La rapida votazione dopo le ultime polemiche

La rapida votazione dopo le ultime polemiche La rapida votazione dopo le ultime polemiche Roma, 19 dicembre. La legge Tremelloni di perequazione tributarla è stata approvata stasera dalla Commissione Finanze e Tesoro del Senato, riunitasi nel tardo pomeriggio. La legge sarà ora inviata al Ministro delle Finanze proponente che la porterà alla firma del Presidente della Repubblica ; quindi sarà pubblicata sulla < Gazzetta Ufficiale» e diventerà operante. / commissari sono stati puntuali. Alle 17 erano già riuniti, presente (1 ministro Andreotti. Il plenum della commissione Finanze e 'i'esoro è di venticinque; mancavano soltanto i senatori Jamiaccone e Bturzo. Le sedute di commissione, come sappiamo, non, sono pubbliche, ma già dopo un quarto d'ora di seduta i giornalisti che montavano.di guardia nei corridoi erano perfettamente informati dell'andamento delle cose: due soli erano gli oppositori, il missino Marina ed il monarchico Rogadeo. Il senatore del M.S.I. ha subito avanzato l'eccezione d'incostituzionalità della discussione asserendo che il provvedimento di perequazione tributaria si sarebbe dovuto discutere in assemblea e non in commissione. < Tra l'altro — ha detto — la tipografia del Senato non ha fatto in tempo a stampare la legge con le modifiche apportate dalla Camera e soltanto una ventina di senatori sono in possesso d'un testo. Come si, fa a discutere serenamente in queste condizioni/ ». L'eccezione di incostituzionalità del dibattito da parte della commissione con poteri legislativi è stata respinta dal presidente Bertone, e, poiché il senatore marina implicitamente chiedeva il rinvio alla assemblea del progetto Tremelloni, la sua richiesta sarebbe stata valida soltanto se accompagnata da cinque firme, e cioè da un quinto dei commissari, ita il senatore missino non 'ha trovato che la firma del collega monarchico Rogadeo e la questione è finita presto. La discussione è stata rapida 1 per i primi articoli. V'è stata una battuta d'arresto sull'art, le, quello che impone l'obbligo ai direttori generali, ai capi contabili e ai sindaci di firmare le denunce di reddito delle aziende, ed un'altra, ossei più lunga, sul famoso art. 17, quello che dà facoltà al fisco di controllare tutte le negoziazioni di titoli azionari. Dobbiamo qui ricordare che il progetto Tremelloni era stato ampiamente modificato, rispetto a quello approvato in gennaio dal Senato, dalla commissione competente della Camera, e particolarmente all'art. 17, mentre i senatori avevano stabilito che gli elenchi delle contrattazioni dei titoli in Borsa dovevano essere presentati giorno per giorno agli uffici distrettuali delle imposte, i deputati hanno deciso che ciò avvenga mese per mese. Il settatore Marina ha presentato emendamenti a questo articolo. Ne è nata una vivace discussione nella quale sono intervenuti i senatori Trabucchi (B.C.), Roda (P.S.I.), « presidente delia commissione Bertone ed ti ministro, delle Finanze, Andreotti. Bertone ha rilevato che la maggioranza dei commissari non era disposta ad accettare emendamenti di sorta, e quindi non restava altro che approvare ti famoso art. 17. L'on. Andreotti ha ripetuto quanto aveva detto alla Camera, e cioè che condivideva il fine dell'articolo stesso, che è quello di accertare e colpire i redditi della speculazione borsistica. Trabucchi si è inchinato alla maggioranza, esprimendo, tuttavia, talune riserve sull'idoneità dei mezzi previsti per raggiunge-, re lo scopo dell'accertamento dei profitti. Rapidamente sono stati approvati poi anche gli altri articoli. Gli emendamenti presentati dai due oppositori non hanno avuto successo. E' però dà rilevare che l'unanimità dei consensi dei si commissari su B3 non era frutto che di buona volontà perchè se questa legge non avesse avuto intorno a sè una cosi speciale atmosfera politica, di certo sarebbe stata emendata e quindi rinviata alla Camera. Taluni senatori non si sono dimostrati soddisfatti dei mutamenti apportati a Montecitorio, e non già su articoli di .rilevante importanza, sui quali si era sostanzialmente d'accordo, ma. per altri, quale quello che stabilisce esenzioni fiscali per le famiglie numerose (sette e cinque figli) o l'altro precisamente il 54, riguardante la denuncia fiscale per gli affittuari di fondi rustici. Questo articolo dà facoltà agli affittuari, ai fint della determinazione del reddito imponibile agli effetti della Ricchezza Mobile, di fare, a loro piacimento, due tipi di dichiarazioni, una commisurata al reddito agrario pertinente al fondo, l'altra analitica. I senatori hanno obiettato che basterà che vi sia un raccolto inferiore a quello previsto dal reddito agrario perchè siano presentate denunce analitiche notevolmente ridotte o addirittura irrisorie. L'accertamento, in tal caso, sarà estremamente difficile se non impossibile e il fisco rischierà così di perdere alcuni miliardi annui. L'approvazione dell' insieme della legge è avvenuta rapidamente. Nelle dichiarazioni di voto Marina ha rinnovato la sua avversione alla legge anche a nome del collega Rogadeo, e per i rispettivi gruppi. Il comunista Pastore, nel respingere la accusa di Marina, ha ricordato che le sinistre al Senato, nel gennaio scorso, si astennero, è vero, dal votare la legge, ma dopo che erano state rassicurate da esponenti della D. C, che il partito di maggioranza avrebbe votato compatto a favore. Pastore ha tuttavia ricordato che i comunisti, in quella occasione, avevano dato il voto favorevole all'approvazione dell'articolo che stabilisce il giuramento fiscale. < Noi — ha detto ancora — voteremo stasera per questa legge anzitutto perchè essa rappresenta un primo passo verso una maggiore Giustizia tributaria e poi perchè non intendiamo provocare una crisi politica in questo particolare momento >. Roda a nome del P.8.I. ha detto presso a poco le stesse cose- Trabucchi, democristiano, ha espresso favorevoli apprezzamenti sul carattere tecnico del provvedimento. La Commissione Finanze e Tesoro ha subito dopo approvato — nei testo della Camera — 11 disegno di legge sulle" patenti automobilistiche. Pertanto le patenti di primo grado saranno soggette al pagamento della tassa di lire 4 mila e quelle di secondo e terzo grado di lire 2 mila. Dopo quest'ultimo atto, i senatori sono usciti dalla sala di riunione accaldati ed apparentemente soddisfatti. I più loquaci sono stati i senatori di estrema sinistra. Essi hanno colto l'occasione ptr rilevare che v'era stata unanimità di intenti nel voto, salvo, naturalmente, i due senatori di estrema destra. Con la votazione dt stasera sì chiude il burrascoso capitolo della « Tremelloni », ma per taluni senatori e deputati non è ancora Natale: sappiamo, infatti, che per domani è convocata a Palazzo Madama la commissione consultiva doganale per esprimere il parere su talune proposte governative di aumento di dazi "sul baccalà, sullo zucchero, sui prodotti lavorati di gomma, sul sughero, sulle fibre tessili sintetiche, su macchinari per l'estrazione di minerali, ecc. Il governo ha in mente di ripristinare'per il baccalà ti dazio dell'i per cento, ora temporaneamente sospeso; ha intenzione di portare al 105 per cento fi dazio sullo zucchero, che ora è del 94 per cento. Si afferma, però, che lo zucchero non subirà aumenti e che si tratta soltanto di proteggere la produzione nazionale che nella annata decorsa ha visto una eccedenza di un milione e mezzo di quintali. • u. Ri*

Persone citate: Andreotti, Pastore, Roda, Trabucchi

Luoghi citati: Roma