Circostanze misteriose nel "ritorno" di Otto John

Circostanze misteriose nel "ritorno" di Otto John L'ex-eapo del controspionaggio rimesso ih libertà Circostanze misteriose nel "ritorno" di Otto John | Un giornalista danese attornia di aver preparato la sua tuga da Berlino-Est - Sarebbe stato aiutato dal principe Luigi di llobemollern - Stretto segreto uiìiciale sull'intera vicenda (Dal nostro inviato speciale) Berlino, 14 dicembre. Nel cortile'intemo della vecchia Università, sul lata tsinì-\ stro dell'* Unter den, Linden *\ per chi viene dalla Porta di Brandéburgp, Otto John ha ritrovata ieri'la libertà. Già se è completamente autentica} ma non lo garantiremmo, la seconda versione della sua fuga, data dal giornalista danese Bonde-Henriksen. Qualcosa di vero in questa versione c'è indubbiamente, ma restano dei punti oscuri. La prima versione, che molti a Berlino considerano tuttora autentica, è che la sua fuga sia stata preparata dagli agenti del controspionaggio tedesco e americano, i quali avrebbero poi incaricato il giornalista danese di accompagnare u John oltre fa frontiéta". Bonde-Henriksen, che è un uomo biondo ai trentotto anni, con un pacifico viso da accademico tagliato da occhiali a stanghetta, racconta invece di aver organizzato da solo la fuga. « Io ero il solo a conoscere i piani di John*, ha detto stamane il giornalista. Ma allo 3tesso momento la Morgeh Post pubblicava la corrispondenza di un suo inviato, che si era recato a trovate il principe Luigi Ferdinando di Prussia, nipote del Kaiser e capo della Casa Hohenzollern, nella sua tenuta di campagna presso Brema. E Luigi Ferdinando, che era grande amico di John e trascorse con lui, nell'albergo Schenkle di Berlino-Ovest la serata precedente la prima fuga verso il mondo comunista, avrebbe avuto una sua parte anche nel ritorno di John verso it .mondo democratico. ■■■ «Giovedì scorso — ha detto Luigi Ferdinando al giornalista della Morgen — m'incontrai in una villa di Lichterfelde (un sobborgo di Berlino) con Bonde-Henriksen e con il borgomastro Kressmann. Il giornalista ci rivelò il suo piano per la fuga di John e noi lo discutemmo à lungo». Il « discutemmo » di Luigi Ferdinando sembra una espressione molto modesta: in realtà, i piani per la fuga furono preparati anche da lui e soprattutto da Kressmann; in ogni caso non è esatto che BondeHenriksen abbia organizzato da sole l'impresa. (Diremò per inciso che i giornalisti stranièri a Berlino non sono entusiasti del suo «colpo», e non-per invidia. I corrispondenti accreditati in a i r i M111111111111111111111111111 ! 11111 m 1111111111 e i ■ i ) > 1 i l i 11 r c i ■ i ; : 111 : ! 11 ■ 11111111111 ! 11 ■ ■ 1111111111111111 : il 1111111 □ questa confusa città, mantengono buone relazioni, per motivi di .mestiere, con le autorità russe, ,e la loro tessera professionale è rispettata dalla polizia comunista. Ma che cosa avverrà ora che le autorità comuniste, potranno affermare: «Proprio uno di voi ha organìzza'to^la fuga di John»t). Secondò la versione data da Ferdinando di Prussia, John e Bonde-Henriksen si erano dati appuntamento al « mercato di Natale », la grande fiera popolare che sorge nello spiazzo dove :Una volta si trovava il castello del Kaiser. Approfittando della confusione, un gruppo di persone trovò modo di mettersi fra i due agenti di guardia a John: questi sarebbe cosi riuscito a raggiungere V automobile nella quale l'aspettava il giornalista danése, e tranquillamente avrebbe traversata la frontiera alla Porta di Brandeburgo, Invece Bonde-Henriksen narra di aver atteso dinanzi alla Università l'ex-capo del controspionaggio. Otto John, che stava visitando la facoltà di giurisprudenza, avrebbe detto ai suoi angeli custodi che desiderava parlare da solo con un professore, e sarebbe così riuscito a fuggire. Anche in questa versione, i due avrebbero pacificamente passato il confine alla Porta di Brandeburgo. Ma qui ci sono due do.aande da porsi. La prima; è possibile che i poliziotti di guardia a John, del quale personalmente rispondevano, abbiano consentito a lasciarlo solo in un edificio distante mezzo chilo metro dalla frontiera^ La seconda: è immaginabile che John abbia vercato il confine in automobile, e non. abbia preferito usare la-ferrovia sopraelevata o la sottetranèa, dove non ci sono controlli t Bastano questi interrogativi per mostrare che là fuga di John è circondata da -iln mistero maggiore, di quello che appare nella facile versione del giornalista danese.■ ' A Bonn, ,il misterioso John è di nuovo scomparso dalla circolazione, e stasera nessu,no è in grado di dire con certezza dove si trovi. Sino a stanotte si trovava nella sede dell'Ufficio federale di controSpionaggio, dove venne interrogato dai magistrati dell'Alta Corte costituzionale; ma sembra che nella notte, quando i ot'ornaHsti che montavano la guflrdia al piccolo edificio si erano allontanati, egli abbia lasciato la. ctttà per rag- giungere la moglie a Colonia. Non si sa nemmeno se egli sia completamente libero, o sé goda di una libertà controllata e provvisoria. _

Luoghi citati: Berlino, Bonn, Brandeburgo, Prussia