Robinson combatte per pagare un debito di 50 milioni al fìsco

Robinson combatte per pagare un debito di 50 milioni al fìsco Dopo la fulmìnea vittoria su Olson per k. o. alla 2" ripresa Robinson combatte per pagare un debito di 50 milioni al fìsco // negro ha ormai 35 anni e sembrava un atleta finito ~ Caso unico nella storia del pugilato: per la terza volta campione mondiale dei pesi medi - 11 suo "ritorno,, ha commosso gli americani (Nostro servizio particolare) Chicago, 10 dicembre. Il « fenomeno negro» Ray « Bugar » .Robinson, a SS anni ha conquistato la notte scorsa t>er la terza volta il titolo di campione del mondo dei pesi medi in meno di sei minuti di lotta. L'incontro, previsto sulla regolamentare distanza di 15 riprese, è terminato dopo 2' 51" dall'inizio del secondo round perchè n detentore Bopo Olson. colpito da un gancio sinistro ai corpo doppiato da un destro alla mascella, è crollato al tappeto rimanendovi oltre * 10 fatidici secondi scanditi dall'arbitro. L'incontro è tutto lì. Quello che era avvenuto prima, non conta. E' stato in quegli attimi elettrizzanti che si è visto quanta potenza esplosiva possegga ancora la « meraviglia nera*. E il pubblico ha manifestato nella maniera più fragorosa la sua eccitazione, ha portato Robinson in trionfo fino agli spogliatoi. C'era un senso di gratitudine e di commozione, nello «Stadium» la notte scorsa. Il pubblico che ha applaudito Rap Sugar nelle sue innumerevoli battaglie vittoriose ha dato via tib"ra al suo entusiasmo quandi lo statuario, volitivo camp onc negro ha ottenuto, con la sua folgorante vittoria, il titolo mondiale della catego ria. Per la terza volta. All'età, in cui qualunque pugile è già attrito normalmente da parecchi anni nell'ombra, agli invece risorge. Non può non commuovere «e nero sportivo un atleta che h.i in sé tanta vitalità, tanto ardore combattivo, tanta tenace volontà da riuscire in un'impresa finora da nessuno realizzata: quella di conquistare per tre volte lo stesso titolo. Lo stesso Robinson ha raggiunto gli spogliatoi in lacr.me per la gioia. E ha raccontto ai giornalisti, non appc:i-i ha potuto sciogliere il, nodo alla gola, le .ansie trascorse, i momenti di sconforto, e infine la irriducibile decisione di portare a compimento l'impresa che costituiva ormai lo scopo precipuo della sua vita. Giustamente Ray « Sugar > Robinson è considerato una delle maggiori figure dell'intera storia pugilistica. Per sei anni campione del mondo Q'ei welters, conquistò u 17/ febbraio ISSI il titolo dei medi, battendo prima del limite Jake La Motta. Perse il titolo lo stesso anno a Londra (10 luglio) contro Turpin, ma lo riconquistò contro lo stesso avversario <'i giorni dopo « distruggendolo » (è, purtroppo, il termine esatto) alla decima ripresa. Turpin non fu più un grande campione da quel giorno. A tre anni di distanza, dopo la parentesi dedicata alta vita dei night-clubs, è ancora Robinson il campione. E per la. terza volta Olson viene battuto da Robinson, anzi questa volta addirittura annullato. Vn record impareggiabile illumina la sua. camera, determina la sua posizione di fuoriclasse: l'iì combattiménti disputa'^, 137 vittorie, 89 prima del limite; k incontri persi. 2 pareggiati, un no-decision. Al confronto di un curriculum così eloquente sbiadiscono quelli delle maggiori glorie de} ring. Dall'incontro al vincitore- è' spettata una « borsa» complessiva di 45.512 dollari. Ma la metà è stata sequestrata dalle autorità federali, alle quali « Sugar » deve 81.000 dollari (oltre 50 milioni di lire) per tasse arretrate,, e l'altra metà spetta al .suo manager Qainsford ed al numeroso « seguito » di allenatori e « pensionati » che vivono adagiati nella sua ombra. Purtroppo è questo il difetto di Ray. In¬ dèzclsfgdr dubbiamente la' sua vita non è stata improntata a prudenza e parsimonia^ I celebri Dempsey e Tunncy — per tacere di altri — sono ora miliardari che vivono una vita serena e sicura. Robinson no. Egli ha accumulato ben 50 milioni di debiti arretrati, col fisco. Evidentemente le varie centinaia di milioni da lui guadagnati nella sua carriera di pugnatore sono sfumati, in gran parte « rosicchiati » dalla sua numerosa corte, che lo seguì nelle lunghe e lontane trasferte in America ed in Europa. Ma gli sportivi americani gli perdonano la sua imprevidenza, la sua eccessiva generosità, e vogliono ricordare solo le opere buone da lui compiute: \ combattimenti sostenuti per un simbolico dollaro devolvendo .l'intera borsa a favore del « Fondo per il cancro» e le vndimenticabili battaglie del ring in cui ha sempre saputo far brillare il genio innato della boxe, che ha avuto in lui uno dei maggiori interpreti, net quali difficile sarebbe dire se prevalgono le qualità istintive, l'eccezionale esuberanza fisica o l'estro e Vintelligenza tattica. 1. 8. Il momento decisivo: Bob Olson crolla a terra schiantato dal colpi di Robinson (Telef.)

Luoghi citati: America, Chicago, Europa, Londra