Colpito da un collasso in albergo un truffatore s'arrende alla polizia

Colpito da un collasso in albergo un truffatore s'arrende alla polizia Un falso maggiore dell'esercito aveva rubato 17 milioni Colpito da un collasso in albergo un truffatore s'arrende alla polizia Carpì 840 quintali di farina a un mugnaio e tele per 7 milioni a un cotonificio - Era tornato a Torino per compiere un altro colpo - Ora è in gravi condizioni piantonato all'ospedale Da due anni Giuseppe Bolassi fu Emanuele di 60 anni, nativo di Reggio Emilia, s'era specializzato in truffe: e dispregiando i piccoli i Ipi », i meschini raggiri chi l» itano poche decine di biglietti uj mille, s'era dedicato alle turlupinature su vasta scala, quelle che comportano l'ebbrezza del rischio e .il guadagno di milioni. Aveva cominciato col presentarsi ad un industriale torinese proprietario di mulini, e al era qualilicato i>er maggiore dell'esercito, capo dell'ufficio approvvigionamenti di tutto il Piemonte. L'industriale ci cascava perchè il Bolassi, un uomo rosso c massiccio, con il collo taurino, le spalle quadre e le tempie rasate, e provvisto di monocolo, aveva, benché fosse in borghese, un aspetto tipicamente militaresco: e poi, soprattutto, perchè il lestofante esibiva una quantità incredibile di documenti corredatlssimi di bolli tondi, bolli lineari, firme, controfirme, ordini scritti dì pugno da generali ecc. ecc. Naturalmente ogni carta e ogni dichiarazione erano false. — Lei ha farina? — chiedeva il Botassi usando del tono rude che s'addice ad un ufficiale di cor- lllllllllllllllltllllllIIIIIIllllllllllllilItllllilIIIII» riera, — Bene, bene, molto bene: il. comando mi ha incaricato di comprarne 840 quintali per un valore, se non sbaglio, di otto milioni. Consegna immediata, pagamento entro quarantott'ore: queste le nostre condizioni. Accetta? L'industriale accettava e di 11 poco il « maggiore » ricompariva con un grosso camion fornito di rimorchio e montato da quattro o cinque uomini di fatica. — Come mai non sono soldati? — domandava l'industriale. — Misura prudenziale — rispondeva con fare sibillino 11 « maggiore » che aveva affittato l'autotreno un paio-d'ore prima In breve gli uomini caricavano i sacchi e il .Bolassi consegnava alla vittima una minuziosa' ricevuta e un impegno di pronto pagamento: un saluto con battuta di tacchi e partiva. Nella stessa giornata l'operazione si ripeteva altre tre volte e tutto il carico veniva sollecitamente prelevato. L'industriale attendeva una settimana, poi, perplesso e irritato, si recava all'alto comando sventolando le ricevute e le altre scartoffle che il « maggiore » gli aveva rifilato. Dinanzi al dinieghi e alle smentite dell'autorità militare il truffato sporgeva denuncia alla magistratura. I carabinieri svolgevano indagini e in breve riuscivano od identificarlo. Ma ormai 11 lestofante era scomparso, dopo aver venduto la farina, a prezzi vantaggiosissimi, attorno a Casale e nella bassa Lomellina. A tale « colpo » altri ne seguivano. Sempre a Torino e sempre spacciandosi per ufficiale superiore, pluridecorato e ferito di guerra, con tre promozioni sul campo, il Bolassi si faceva con segnare da un noto cotonificio cittadino tele, asciugamani e biancheria per un importo di oltre sette milioni: solito truccò, solite carte false. Ai venditori dichiarava che quella tela sarebbe andata a beneficio della patria e invece, il giorno dopo, la vendeva tutta sino all'ultima pezza, tra la Lombardia e il Veneto. Alcuni mesi dopo portava via un milione di farina ad un altro proprietario di mulini e acquistava una macchina del valore di 950 mila lire con assegni risultati a vuoto. Di recente la Procura della Re pubblica di Torino spiccava mandato di cattura nel confronti dèi Bolassi. Le ricerche, 11 per 11, "risultavano ancora una volta in fruttuose. Inaspettatamente ieri agenti del Commissariato San Se condo hanno scoperto che da tre giorni era stato ricoverato al l'ospedale Mauriziano proprio il Bolassi: di passaggio per la no stra città, mentre s'apprestava i compiere una nuova truffa, era stato colto da un collasso cardiaco in albergo

Persone citate: Bolassi, Giuseppe Bolassi

Luoghi citati: Casale, Lombardia, Piemonte, Reggio Emilia, Torino, Veneto