Le tabelle definitive per gli impiegati statali

Le tabelle definitive per gli impiegati statali UÀ RIUNIONE EEEm CONSIGLIO EBE MINESTRI Le tabelle definitive per gli impiegati statali Andranno in vigore dal 1° luglio 1956 e comporteranno per l'erario un onere di 221 miliardi • Reazioni negative dei professori medi e dei maestri elementari Roma, 19 dicembre. Il Consiglio dei Minietri ha approvato stasera, dopo una riunione durata circa quattro ore, le < tabelle definitive » del trattamento economico che dovrà essere corrisposto ai' dipendenti statali a cominciare dal 1» luglio del 1956. Le cifre non sono state rese note, per correttezza verso la commissione parlamentare consultiva che, secondo la legge delega, deve esprimere un parere preventivo sulle decisioni del governo In'materiali riforma della, pubblica amministrazione. S'è saputo però — e lo stesso Gonella ha confermato l'indiscrezione — ohe l'onere complessivo che l'erario sop porterà per l'adeguamento delle remunerazioni dei dipendenti statali sarà di 221 miliardi. E' una cifra che ha provocato una certa sensazione: come forse si ricorderà, al momento dell'approvazione della legge-delega il Parlamento giudicò che gli aumenti degli stipendi avrebbero potuto essere contenuti in una cifra 0A 120 miliardi. Il governo cominciò a fare i suoi calcoli, le varie categorie, a mano a mano che venivano a conoscenza della sistemazione che si pensava di dare alle loro retribuzioni, cominciarono a protestare. In breve 1 ministri del Bilancio e del Tesoro consentirono a che la, cifra complessiva venisse elevata a 160 miliardi. Gli ultimi calcoli e le nuove agitazioni dimostrarono che neppure questo nuovo sacrificio era sufficiente a soddisfare le richieste degli interessati. Ma < i ministri della spesa > si mostrarono intransigenti: la cronaca degli ultimi mesi ha registrato spesso contrasti tra Vanoni e Gava da una parte ed i titolari delle varie amministrazioni dall'altra, provocati, per l'appunto, dalle richieste degli impiegati che cozzavano contro le note ed insuperabili difficoltà di bilancio. Lai cifra indicata stasera da Gonella dimostra che s'è fatto un grosso passo in avanti. E' presumibile che la discussione per convincere i Ministri più strettamente interessati alla difesa del bilancio sia stata laboriosa, per quanto facilitata dal fatto che i nuovi oneri decorreranno dal 1° luglio del 1956: saranno iscritti nel nuovo bilancio e non richiederan>, almeno per il momento, una contropartita di'nuovi introiti. Il quesito che stasera interessava di più i cronisti riguardava comunque i professori e gli effetti che le < tabelle definitive » testé approvate potranno avere sulla loro agitazione. Nel conto complessivo degli statali sono apparsi altri' 61 miliardi. Quanti ne andranno agli insegnanti? E saranno sufficienti a soddisfarli? Rossi, che com'è noto s'è battuto per avvicinare quanto più è possibile le disponibilità dell'erario alle richieste dei 3uoi amministrati, si è mostrato molto riservato. A quel che si dice la cifra dei miglioramenti per i professori sarebbe stata portata da 35 a 39/40 miliardi, con un aumento rispetto alle ultime proposte di 4-5 miliardi. Le ultime richieste della categoria si aggiravano sui 48 miliardi. Rimane quindi una differenza (a prescindere dalla distribuzione della cifra complessiva, che può essere anch'essa fonte di difficoltà) di 8-9 miliardi. Visto che il governo ha fatto un passo avanti, si può sperare che gl'insegnanti ne facciano anch'essi uno per ritrovarsi alla classica « metà strada? ». Le prime reazioni del « Fronte » non consentono ancora molta fiducia. I professori si riservano di esaminare le tabelle (e può darsi che, per comprensibili ragioni, il governo voglia attendere la fine dello sciopero prima di riprendere contatto con i loro rappresentanti), ma si mostrano sin da ora scettici sulla possibilità che esse siano riuscite ad avvicinarsi sensibilmente alle loro < richieste minime ». Peggio ancora, stasera il Comitato d'intesa del Fronte ha esaminato le indiscrezioni raccolte sul progetto per il nuovo « stato giuridico » rimesso per il parere preventivo alla Commissione parlamentare ed ha espresso su di esso un giudizio nettamente negativo. A giudizio del sindacalisti il progetto non avrebbe accolto I criteri fondamentali suggeriti dalla categoria, ed il poco tempo a disposizione della Commissione parlamentare — che deve concludere H suo lavoro entro II 10 gennaio — non ne consentirebbe un approfondito esame. « In questa situazione — conclude il Frónte — il Comitato d'intesa ha deliberato di respingere l'affrettato progetto governativo, chiarendo fin d'ora che esso, per la sua genesi e per l'inadeguato esame cui sarebbe sottopostò, non può offrire le garanzie richieste dalla funzione delicatis sima della scuola e dei docenti». Anche gli insegnanti elementari si sono dichiarati Insoddisfatti e del trattamento economico e dello stato giuridico: in una riunione tenuta in serata hanno sconfessato l'adesione di massima che 1 loro dirigenti avevano dato ieri. Purtroppo siamo così ancora lungi dall'intravedere la conclusione della spinosa vicenda, tanto più spiacevole in quanto coglie il governo impegnato a fondo nella battaglia per la realizzazione dei suoi principali punti programmatici contro la resistenze che gli oppone la sua stessa maggioranza. e>

Persone citate: Gava, Gonella, Rossi, Vanoni

Luoghi citati: Roma