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Con un camion «corazzato passano il confine austriaco La fuga di quattro operai magiari Vienna, 14 dicembre. (p. b.) Quattro operai ungheresi, che da molto tempo studiavano il modo per varcare a frontiera e fuggire in Austria, sono riusciti ieri nel loro intento, in circostanze certamente non consuete. I quattro magiari si erano procurato un vecchio autocarro (in che modo la cronaca non dice) e l'avevano nascosto in una rimessa; l'avevano poi trasformato in una specie di primitivo carro corazzato, applicandovi sul fondo e all'interno delle resistenti lastre di metallo. Con tale mezzo, durante la notte, si sono buttati in piena velocità contro i reticolati e nel campo minato disteso lungo la linea di confine. Dapprima le guardie, sorprese, non reagivano; ad un certo momento, però, il carro urtava una mina facendola esplodere, e si rompeva l'asse di trasmissione. La macchina finiva sulle rive di un corso d'acqua delimitante la frontiera, ed è stato allora che le guardie cominciarono a sparare. I fuggiaschi si buttarono nel canale e riuscirono a raggiungere il suolo austriaco e correre verso una casa colonica dove, bagnati e intirizziti dal freddo, chiesero - aiuto. Vennero soccorsi e un contadino della sona li condusse poi a Graz, dove i quattro magiari si presentarono alla polizia chiedendo asilo politico. II giorno prima, quasi nello stesso punto di confine, sei giovani tra i 15 e i 17 anni, tutti dimoranti a Prostrum, erano, anch'essi riusciti a riparare, in Austria. Con un camion «corazzato passano il confine austriaco fa, estorsione e violazione di domicilio; a piede libero per autocalunnia era Adamo Zanetti. La Corte ha ritenuto non doversi procedere per tutti i reati loro ascritti contro Galeffl, Bilancioni e Belletti per amnistia essendo stato ritenuto l'evento bellico; ha condannato invece Zanelli, a mesi sei con la condizionale. aiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii