Gronchi in febbraio negli S.U. ospite ufficiale di Eisenhower di Gino Tomajuoli
Gronchi in febbraio negli S.U. ospite ufficiale di Eisenhower Gronchi in febbraio negli S.U. ospite ufficiale di Eisenhower li Presidente arriverà a Washington il 28 febbraio, avrà tre giorni di incontri politici e parlerà al Congresso - Poi compirà una visita di tre settimane alle collettività italiane in America t (Dal nostro corrisvondente) Washington, 17 dicembre. Con cordialità inusitata, la Casa Bianca ha annunciato oggi, dai ritiro presidenziale di Gettysburg, che il presidente Gronchi sarà « gradito ospite » del governo americano a cominciare dal 28 febbraio. Il Presidente si tratterrà sino a tutto il 1" marzo a Washington," di dove partirà, scortato da alti rappresentanti della Casa Biap-; ca e del governo americano, per un lungo giro negli Stati Uniti che si prolungherà per qur.sl tre settimane, li programma completo del viaggio negli Stati Uniti è In corso di elaborazione, ma si prevede già che il presidente Gronchi — accompagnato da donna Carla, dal ministro Martino, dal suo consigliere diplomatico ministro Luciolli e da alti funzionari del ministero degli Esteri — compirà soste di uii paio di giorni in tutti i maggiori centri della Confederazione, specie in quelli ove sono più numerosi i cittadini americani di origine italiana. Il viaggio lo porterà dalla costa dell'Atlantico a quella del Pacifico, dal confine canadese a quello con il Messico. Nella permanenza u Washington, Gronchi sarà ospite personale, il primo giorno, di Eisenhower alla Casa Eianca; per gli altri giorni sarà ospite del Governo americano e prenderà residenza alla famosa Blair House che sorge proprio di fronte. •Il viario — la prima visita di un capo di Stato italiano negli Stati Uniti — avrà notevole importanza politica. Sono previsti, ma non ancora fissati nei particolari, incontri politici con tutti 1 maggiori esponenti del Governo americano, diplomatici, economici e militari. Inoltre l'on. Gronchi verrà invitato a rivolgere un indirizzo alle due Camere del Congresso, indirizzo che, sebbene contenuto nei ristretti li¬ mfitCsfipJlStpccpIpPcACttsrvsgevcvdlsqpctsCvacfIt miti di una manifestazione ufficiale, potrà assumere rilevante interesse concreto. L'invito formale è stato presentato l'altro ieri al Quirinale dall'ambasciatrice Luce, e la Casa Bianca lo ha annunciato stamane, dopo aver avuto ufficialmente il gradimento del presidente Gronchi. Nel dare notizia della visita, il portavoce del Presidente, James Hagerty, ha sottolineato che « non si tratterà solo di lina visita'- só'èTàle, perchè Eisenhower ed il governo degli Stati Uniti sono assai lieti che il presidente Gronchi abbia potuto accettare l'invito. I rapporti diplomatici fra gli Stati Uniti e l'Italia sono molto amichevoli, per questo 11 presidente Gronchi avrà, in occasione della sua visita, ampie consultazioni con gli uomini politici americani su tutti i Iproblemi che interessano i due Paesi». Questo annunzio merita qualche parola di delucidazione Accade assai di rado che la Casa Bianca comunichi con tanto calore una visita di Stato; ancor più raro è che la visita venga estesa a tutto il territorio americano. "Viene osservato che l'invito a Gronchi non solo rivela l'apprezzamento degli Stati Uniti per l'indirizzo europeistico e atlantico del governo italiano, ma che tanta cordialità dimostra una nuova valutazione della personalità di Gronchi. Come si ricorderà, la sua' elezione al Quirinale era stata accolta inizialmente con qualche apprensione. E' interessante osservare che proprio oggi il governo americano ha lasciato volutamente trapelare l'informazione di essere ormai deciso a chiedere al Congresso il ritorno ad una vasta e sostanziale politica di aiuti militari ed economici. Secondo indiscrezioni di ottima fonte governativa, Eisenhower Intende proporre al Parlamento — per rispondere alle nuove „„„ ,mll iniziative russe — un bilancio per gli aiuti all'estero di oltre cinque miliardi di dollari, oltre due miliardi in più rispetto alle drastiche decurtazioni dello scorso anno. Oggi Eisenhower è' stato sottoposto ad una nuova, lunga visita del celebre cardiologo prof. White. Al termine degli esami, l'illustre clinico ha affermato che il Presidente si è ripreso dall'attacco del 24 settembre in modo « eccellente e incoraggiante » -e che la recen te stanchezza non è dovuta ad una ricaduta nemmeno parziale. Tuttavia il prof. White ha affermato che fino a metà febbraio i medici non potranno stabilire se egli sarà in grado di affrontare in pieno le fati che della presidenza; nel frattempo egli dovrà trascorrere un periodo in una località più calda di Gettysburg. Perciò, subito dopo Natale, « Ike > si recherà nel Sud. La candidatura italiana al Consiglio di Sicurezza non è ancora caduta, come si credette stanotte. A tardissima ora sembra che l'elezione del nuovo membro non permanente niiiiiiiMiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii fosse stata risolta con la prò posta di far entrare nel Consiglio per un anno ciascuno, due aspiranti, Filippine e Jugoslavia. Ma oggi l'Assemblea non ha ratificato questo compromesso. Gino Tomajuoli
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