce dagli austriaci, da tipi cioè che se ne intendono, si pensa ai francesi come alle possibili grand\ sorprese di Cortina . Quali sono i migliori? Tra le donne, mademoiselle Josette Neviève, una signorinetta bruna, soprannominata dai nostri « ratin », topolino, 'a Bonlieti e la € veterana» Vhiollière, d"\ biondi capetti che la fan rassomigliare ad Elena Giusti; tra gli uomini, Duvillard, Bozon, Bonlieu, fratello della ragazza in gamba dote di famiglia, è evidente). Ma l'arma segreta dev'essere un altro, dev'essere Collet. Chi lo j ha visto venir giù sulle pen-1 dici del Cervino,' si fa ancora adesso U segno di croce; ed ha un bel precedente, Collet: a Cervinia, due anni or sono, ha vinto, superando Gino Burrini e Setter. Le tradizioni, talvolta... Domani anche lui ss ne va, con l'intera squadra e le sue speranze nascoste, toma a casa per il Natale. Si fermano solo i rumeni, quattro uomini e due donne dai cognomi un po' complicati, dal volto simpatico. Per tutti parla Ion Goliban, impiegato di banca, che si esprime itn ottimo italiano, imparato a scuola. Felici di ogni cosa, lui ed i compagni di squadra. Aspettano Natale € per provare il panettone » — dice. — Un giorno in un documentario a Bucarest, han osservato come si costruisce, il <panettone», adesso è arrivato il momento di assaggiarlo. Gigi Boccacinì

Luoghi citati: Austria, Bucarest, Cervinia, Cortina, Svizzera