Nuova testimonianza del Vaticano sulla visione avuta dal Pontefice

Nuova testimonianza del Vaticano sulla visione avuta dal Pontefice Nuova testimonianza del Vaticano sulla visione avuta dal Pontefice "VOsservatore Romano,, pubblica il racconto autentico d'an Monsignore (si suppone sia Dell'Acqua) che la mattina del 2 dicembre 1954 entrò nella stanza di Pio XII • "Il Papa - conferma l'alto prelato • mi diede l'annuncio della comparsa del Signore con ammirevole presenza e freschezza di spirito,,- (Nostro servizio particolare) Città del Vaticano, 10 dicembre. L'Osservatore Romano pubblica oggi un articolo editoriaIo circa la visione avuta dal Pontefice durante la grave malattia dello scorso anno, riaffermando, con esatti particolari, che Gesù apparve a Pio XII all'alba del mattino del 2 dicembre, dodici ore prima del grave collasso che fece temere per la vita stessa del Papa. « Siccome — scrive l'autorevole foglio vaticano — inforno a quell'avvenimento perdurano incertezze e supposizioni inesatte, spesso accompagnate da giudizi erbati e non sempre benevoli, crediamo opportuno ài dare anche noi il contributo all'esposizione precisa della verità, quale l'abbiamo appresi dn uno dei pochissimi collaboratori, che anche in quel dicembre avvicinavano quotidianamente il Sommo Pontefice, e che, con il massimo riserbo e con la più attenta fedeltà, aveva tracciato alcuni appunti, da lui subito suggellati in una busta su cui aveva scritto « da aprirsi soltanto dopo la mia morte». Dobbiamo presumere che il « devoto collaboratore » altri non sia che mons. Dell'Acqua, sostituto nella Segreteria di Stato, che all'epoca della grave malattia del Papa aveva da poco tempo preso il posto di mons. Montini, nominato Arcivescovo di Milano. Nonostante le precarie condizioni di salute, Pio XII non abbandonava gh affari della Chiesa e giusto la mattina del 2 dicembre dell'anno scorso le cronache ci dicono che il sostituto aveva varcato la soglia dell'appartamento pontificio. Inoltre, l'eccezionale comunicato dell'ufficio del servizio stampa vaticano, che il 20 novembre scorso convalidò quanto aveva rivelato il settimanale Oggi circa la visione del Papa, fu autorizzato dallo stesso monsignore. Dall'editoriale dell'Osservatore Romano, cfte è stato evidentemente scritto attingendo ai segreti appunti, l'udienza del 2 dicembre 1954, è così ricostruita: « Il visitatore aveva appena formulato genuflettendo, l'augurale saluto mattutino, allorché, per tutta risposta, udì il Santo Padre esclamare: "Stamane ho visto il Signore ", e aggiungere che, il giorno prima, aveva sentito una voce chiarissima annun- ziare distintamente: "Verrà una visione"; e in quel mattino, mentre ripeteva la invocazione dell'Anima Chrlstl: in hora mortis meae voca me, il Signore era venuto ed aveva sostato presso di lui. In quel momento Sua Santità aveva subito pensato al noto passo del Vangelo di San Giovanni: " Magìster adest et vocat te ", e immediatamente perciò aveva aggiunto il versetto successivo della stessa prece Anima Christi: «et jub'e me venire ad te". Pio XII raccontò queste cose « con ammirevole presenza e freschezza di spirito >. « Devesi poi rilevare — è sottolineato negli appunti del visitatore mattutino — che, nonostante la premurosa e continua assistenza all'infermo, in quel solenne momento nessuno si trovava presente nella camera di Sua Santità; soltanto alcuni erano riuniti nella stanza contigua». Quanto rivela oggi l'organo della Chiesa, induce ad alcune considerazioni: la prima è che il settimanale milanese non era certamente a conoscenza degli appunti gelosamente trascritti da colui che vide il Papa poche ore dopo il prodigio. Infatti, nel dare annuncio della visione avuta dal Santo Padre, il periodico la collocava nelle ore più atroci che seguirono al verificarsi della crisi; sappiamo ora, invece, (e tale chiarimento era già stato dato dall'< Osservatore della domenica» di due settimane fa) che la visione si verificò prima del collasso. Ciò, anche da un punto di vista teologico, è molto importante perchè dimostra che il Papa, benché ammalato, conservava tutta la freschezza del suo spirito, come rileva ora il testimone. Probabilmente altre persone vennero a conoscenza dell'avvenimento, che poi fu riferito con talune inesattezze, pur lasciando inalterata la sostanza che ebbe, come sappiamo, conferma dalla segreteria di Stato. < Questa indiscrezione — dice l'editoriale del giornale vaticano — non fu voluta nè approvata da chi ne era l'oggetto. Anzi è bene precisare che il Santo Padre si mostrò apertamente dispiaciuto per J'tndtscrezione fatta sia pure, senza dubbio, con buone intenzioni ». Tale chiarimento, pubblicato a venti giorni di distanza dalle rivelazioni del settimanale a rotocalco, non può essere quindi, ora che la esatta interpretazione del pensiero del Pontefice. Ristabilito così nei suoi precisi termini il fatto, l'i Osservatore Romano» ne trae opportuni ammaestramenti: « Il mondo cattolico aveva già spontaneamente, definito miracolosa la guarigione di Pio XII. Iddio, per questo, si è servito anche dei mezzi più comuni della scienza ed ha illuminato le menti di illustri e vigilanti clinici. Si può dunque supporre che la visita sensibile di Gesù al Sommo Pontefice infermo, presso il suo capezzale, non abbia voluto tanto significare l'immediata sc07nparsa del male — benché già nella notte successiva incominciasse un notevole e progressivo migliora mento — quanto la forza invincibile atta a superare le asprezze più angosciose, che a7icora non erano giunte. Nel pomeriggio, infatti, dello stesso 2 dicembre, le condizioni di Bua Santità divennero anche più gravi, anzi allarmanti. Ma la sua serenità fu superiore ad ogni crisi ed affanno. Il Getsemani non è forse un tratto tra i più toccanti della Passione di Gesùt E qui il Signore non per mezzo dell'Angelo suo, ma personalmente, si è recato a portare l'infinito sollievo, l'indicibile conforto». Ricordato che < teologi e pastori di anime hanno già spie¬ gato la natura e il significato di questi interventi celesti », l'editoriale dell'Osservatore Romano si domanda: « Di chi è stata la voce improvvisa che, alla vigilia del ì dicembre, ha dato al Santo Padre, al Pietro vivente, l'annuncio I'. quanto sarebbe avr venuto? Non possiamo indagare nè vogliamo arguire ». Rievocato' il grido esultante di Giovanni a Pietro, sul lago di Tiberiade, secondo narra il Vangelo, allorché gli apostoli accudivano alla pesca: «X>ominus est», e Cristo risorto era in verità sulla riva, il giornale della Chiesa aggiunge: « Pietro a quella inattesa rivelazio ne subito si gettò in acqua e compi a nuoto la distanza che lo separava dalla spiaggia per prostrarsi al più presto dinanzi al Divino Maestro; gli altri apostoli tendevano ancora le reti per comando dello stesso Gesù. A Pietro fu poi ordinato di tirare a riva la rete piena. I simboli sono eloquenti, a ricordare, e attestare: la presenza del Figlio di Dio; il generoso accorrere di Pietro a Lui, pur tra i flutti di ogni prova e contrarietà; il supremo ufficio a lui affidato. E tutto formava la preparazione di quanto si sarebbe svolto qualche istante più tardi: il sublime conferimento del primato allo stesso Pietro. Predilezioni di Dio: rispondenze del suo eletto. Non nuove nelle vite dei Pontefici». La visita divina a Pio XII, nella commossa interpretazione del foglio vaticano, « ha svelato quasi un accento di gloria nel permanente colloquio di grazia, di virtù e di offerta, intessuto sin dal primo « adsum » lungo l'esistenza meritoria dell'attuale Sommo Pontefice». Sono parole queste — si sottolineava stasera in taluni ambienti ecclesiastici — che potrebbero avere valore decisivo in qualunque causa di santificazione. Delio Marietti

Luoghi citati: Città Del Vaticano, Milano