Sono continuati a Gerusalemme gli attacchi ai consolati stranieri

Sono continuati a Gerusalemme gli attacchi ai consolati stranieri Staio ti'assedilo e coprifuoco nei Imuogni Santi Sono continuati a Gerusalemme gli attacchi ai consolati stranieri La bandiera americana strappata dai manifestanti arabi; diplomatici francesi e statunitensi costretti alla fuga - Una marcia di dimostranti contro ii Palazzo reale di Amman? - Altri tre morti negli scontri (Nostro servizio particolare) Gerusalemme, 20 dicembre. La situazione in Giordania, e segnatamente nei Luoghi Santi, continua ad essere tesa e preoccupante. Il piccolo regno è paralizzato dallo sciopero generale, cui hanno aderito anche i pubblici funzionari; gli incidenti si sono ripetuti in Gerusalemme ed in molti altri centri; coprifuoco e stato di emergenza sono stati confermati per l'intero regno del giovano Hussein. Il centro della tensione resta sempre a . Gerusalemme, la grabde >ciikà<divisa tra Giorda nia e Israele. Dopo gli scontri di ieri, anche oggi si sono rinnovati gravi disordini, diretti soprattutto contro gli stranieri. Centinaia di dimostranti hanno assalito la sede del consolato degli Stati Uniti, lacerando la bandiera americana e provo- 1 cando gravi danni alle suppellettili. Reparti corazzati della Legione araba sono intervenuti in tempo, con salve di fucileria, per disperdere la folla mentre il console americano ed i suoi collaboratori riparavano nella zona israeliana. Allontanati da questo palazzo, i dimostranti -hanno devastato il consolato di Francia, già attaccato ieri senza successo, bruciando le suppellettili. I diplomatici francesi sono riusciti a fuggire attraverso i tetti, mentre altri reparti della Legione araba intervenivano per * ristabilire l'ordino; est hanno aperto il fuoco sulla fotta, e numerosi dimostranti sono rimasti feriti. La folla ha poi invaso le carceri liberando tutti coloro che erano stati arrestati ieri per la partecipazione all'assalto al consolato di Turchia. Il corpo consolare ha protestato ufficialmente presso il governo ed il comandante della Legione araba, ottenendo garanzie: tuttavia il personale del consolato americano ed i bambini dei civili francesi sono stati trasferiti nella Città Nuova, che fa parte del settore israeliano di Gerusalemme. Molto incerte sono le notizie provenienti dalla capitale giordana, Amman. Secondo informazioni non ufficiali, una colonna di manifestanti ha tentato una marcia verso il palazzo reale, per chiedere ad Hussein di non far entrare il paese nel Patto di Bagdad, ma è stata dispersa. Negli scontri con la polizia, si lamentano tre morti e otto feriti. Altre notizie affermano che è stato incendiato anche un deposito della coynmissione armistiziale dell'O.N.U. Se la situazione non migliorerà, e se non verrà tolto il coprifuoco dalle 16 alle 6 del mattino, non potranno essere celebrate le tradizionali funzioni del Natale. Ciò che è tanto più grave, in quanto so¬ npacnr 1 no già arrivati in Palestina migliaia di pellegrini. Sono metti anni — dai tempi della guerra aperta tra arabi e Israele subito dopo la creazione dello Stato israeliano — che la situazione in Terra Santa non si presenta, nella vicinanza del Natale, così oscura come quest'anno. E le cause sono diverse: a Gerusalemme ed in tutta la Giordania si avvertono le ripercussioni del fermento, provocato nel mondo arabo dal Patto di Bagdad. . : II'governo giordano, sollecitato, dal capo dello 3. M. imperiale inglese e dal sovrano, ha accettato di aderire alValleanza fra Gran Bretagna, Turchia, Iraq, Iran e Pakistan. Ma la maggior parte dell'opinione pubblica è contraria: per solidarietà con l'Egitto e l'Arabia saudita, per tradizionale rivalità con l'Iraq, per resistenza ai desideri di Londra. Di qui i disordini e le oscure prospettive dell'immediato futuro. niMiiiiiiiiiniiiiniiiiiiiiiiiiiiiiiuiiitiiiitiiiiniii Un altro grave motivo di preoccupazione nel Medio Oriente è la partenza dal Belgio di una nave, che reca all'Egitto 15 carri armati inglesi < Vd> lentine ». Venduti come residuati bellici, sono stati rimessi in efficienza da speculatori belgi e venduti a Nasser. Questa nuova spedizione di armi ha creato una complicata serie di azioni diplomatiche, ma sembra che nessun ostacolo giuridico possa impedire all'Egitto di ottenere questi mwzi corazzati, che si aggiungono alle massicce forniture di armi ricevute dalla Cecoslovacchia. Prosegue pure la polemica tra Israele ed i paesi arabi in merito agli incidenti di frontiera. Tel Aviv ha rivelato oggi di aver scoperto documenti, dai quali risulta che i siriani progettavano una vera invasione del territorio israeliano. a. p. iiiiiiiiiiiiiiMiiiiniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiHiHiiiiiiiin 5 cmcbvavttrpdmltlHpmsmrcuarcmczt11M111 f M ! 1111M M ! ! I ; : M M111111 ! M111M1111111 i 11 11 11 il 11M

Persone citate: Giorda, Nasser