Il governo sta preparando le tabelle definitive per i professori di Enzo Forcella

Il governo sta preparando le tabelle definitive per i professori Il governo sta preparando le tabelle definitive per i professori •Segni dichiara: "Faremo tutto quello che è possibile, in spirito di serenità, ma vi sono dei limiti insuperabili di bilancio che non ci sentiamo di sorpassare,, - Oggi probabile un incontro tra l'on. Rossi e gli insegnanti Roma, 16 dicembre. Il Presidente del Consiglio ha risposto nel pomeriggio alle tredici interrogazioni con cui deputati delle varie correnti politiche avevano sollevato alla Camera il problema della scuola e degli insegnanti. Sono state parole molto pacate che hanno confermato come il governo, pur deplorando lo sciopero in corso, si rende conto delle necessità della categoria ed intende fa- re il possibile per soddisfarle, I nei limiti imposti dalla difesa | della stabilità monetarla che gli stessi insegnanti debbono avere interesse a non veder ouperati. • < Il governo — ha fatto notare Ségni — ha già concesso aumenti che vanno dal 27,15 al 47,25 per cento ' delle remunerazioni anteriori alla leggedelega, ha consentito al passaggio dal ruolo transitorio. a quello ordinario di numerosi professori, ha sistemato in ruolo 2450 < idonei > ed ha provveduto alla sistemazione dei professori non di ruolo. c L'accettazione delle tabelle presentate dal Fronte della Scuola comporterebbe un aggravio di oltre cento miliardi. Siamo tutti d'accordo nel tenere sempre presenti le esigenze della scuola c la situazione dei docenti, ma non si deve perdere di vista la situazione generale dello Stato. < Il governo — ha proseguito 11 Presidente del Consiglio — sta per presentare le tabelle definitive per tutti gli ordini e gradi. Esso non poteva far conoscere le tabelle del soli Insegnanti ed a maggior ragione lo sciopero è apparso ingiustificato e intempestivo. La IlMIIIillllllllllMIIIIIIIIMIt Il I 111 ! I] 11 Ulti situazione potrà essere meglio apprezzata quando avremo presentato le tabelle definitive. «E' certo che oggi una valutazione è ancora difficile a farsi, ma, per quanto casa sia difficile, mentre io confermo tutta la nostra buona volontà di venire incontro ai dipendenti statali, ed in particolare agli insegnanti, devo dire che vi sono anche dei limiti insuperabili che non ci sentiamo di sorpassare, nel l'interesse delle stesse catego- riè dei dipendenti statali, I quali, sarebbero danneggiati da un'azione del governo che portasse ad una svalutazione monetaria. «L'atteggiamento dei docènti non muta la posizione del governo. Noi faremo per loro quello che si è deciso di fare e che è possibile fare, indipendentemente dall'agitazione. Questa agitazione non ci può costringere a dare quello che non possiamo dare. Nello stesso tempo noi non saremo animati, nella nostra valutazione delle tabelle definitive, da risentimento. Noi serberemo il nostro spirito di serenità». Sulle dichiarazioni di Segni sono intervenuti, uno dopo l'altro, quasi tutti gli interroganti. Gli oppositori hanno espresso riserve e critiche, ma tutti si sono mantenuti su toni assai moderati, essendo risultato evidente dalle parole del Presidente del Consiglio il desiderio del governo di non chiudere completamente la porta alla ripresa delle trattative. Gli interroganti, anzi, si sono adoperati per sottolineare l'interpretazione più « possibilista » delle dichiarazioni presidenziali. Nennl, non senza rinunziare ad alcune delle sue battute preferite («Più soldi per la scuola e meno per le forze armate e la pubblica sicurezza»), ha auspicato l'accoglimento delle < giuste richieste degli insegnanti » ed una « seria riforma della scuola» Chiara mei lo (p.s.d.i.), oltre a raccomandare la soddisfazione delle aspirazioni degli insegnanti, ha sollecitato la soluzione di altri problemi urgenti della scuola, come, ad esemplo, il controllo sugli istituti privati; Di Giacomo (p.1.1.) ha lamentato che non si sia potuto raggiungere un compromesso e ha esortato Segni a non applicare ai problemi della politica scolastica il « criterio restrittivo della lesina ». Si è tentato in fine di seduta di far accettare anche la discussione immediata delle mozioni presentate sullo stesso argomento. Ma una votazione ha dato torto ai sollecitatori e la discussione è stata perciò rinviata a dopo le vacanze. • Prima di recarsi in Parlamento, Segni aveva avuto sullo stesso problema, approfonditi scambi di vedute con Fanfani (cui si attribuisce una soluzione di compromesso che tirerebbe fuori a sciopero concluso), con Rossi e con Gava. Si stanno apportando prli ultimi ritocchi alle « tabelle definitive » ed il ministro dell'Istruzione spera sempre — come ha ripetuto stasera — di « ottenere il massimo », in modo da venire parzialmente incontro alle richieste degli Insegnanti. I rappresentanti del Fronte hanno ammesso che il Presidente del Consiglio, nelle sue dichiarazioni alla Camera, ha dimostrato buona volontà e comprensione, ma ritengono, comunque, che non vi siano ancora elementi sufficienti per far cessare l'agitazione. Domani dovrebbero avere un al tro colloquio con Rossi, ma è probabile che venga rinviato a dopo l'approvazione delle tabelle definitive da parte del Consiglio del Ministri Questo ha tenuto quest'oggi a un'altra ' riunione, dedicandola esclusivamente, però, all'approvazione del provvedimento riguardante la riforma dell'organizzazione dell'azienda autonoma delle Ferrovie dello Stato. La riforma tende a dare all'amministrazione ferroviaria una maggiore autonomia. Essa contempla, tra l'altro, l'istituzione di un ristretto « Consiglio di gestione», che si inserirà come un organo esecutivo tra il Consiglio d'amministrazione e la Direzione .Generale delle Ferrovie. Il ministro Gonella ha illustrato nel corso di una conferenza-stampa i due provvedimenti approvati recentemente per il nuovo statuto dei dipen denti civili e U riordinamento delle carriere statali. Essi provvedono praticamene ad una revisione generale dello stato giuridico dei dipendenti pubblici (fissato nel 1823) e contemplano interessanti in¬ tuiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiin novazioni: l'istituzione, per esempio, della diretta responsabilità del funzionario per 1 danni ingiusti provocati a terzi, la definizione dell'incompatibilità per il cumulo degli Incarichi, la istituzione permanente della categoria dei « comandi ». Enzo Forcella

Persone citate: Di Giacomo, Fanfani, Gava, Gonella, Rossi, Segni

Luoghi citati: Roma